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Avete visto ieri sera su Rai 3 a “Presa Diretta” il servizio “Via dal Sud”?
Non ci dà speranza.
Con l’emigrazione sempre crescente delle nuove generazioni, seguite dai loro genitori, il Sud sta morendo, con il conseguente svilimento dei beni privati e pubblici che insistono sui suoi territori e con la perdita definitiva di tutto ciò che ne costituisce la “civiltà”, la “nostra civiltà”.
È un servizio molto coraggioso e ne va reso merito a Iacona. Ovviamente, è una semplice, seppure  tristissima,  fotografia del fenomeno, non se ne trattano le cause, perché, ad oggi, in Italia non è ancora possibile parlare del Sud e contemporaneamente fare una diagnosi delle cause della sua agonia, salvo a sentir ripetere ancora il meme che la colpa è solo e soltanto dei suoi abitanti, assistiti come sono  dall’altra parte laboriosa e virtuosa, incapaci di ben amministrare, sfaticati, piagnoni, cialtroni, pizza e mandolino, e coglionate e insulti di questo tipo che ci vengono sbattuti in faccia da 163 anni dai nostri fratelli dell’altra parte del Paese.
Quella del Sud è una vera e propria tragedia, ma non se ne può parlare seriamente fino in fondo. Raccontiamoci per settimane le stronzate del ministro Sangiuliano o quelle di Lollobrigida che fa fermare il treno, ma delle cause della condizione tragica in cui sono precipitati i nostri territori e il nostro popolo non si deve parlare.
Però, contentiamoci anche della semplice fotografia e, nonostante tutto, siamo ottimisti!
Chissà che da cosa non possano nascere altre cose!

di Vincenzo Greco

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