• 04/26/2017

Un molisano importante di S. Giovanni in Galdo

Il molisano Michele Martino divenne imprenditore e banchiere di successo a Philadelphia

di Geremia Mancini

18 maggio 2017

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La figlia Elisabetta, aveva sposato il noto e potente avvocato Giovanni M. Di Silvestre, morì nel 1933 in un attentato SAN GIOVANNI IN GALDO (CB).

Michele Martino nacque a San Giovanni in Galdo (CB) il 3 febbraio del 1852, “alle ore una di notte”, da Diodato, (“contadino”) e Maria Celeste Tullio. I genitori di Michele all’epoca della sua nascita avevano rispettivamente: 38 anni Diodato e 36 anni Maria Celeste. L’atto di nascita fu registrato dinanzi al Sindaco di allora Nicola Fruscella. Nel 1879 emigrò per gli Stati Uniti. E stabilì la sua residenza a Philadelphia (Pennsylvania). All’inizio conobbe i lavori più duri ed umili. Ma intraprendente, coraggioso e carismatico non impiegò molto a divenire uno dei riferimenti della nutrita comunità italo¬americana. Nel 1890 fondò la “Italian Liquor & Beers”, vendita al dettaglio, al 1019 di South Ninth Street. La pubblicità recitava “la migliore birra di Philadelphia”. E pare che proprio così fosse. Importò dall’Italia i migliori vini e liquori. Fondò successivamente la “M. Martino Imported Wine & Liquor Merchant” con la quale divenne uno dei più potenti distributori per l’intera Pennsylvania di vini, liquori e birra. Il successivo passo fu fondare una Banca che potesse essere utile agli italo¬americani. La sede fu insediata all’angolo delle centralissime vie “Montrose” e “Eighth Steet”. La figlia Elisabetta sposò il famoso avvocato, italoamericano, Giovanni M. di Silvestro che fu tra le altre cose Presidente del potente “Ordine dei Figli d’Italia in America” e della ”Sonsitaly Bank and Trust Company. L’Avvocato Di Silvestro convinto fascista fu anche più volte ricevuto da Mussolini. Nel 1933, forse proprio per questo legame con l’allora governo italiano, subì un attentato nella sua abitazione. Nell’esplosione, tra gli altri, perse la vita anche Elisabetta la moglie. 

di Geremia Mancini (Presidente onorario “Ambasciatori della fame”)

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