C'ERAVAMO ANCHE NOI
alla lunga marcia naturalistica e socio-culturale
AR'
JAMMECENNE A R' PAJESE A PPEDE P' LA VIANOVA
Partiti da Roma alle 5 del mattino di martedì
2 agosto, i marciatori sono arrivati dopo quattro giorni a Duronia,
dove sono stati accolti dalla cittadinanza in una grandiosa festa popolare.
Nelle tappe di Sora, Opi e Forlì del Sannio ci sono stati incontri-dibattiti
dove si è discusso di emigrazione, ambiente e tratturi
Zi L'ueggine d' r' Mastricchie, ve lo ricordate? "F'l'cè,
mìt l' sagne! ca ì arrive n' m'mente a Trella e quande
a' r'venghe magneamme." Grande camminatore Luigi De Vincenzo,
buon'anima, Cavaliere di Vittorio Veneto: presente anche lui alla marcia
nella memoria di quei trentadue pazzi che se la son fatta a piedi da
Roma a Duronia.
Pazzi! Massimo e Sandro D'Amico, 13 anni.
Christian Ciamarra, 14 anni. Alfredo D'Amico,
Valerio Galbusera e Elio Germano, 15 anni.
Daniele Adducchio e Simone Ponza, 16 anni.
Sonia Adducchio, 18 anni. Domenico Germano,
22 anni. Anna Maria Germano e Enzo Manzo,
28 anni. Livia Germano, 31 anni. Federico Ricciuto,
35 anni. Maurizio Chiocchio, 37 anni. Silvana Adducchio
e Alfredo Ciamarra, 39 anni. Delfina Del Sole,
Maria Manzo e Adriana Saltarelli, 40 anni.
Felice Di Lisa, 41 anni. Elio Chiocchio
(autista pulman), 43 anni. Silvio Adducchio e Franca
Manzo, 46 anni. Giovanni Germano e Mario
Romagnoli, 47 anni. Giampietro Riva, 49 anni.
Giuseppe Pasqualotto (Inviato speciale), (?). Giannina
Manzo, 53 anni. Sandro Berardo (autista pulmino),
54 anni. Pietro Auciello e P.Antonio Germano,
56 anni. Odorino Manzo, 61 anni. Pazzi, ma felici!
Una esperienza bellissima, forse irripetibile.
"No, ma chi volete che venga? E' impossibile.", "Perché
sprecare tante energie in questa impresa, quando si può organizzare
qualcosa di più serio e costruttivo?" oppure più
semplicemente "Siamo partiti tardi! servono soldi, non ce la faremo
mai a convincere Enti e Sponsor a darci una mano: ci prenderanno tutti
per matti." Queste erano le preoccupazioni più che legittime
di alcuni amici della Redazione allorché venne lanciata la proposta
della marcia.
Eravamo in aprile ed avevamo deciso di festeggiare il primo anniversario
della nascita de la vianova:
l'iniziativa che si andava a proporre doveva rispecchiare l'impronta
passionale del giornale, quella irrazionalità istintiva e irriducibile
confinata ai limiti della pazzia, che lo ha fatto nascere e lo tiene
tuttora in vita. Bisognava poi salvaguardare gli intenti sociali e culturali,
propri del giornale, e puntare a far conoscere il nome del mensile oltre
i confini abituali. Gli ingredienti c'erano, mancava l'idea. "Con
la bici !", disse Domenico, durante una riunione a Roma di alcuni
membri del comitato di Redazione. "Ma per andare dove?", gli
si chiese. "A Duronia! no?", rispose lui. "Ma allora
ieammece a ppede!", proposi
io, "vedrete quanta gente ci seguirà!" I tempi erano
stretti, bisognava organizzare tutto per la prima settimana di agosto:
molte le perplessità, ma l'idea, fu accolta. Gli altri Redattori
ed il Direttore successivamente vennero democraticamente convinti. Quindi,
via! Ai primi di maggio la macchina organizzativa si mise in moto.
Ritornare al paese a piedi! Per onorare i sacrifici dei tanti compaesani
emigrati ed in particolare di quelli venuti a piedi a Roma tanti anni
fa, si pensò di dedicare a loro la manifestazione. Bisognava
ripercorrere in senso inverso gli antichi sentieri che portarono
i nostri padri ad emigrare verso la grande città in cerca di
fortuna.
Studi appassionati sulle cartine toponomastiche vennero fatti nella
vana speranza di ridurre il numero di chilometri da percorrere. "Sentite
a me", continuava a ripetere Odorino, "facciamo la staffetta,
risolviamo tutto in un giorno, risparmiamo fatica e soldi". "Mi
sono stancato solo a passarci ...con il pennarello sopra", se ne
uscì Alfredo, individuando così finalmente il percorso
fattibile. I sopralluoghi, fatti successivamente in più occasioni,
confermarono la scelta; Roma, Alatri, Veroli, Sora, Campoli, Opi, Villetta
Barrea, Barrea, Alfedena, Rionero Sannitico., Forlì del S. Roccasicura,
Carovilli, Pescolanciano, Civitanova del Sannio e finalmente Duronia:
percorso accidentato, ma bellissimo! Avremmo attraversato il Parco Nazionale
d'Abruzzo e i Tratturi. 450 km. da dividere in quattro tappe; la prima
tappa avrebbe previsto anche una staffetta, per coprire il tratto Roma-Alatri,
il più trafficato e quindi il più pericoloso.
Fatti un po' di conti, scoprimmo che l'impresa sarebbe costata al giornale
circa 22 milioni, per coprire le spese di assistenza, vettovagliamento,
pernottamento, budget, etc.. Come trovarli questi soldi? Impegno di
non poco conto, considerando la ristrettezza dei tempi. Le finanze del
giornale sarebbero bastate a malapena a coprire le pubblicazioni fino
alla fine dell'anno. Michele, implacabile: "La
vianova non può cacciare una lira, bisogna
trovare altre strade, altrimenti i partecipanti si dovranno autofinanziare".
L'originalità dell'iniziativa, l'impegno fisico non indifferente,
la possibilità di ritrovarsi insieme a tanta gente e camminare,
parlare, ricordare, e poi ammirare, scoprire o ritrovare posti bellissimi,
tutto questo insieme non era certo sufficiente per poter sperare in
un aiuto concreto da parte di Enti e sponsor eventuali: potevamo correre
il rischio che qualcuno ci dicesse "Soldi per divertirvi non ve
ne
diamo". Ritenemmo quindi importante e necessario trovare il modo
per rimar care la connotazione culturale che avevamo deciso di imprimere
alla manifestazione.
"Convinti che il futuro dei nostri centri montani, duramente
falcidiati nei decenni scorsi da una forte emigrazione e ridotti all'isolamento
economico e sociale che ancora perdura, si costruisce solo se si riesce
a capirne il presente, ma per capire il presente bisogna conoscere il
proprio passato, i redattori de la vianova vogliono significare, nel-
l'attraversare i centri interessati alla marcia, che il ritorno alle
proprie origini è avere il coraggio della speranza, per questo
essi stessi si propongono di incontrare la cittadinanza il giorno stesso
dell'arrivo nella località attraversata, per dibattere delle
tematiche che il giornaIe ha diffUsamente trattato in questo anno di
vita e cioè: a) ricerca verso il nostro passato (storia, archeologia,
cultura contadina, dialetto, usi e costumi, etc.); b) denuncia costruttiva
del presente; c) proposte per il futuro (turismo rurale, artigianato,
recupero urbanistico e produttivo dei borghi,. etc.)".
Questa l'esplicazione dell'intento culturale, da noi fermamente voluto,
che decidemmo di scrivere sulle lettere inviate ai nostri possibili
interlocutori, nelle speranza che riponessero in noi la fiducia necessaria
per accordarci un contributo per l'iniziativa che andavamo a proporre.
Nel programma, allegato alle lettere, specificammo che alla fine di
ogni tappa avremmo organizzato incontro-dibattiti per trattare di emigrazione
(a Sora), di ambiente (a Opi) e di tratturi e archeologia (a Forlì
del Sannio).
Fummo fortunati. Da ogni parte arrivavano plausi e promesse di finanziamento.
Avevamo evidentemente colpito nel segno!
La cosa ci inorgogliva molto, considerando la nostra scarsa dimestichezza
con le pratiche dei cosiddetti "agganci": evidentemente ci
favorì non poco l'aria nuova che tuttora si sta respirando, specie
in Molise, a livello politico.
Il fatto che tanti Enti amministrativi, regionali, provinciali e comunali,
hanno voluto patrocinare e spesso contribuire alla riuscita di questa
manifestazione, così singolare e non allineata su corsie preferenziali,
denota la volontà politica di premiare gli sforzi genuini che
vengono dal volontariato, specie se questi sono rivolti verso finalità
di interesse naturalistico e socio-culturale. Questo ci fa ben sperare
per il futuro e, per quanto ci riguarda, ci sprona ancora di più
ad incentivare l'impegno per ogni attività, compresa quella non
di poco conto del giornale, che sia di stimolo al superamento dei vecchi
e consolidati schematismi che prevedono il perpetuarsi del potere attraverso
le logiche clientelari e l'assuefazione delle menti all'immobilismo
sociale e culturale.
Avremo modo di ricordare in altri spazi l'avventura di questa marcia,
qui corre l'obbligo e l'infinito piacere di ringraziare, a nome della
Redazione, quanti hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.
Grazie ai marciatori, la loro fatica non è stata spesa invano.
Grazie a Sandro e ad Elio, per l'ottimo servizio di assistenza. Grazie
alle Amministrazioni comunali di Alatri, Sora, api e Forlì del
Sannio per la calorosa accoglienza riservataci. Grazie al Consigliere
della Regione Lazio, Fabio Bellini, alla dr.ssa Cinzia . Sulli della
Direzione dell'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, al Presidente della Provincia
d'Isernia, dr. Domenico Pellegrino, all'Assessore alla Cultura della
Regione Molise, dr. Michele Di Iorio, ed al prof. Natalino Paone, presidente
dell'Istituto per gli studi storici del Molise, per aver accolto l'invito
a partecipare ai nostri incontri di Sora, Opi e Forlì del Sannio.
Grazie alla Regione Molise, alla Provincia di Isernia, alla Comunità
Montana "Centro Pentria" di Isernia, ai Comuni di Forlì
del Sannio, di Pescolanciano e di Carovilli per i contributi accordatici.
Grazie a tutti gli altri Enti che ci hanno patrocinato e grazie allo
Sponsor ufficiale, Telecom Italia, sez. di Campobasso e Isernia, ed
agli altri sponsor per aver in parte coperto l'impegno economico dell'impresa.
Un grazie commosso infine agli organizzatori della grandiosa festa popolare
che si è svolta al nostro arrivo a Duronia. Nel prossimo numero
saremo in grado di pubblicare il resoconto finanziario dell'intera manifestazione.
In queste pagine pubblicheremo gli atti degli incontri avuti tappa dopo
tappa, a dimostrazione dell' interesse che l'iniziativa del giornale,
attraverso ar' jammecenne a r' pajese a ppede p'
la vianova, ha suscitato nell' opinione pubblica.
Ci rammarichiamo, nonostante tutto, che queste nostre energie, spese
innanzitutto nell'interesse di Duronia, vengano puntualmente osteggiate
in loco proprio da quelle autorità preposte alla guida amministrativa
e religiosa del paese. Questo ho voluto ricordare per chiudere. Gli
amici che ci leggono cerchino di farci sentire forte la propria solidarietà,
come forte è stato l'abbraccio che abbiamo avuto da tante persone
durante la camminata da Roma a Duronia.
GIOVANNI GERMANO
GRAZIE!
Grazie a chi ha contribuito |
Enti: Regione Molise - Provincia di Isernia
- Comunità Montana "Centro Pentria" di Isernia
- Comuni di Forlì del Sannio - Carovilli - Pescolanciano
e Duronia
Sponsor: TELECOM-ITALIA filiale di Campobasso
- Isernia, TROTTA Autolinee, Roma - Acqua Minerale GAUDANIELLO -
MANZO AUTO, Roma - BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO di Bagnoli del
Trigno e Civitella Alfedena
|
Grazie a chi ha patrocinato |
Provincia di Roma, Comunità
Montana "Sannio" di Frosolone (IS), Comune di Roma, Alatri,
Sora, Opi, Barrea, Rionero Sannitico, Roccasicura, Civitanova del
Sannio. |
Grazie a chi ha collaborato |
a) Redattori: Ciamarra Alfredo; Germano
Domenico; Germano Giovanni; Manzo Dante; Manzo Michele; Morsella
Florindo
b) Manzo Odorino: "Gruppo amatori di Villa Pamphili-Roma"
c) Romagnoli Mario: "Italia Marathon Club-Roma"
d) Amici del Gruppo "Insieme per Duronia": Adducchio
Costantino; Adducchio Tobia; Berardo Domenico (Micc.); Berardo Linda,
Berardo Milva; Berardo M. Rosa; Berardo Pierina; Berardo Santina;
Bianchessi Emanuela; Brienza M. Pia; Chi occhio Alberto; Ciamiello
Filomena, Ciarniello Roberta; D'Abate Lorena; D'Amico Bino; D'Amico
Lina; D'Amico Giuseppina; D'Amico Maria; Iacovantuono Leondina;
Iacovantuono Rocco; Iacovantuono Rosina; Morsella CanDela; Manzo
Daniela; Manzo Enzo; . Manzo Giuseppe; Manzo Lina; Morsella Giovannina;
Morsella Mario; Morsella Pietro; Morsella Rocco; Pastoressa Anna;
Ricciuto Nicola
e) Video Foto Reporter: Giuseppe Pasqualotto
f) Autisti: Berardo Sandro; Chiocchio Elio
g) Partecipanti alla staffetta Roma-Alatri: Adducchio
Silvana; Auciello Pasquale; Carovillano Pino; Ciarlantini Armando;
Giaginti Pietro; Romagnoli Marco
|
E grazie a voi |
In piedi: Mario, Delfina, Silvio, Alfredo, Sonia, Federico, Giannina, Franca,
Gianpietro, Maria, Elio, Sandro, Pietro, Giovanni, Maurizio, Silvana,
Enzo, Adriana, Felice, P. Antonio, Anna Maria, Livia, Domenico.
Accosciati: Odorino, Daniele, Christian, Elio, Massimo,
Sandro, Simone, Valerio e Alfredo. |
MESSAGGERIA
PUBBLICHIAMO ALCUNI DI TANTI MESSAGGI PERVENUTI AL
GIORNALE IN SEGNO DI APPREZZAMENTO PER L'INIZIATIVA
COMUNE DI OPI (AQ) Sindaco
In riscontro alla nota a margine indicata, si comunica che questo
Comune non ha somme disponibili in bilancio da poter impegnare
in tale manifestazione, partecipa comunque a tale manifestazione
mettendo a disposizione una sala per effettuare, così come
riportato in programma, il dibattito previsto.
Distinti saluti.
COMUNE DI FORLI' DEL
SANNIO (IS) Sindaco Arch. Sergio Lerza
In riferimento, alla Vs. richiesta datata 19.6.95, si comunica
che questo Ente ha aderito alla stessa deliberando il finanziamento
richiesto che si provvederà ad inviarVi nel più
breve tempo possibile. In attesa di ulteriori incontri tesi al
migliore svolgimento della manifestazione, si inviano distinti
saluti.
|
TELECOM ITALIA Filiale
di Campobasso Isernia - D.ssa Marina Manna - Relazioni esterne
Mi congratulo vivamente con gli organizzatori per la buona riuscita
dell'iniziativa e spero di poter esser presente al Vs. arrivo
a Duronia.
COMUNE DI ALATRI (FR)
- Sindaco
E' con grande rammarico il poter dare il semplice patrocinio ad
una così importante manifestazione riconoscendo, nella
stessa, un alto va./ore culturale. Siamo lieti di poterVi ospitare
determinando nella Piazza S. Maria Maggiore il luogo di arrivo
della maratona. Nell'augurare il buon esito dell'iniziativa, si
cogli l'occasione per inviare distinti saluti.
|
COMUNITA' MONTANA "SANNIO"
Frosolone (IS) Presidente Mario
Mancini
In riferimento alla Vs. nota si esprime il più ampio apprezzamento
per la notevole valenza culturale e sociale della manifestazione
proposta ma, nostro malgrado, siamo impossibilitati, per problemi
di ordine finanziario, ad offrire il patrocinio economico, restando,
peraltro a disposizione per ogni altra forma di collaborazione.
Distinti saluti.
COMUNE DI ROMA L'Assessore
Gianni Borgna
Con riferimento alla Vs. richiesta pervenutaci in data 30 giugno
1995, sono lieto di comunicarVi la concessione del patrocinio
alla iniziativa promossa dalla Vs. associazione. Augurando la
migliore riuscita alla manifestazione, colgo l'occasione per inviare
cordiali saluti.
|
CAMMINA
CAMMINA...
di GIUSEPPE PASQUALOTTO
Con una modesta telecamera a tracolla avuta in prestito e una vecchia
macchina fotografica presa a noleggio al collo, con abbigliamento rimediato
all'ultimo minuto, ho seguito e documentato la marcia Roma-Duronia "Ar'
jammecene a r' pajese a ppede p' la vianova", a bordo del furgone
di seconda mano guidato dal paziente Sandro Berardo, addetto al rifornimento
dell'acqua e al soccorso dei 32 partecipanti.
Dei 249 chilometri percorsi dai nostri eroi (si fa per dire), di tutte
le età, tutti con la maglietta verde speranza attillata e cappellino
colorato, abbigliamento offerto dall'organizzazione, in questo intervento
non ne commenterò nessuno (tra un paio di mesi, sarà possibile
acquistare il film-documentario che se ne ricaverà), voglio solo
elencare un pò di numeri ed esprimere qualche mia impressione,
documentata standomene comodamente seduto sul furgone.
Alla partenza dal Campidoglio, appena il branco degli atleti (si fa
per dire) assonnato si è mosso alla bell'e meglio nell'incerta
luce dell'alba, ho sgranato gli occhi, ho sparato mentalmente un severo
giudizio e ho pensato di recarmi altrove; ma poi, quando il sole ha
illuminato meglio il corteo, ho potuto apprezzare la straripante potenza
di Pino Carovillari, la volontà a denti stretti di Armando del
Casale, il ritmo... andante con brio di Silvana Adducchio, la falcata...olimpica
di Pasquale Auciello e il bel fisico asciutto e invidiato (non faccio
nomi) di Mario Romagnoli.
Attraversando boschi e vallate, ho ammirato l 'eleganza tersicorea (per
chi non lo sapesse, questa tersicorea è la musa della danza)
di Livia Germano; la serenità biblica di Odorino Manzo; la grinta
di Pietro, pure lui del Casale, sempre alla ricerca come una guida indiana
di viottoli e scorciatoie; la camminata lenta ma poderosa di Silvio
Adducchio, che, visto di spalle , ricordava un contadino dell' alto
Molise, e la grazia preraffaellita (niente paura, è solo un genere
di pittura ) di Sonia Adducchio. Ah, se avessi 10 o 15 anni di meno!
Facciamo 20 e non se ne parla più.
Prima di andare avanti, un po' di numeri. Dunque. Panini divorati dalla
piccola armata durante la marcia: 203; bottigliette d'acqua scolate:
1234; frutta mangiata: 35 chili; cerotti per curare gonfiori e vesciche:
99; creme oli e spray per massaggi e lenire i dolori vari: 18 confenzioni
piccole e medie di prodotti nazionali; lamette per barba:poche; dentifricio
per denti: speriamo abbastanza; rossetti e fondotinta:....questo conviene
chiederlo alle donne.
Ritorniamo alle impressioni. Dunque. Se un doppio applauso va ai ragazzi,
sempre allegri e mai stanchi, un tenero pensiero va senz'altro indirizzato
alle mogli e alle madri, apprensive con i figli e i mariti (i loro s'intende),
sempre prodighe di consigli e pronte a porgere, in discesa e in salita,
fruttini, merendine di marca e magliette di cotone.
E come non citare il "macho" (si legge "macio")
Domenico Germano, sempre a torso nudo, che nelle belle piazze dei paesi
attraversati ha strappato gridolini d'ammirazione a schiere di ragazzine.
Se un pubblico di spettatori sedentari ha apprezzato con una certa indulgenza
i fianchi ben torniti di Alfredo Ciamarra e ad altri curiosi non sono
sfuggite le giustificate preoccupazioni di Giovanni Germano, con un
occhio sempre alla ricerca di una possibile via di uscita, a chi scrive,
e a parecchie mamme e nonne, ha entusiasmato la freschezza di Sandro
e Massimo, i più giovani dei partecipanti, degni di apparire
in un film di Walt Disney.
Inoltre. Se gli occhi sempre sorridenti di Delfina del Sole, due fari
abbaglianti, hanno deliziato i miei obiettivi fotografici, il fumo delle
nazionali senza filtro di Giampietro, il bergamasco (una sigaretta ogni
5 chilometri), mi ha affumicato non poco le idee.
Conclusione. Da tutti i marciatori ho ricevuto gradevoli, buffe e divertenti
emozioni, ma devo per forza fermarmi qui: ho le righe contate. Se a
qualcuno la curiosità...rode, mi telefoni, o mi fermi pure per
strada.
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