• 10/04/2016

Turismo nel Molise

Qualcosa sta cambiando!

di Enza Santoro Reale

04 ottobre 2016

Contesti molisani di pregio hanno accolto, in un’atmosfera serena di verde e di sole, un bel gruppo di Molisani sensibili all’invito di Molise in Tour ‘Visitare un Molise che esiste ed aspetta di essere riscoperto e valorizzato’.

Santa Maria della Strada è la Perla di una collina amena; la linea elegante della struttura, la complessità interpretativa delle sculture -un lavoro di cesello con riferimenti complessi al repertorio biblico-teologico l’atmosfera dell’interno che induce ad un raccoglimento rasserenante la rendono una meta appetibile, degna di essere tutelata e conosciuta. 

È la voce calda e sicura dell’Archeologa Alessandra Capocefalo ad illustrare la storia del manufatto, le interpretazioni possibili delle sculture, con una lettura che, rifuggendo dal leggendario, si sofferma su alcune possibili interpretazioni e su notizie sicure che ne iscrivono l’origine al XII secolo ed il riconoscimento di Monumento Nazionale al XIX secolo. 

È la voce dell’esperto Nicola Petrella che parla del mare tropicale di 100 milioni di anni fa, di cui sono testimonianza i fossili conservati nei blocchi lapidei del Monumento: le nummuliti che l’occhio esperto riconosce e che la lente di ingrandimento mostra ai profani. 

L’agro di Matrice, reso fertile dal duro lavoro di Cercesi e Matriciani determinati a ricavar ricchezza da un terreno marnoso, come con orgoglio sottolinea il Prof. Rocco Cirino, è oggi costellato di piccole aziende agricole che assicurano benessere e alimenti di qualità. 

Ne parlano il Sindaco Alessandro Lariccia ed i singoli Produttori, fieri del loro lavoro, felici di illustrare l’elaborazione e le proprietà dei prodotti. Lo conferma il palato dei degustatori, inebriati dei buoni sapori e profumi. 

Il contesto Terravecchia, Altilia, Sepino offre un viaggio di grande interesse nella Storia sannitica, romana, medioevale e moderna; è un vero laboratorio didattico dove le emergenze della struttura viaria ed urbanistica diventano segni eloquenti per imparare tangibilmente la Storia. 

Brava Nella, la guida che ricostruisce, attraverso i segni, una storia millenaria, evidenziandone l’aspetto culturale, socio-politico ed economico, semplificando la complessità attraverso gli elementi significanti che per fortuna sono stati sottratti all’usura del tempo e dell’abbandono. Da brava Sepinese illustra con slancio emotivo e coinvolgente il culto di Santa Cristina, nonché le caratteristiche della Chiesa, un tassello che completa la bellezza ridente della Piazza antistante, che dona luce e bellezza a Sepino. 

Casalciprano offre paesaggi collinari su cui svettano rocche e paesini d’incanto. É un contesto silenzioso ed ordinato, da ammirare e portare come esempio ai centri più grandi dove l’incuria delle strade e dei manufatti è sovrana. 

Un valore aggiunto è dato dal Museo all’aperto che, attraverso tecniche diverse – statue, manichini, murales, citazioni, ricostruzioni di ambienti e la Casa dei Ricordi –, illustra le fasi della vita, le attività, i giochi, il lavoro e le feste, le disparità socio-economiche, mostrando uno spaccato di vita che risveglia sopiti ricordi negli anziani, ma lascia indifferenti i giovani, ai quali può apparire un assurdo favoleggiato.

di Enza Santoro Reale