Un altro Molise è possibile
Editoriale del numero di agosto/settembre/ottobre 2020 de “Il bene comune”
di Antonio Ruggieri
23 ottobre 2020
S’intitola così il volume d’imminente pubblicazione a nostra cura che intende dare un’idea sufficientemente compiuta del nuovo modello di sviluppo al quale si potrebbe dar vita in questa nostra regione piccola, povera e marginale, che perde ogni anno duemila abitanti sottratti ai trecentomila ancora residenti, sparpagliati in 136 comuni, per la maggior parte a rischio d’estinzione.
Al punto di svolta (ampiamente superato) della nostra modernizzazione, ci troviamo in una condizione di emergenza conclamata, dalla quale non usciremo certo con le chiacchiere imbonitorie ed autocelebrative di chi ci governa senza progetto, amministrando alla giornata il corso e l’esito del grumo d’interessi al quale deve rispondere.
Dalla catastrofe che si conferma aggravata per ogni indagine statistica pubblicata, ci salveremo solo se sapremo dare corpo e prospettiva ad un vero e proprio Risorgimento della nostra comunità.
Dovremo liberarci dal clientelismo che ha ferito a morte lo statuto della nostra cittadinanza e ha espanso come una metastasi la soggezione per chi comanda, a prescindere dai suoi meriti e dalle sue capacità.
Dovremo riconquistare il gusto e la gioia del mutualismo in economia e nelle relazioni, sconfiggendo la cultura del sospetto che avvelena il nostro spazio sociale impedendoci di collaborare; proprio a noi, ormai così pochi, che ne abbiamo bisogno indefettibile.
Il nostro futuro prossimo dovremo costruirlo insieme, con un complesso, sofisticato ma anche gioioso e gratificante progetto di rigenerazione comunitaria, realistico e rigoroso, che utilizza al meglio (e parsimoniosamente), tutte le opportunità che abbiamo e che avremo a disposizione (comprese quelle del recovery found di cui si sta ragionando).
Abbiamo bisogno di un’etica nuova improntata alla passione, alla condivisione e allo spirito di sacrificio sul piano personale e all’osservanza dell’interesse collettivo — del Bene Comune — dal punto di vista dell’impegno sociale, culturale e politico.
In quest’orizzonte indispensabile e fecondo agisce “Un altro Molise è possibile”, il libro al quale lavoriamo da tempo, frutto del contributo di esperti di settore che hanno delineato in quale direzione sostenibile dal punto di vista ambientale ed equa socialmente, può essere orientato il nuovo modello di sviluppo del quale la nostra comunità ha bisogno per rigenerarsi.
Sul disfacimento del blocco sociale conservatore determinato dal dispiegamento rutilante della nostra modernizzazione, dobbiamo avere la capacità, la forza e l’intelligenza sociale di edificare un altro blocco sociale, questa volta progressista, capace di situare la nostra minuscola comunità nello scenario planetario e interconnesso che si è determinato.
Per portare a termine un’operazione così difficile e innovativa, abbiamo cercato di far leva sulle due reti popolari che ancora innervano e alimentano la nostra comunità: quella religiosa e quella sindacale; il nuovo Molise possibile dal nostro punto di vista sarà frutto di un progetto “cattolaburista” che proprio col volume in vista di pubblicazione annuncia la sua proposta.
La presentazione, affatto casualmente, l’abbiamo affidata a Padre Giancarlo Bregantini, col quale abbiamo alimentato un dibattito intenso, dialettico e speriamo proficuo.
di Antonio Ruggieri