CAMMINA, MOLISE!
Una passeggiata nella natura incontaminata delle aree interne della regione: l’iniziativa, nata a Duronia, ha l’obiettivo di far conoscere e a non far morire
un territorio che giorno dopo giorno si sta spopolando
di Marinella Ciamarra
Dal 7 al 10 agosto scorso
si è svolta "Cammina, Molise!", la manifestazione naturalistica e
socio-culturale, giunta quest'anno alla sua decima edizione, organizzata
dalla Associazione culturale "La Terra" di Duronia che, da anni,
promuove iniziative volte allo sviluppo degli aspetti economici, sociali e
culturali del territorio molisano, ponendosi come luogo di confronto di idee ed
esperienze tra i Molisani in Italia e all'estero. Strumento operativo ed informativo dell'associazione è il periodico moli. sano "La Via Nova"
, fondato a Duronia nel 1994 e diretto da Filippo Poleggi.
"La Terra", forte dell'impegno dei
suoi soci fondatori, si pone come obiettivo la possibilità di ricostruire, nei
luoghi dell'entroterra molisano, una qualità della vita adeguata alle esigenze
dell'uomo e a tal fine ha messo a punto un progetto per lo sviluppo delle aree
interne molisane puntando
direttamente sui giovani e sulla
formazione di una loro coscienza che rifugga dalla tendenza, purtroppo attuale
e frequente, ad una cultura dell'abbandono delle proprie origini e della
propria terra.
Tra i punti fondamentali del progetto di sviluppo ce ne sono alcuni particolarmente significativi, come ad esempio la difesa, il recupero e la rivalutazione delle risorse territoriali come suolo e acque, il rimboschimento delle aree montane, la creazione di parchi naturali, la valorizzazione dei siti archeologici, religiosi e paesaggistici, il rinnovamento dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'artigianato, la nascita di aziende di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici; oppure predisporre piani di recupero dei centri storici, non solo per fini museali ma con l'esplicito intento di ricreare la vita sociale a dimensione umana, favorendo le attività artigianali legate alla pietra, al ferro ed al legno ed a tutte le mansioni commerciali e di servizio, capaci di garantire un adeguato sviluppo che incentivi la volontà di "abitare il paese"; garantire, inoltre, con una adeguata manutenzione, la percorribilità della rete stradale locale ed evitare la costruzione di ulteriori strade interpoderali, che negli ultimi decenni hanno prodotto seri guasti idro-geologici al territorio; sostenere le organizzazioni e le associazioni culturali ed ambientaliste, radicate sul territorio, per quanto attiene alle attività relazionate agli studi storici, al recupero dei dialetti e delle tradizioni locali, alla salvaguardia ed alla valorizzazione dei beni paesaggistici ed alla promozione di manifestazioni pubbliche; riorganizzare le strutture istituzionali locali, (Comuni, Comunità montane, Unione dei Comuni) per ai cittadini ed offrire loro in maniera più razionale ed efficiente i servizi socio-assistenziali; promuovere, infine, le aree interne in un piano di sviluppo eco-sostenibile, al fine di incentivare le attività legate all'agriturismo ed all’artigianato.
Animata dal perseguimento di tali obiettivi,
l'Associazione, attraverso l’organizzazione della manifestazione "Cammina,
Molise”, coordinata dall'architetto Giovanni Germano, ha dato anche quest'anno
la possibilità, a centinaia di abituali e sempre più numerosi e nuovi
partecipanti, provenienti non solo dal Molise ma da ogni parte d'Italia, di
percorrere a piedi i luoghi della regione, per soddisfare un turismo alla
ricerca di tradizioni e di valori culturali legati alla realtà della
territoriale, attraverso un modo simpatico ed originale di riscoprire una terra
spesso, a torto, dimenticata.
Con l’aiuto dell'Associazione Italiana degli
Insegnanti di Geografia, presieduta dal Prof. Cirino, ed in collaborazione con
le amministrazioni dei Comuni attraversati, durante la marcia sono stati
inoltre organizzati incontri, oltre che con i con gruppi di scolari dei paesi
interessati da "Cammina, Molise!”
per dar loro la possibilità di apprendere notizie storiche,
archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche spesso trascurate
nell'insegnamento delle materie scolastiche curriculari.
In questo modo è stata messa in atto
un'originale "Cattedra Itinerante", attraverso la quale è stata data
l'opportunità ai giovani di vivere un momento di riappropriazione della propria
identità storico-culturale e di capire quali siano i più moderni indirizzi di
sviluppo economico che gli operatori locali si sforzano di attivare per i
nostri territori interni.
Al termine di ogni tappa, i camminatori hanno preso parte ad una festa popolare, organizzata in collaborazione con la cittadinanza e l'amministrazione dei Comuni attraversati nel giorno della tappa, e sono stai allietati da gruppi folcloristici canti, balli, gesti di benvenuto e degustazione di prodotti tipici.
Per quanto riguarda più specificatamente il
percorso, quello di quest'anno è stato contraddistinto dall'attraversamento
delle terre del Molise Centrale a ridosso della Valle del Biferno. La marcia,
partendo da Gildone per finire a Duronia, posta come obiettivo primario la
lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini
regionali, che comprende paesaggi incantevoli, ambienti naturalistici e
storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare.
Oltre ai paesaggi, i boschi, l'attraversamento
dei paesi, l'ospitalità della gente molisana, tanti altri sono stati gli
elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale
unico.
Numerosi i paesi percorsi:
Gildone, l'antica Celidonia del catalogo borrelliano del secolo XII, il cui
centro storico, oggi quasi del tutto disabitato, è addossato ad uno
spuntone calcareo che ha condizionato costruzione
delle case, dando al complesso
architettonico una peculiarità interessante; Mirabello Sanniitico, posto
in una conca fertile, la cui popolazione, culturalmente vivace, motivata a
varie iniziative imprenditoriali, gode un apprezzabile benessere economico e registra un discreto incremento demografico;
Ferrazzano,
l’antica Ferentinum, che gode di una vista aperta che dalla
vallata spazia verso colline punteggiate del bianco degli agglomerati abitativi
e verso il maestoso Matese e il cui centro storico conserva la suggestione
degli intrighi di viuzze e scalinate, nonché la semplicità accattivante delle
abitazioni in pietra.
La Chiesa Madre di Santa Maria Assunta,
distrutta e ricostruita con nuovi criteri architettonici, è impreziosita dal
portale autentico in stile romanico, a testimonianza di un’arte, quella
romanica, diffusa in diverse località molisane in alcune emergenze;
Monte Vairano per i cui sentieri si snodano boschi di
querce, cerri fino alla quota di 997 metri della vetta. Notevole l’area
archeologica con scavi ancora in atto che riportano alla luce reperti di grande interesse e che contribuiranno a
riscrivere la storia dei Sanniti;
Orantino, l’antico Loretinum del catalogo borrelliano del XII sec., una località
amena per la purezza dell'aria, la suggestione del paesaggio, il lindore delle
strade. Una delle attrattive è certamente la bellezza della pietra locale,
lavorata dagli abili scalpelini-scultori che hanno lasciato il segno della loro
arte in molte località europee e transoceaniche;
Vinchiaturo, da sempre un nodo importante della viabilità tratturale, e
ferroviaria, la cui posizione ha favorito lo scambio di idee e di merci ed il
contatto con diverse etnie, sviluppando una mentalità aperta alle innovazioni,
disponibile alla libera e proficua attività imprenditoriale, condizione che ha
inciso positivamente sull'economia e sullo stato demografico del paese;
Baranello, in buona posizione paesaggistica con le ridenti case costruite con
mattoni bugnati ed ornate dalle eleganti "romanelle", un prodotto
delle locali fornaci che ormai non sono in funzione e costituiscono un
esemplare di archeologia industriale.
Di notevole interesse il museo civico donato
al Comune dall’architetto Giuseppe Barone insieme con una ricca
collezione di vasi greci, italici, etruschi, romani, di bronzi,
miniature,monete, di cineserie, di quadri, disegni e sculture.
Il percorso Baranello-Colle d'Anchise, oltre alle sue peculiarità paesaggistiche, tra il verde di una fitta vegetazione collinare e la freschezza della vallata tagliata dal torrente Quirino, ha permesso di ricollegarsi agli eventi della seconda guerra mondiale.
In questi luoghi, infatti, Tedeschi ed Alleati si fronteggiarono per un lungo periodo da postazioni collocate sulle alture che controllavano la vallata del Quirino, finché gli Alleati non riuscirono ad attraversare il fiume, a liberare Colle d’Anchise e a mettere in fuga i tedeschi. Nella Chiesa Madre si ammirarono gli affreschi eseguiti dal pittore molisano Trivisonno, le cui opere sono ben conservate in varie chiese della Regione. Tra i paesi, ancora, Casalcipriano, nel cui centro è presente la chiesa di Santa Maria del Giardino, probabilmente di, origini medioevali, come indica il portale, ricco di decorazioni con cornici a tortiglione ed un arco che denota la bravura e l’impegno che i maestri scalpellini hanno messo per realizzarlo;
Castropignano, protesa sulla vallata del fiume Biferno,
dove si erge la sagoma del castello degli Evoli, emblema architettonico del
paese. Intorno al colle su cui è arroccato il centro furono rinvenute tracce di
opere in muratura di epoca sannita.
Reperti di enorme valore storico-artistico
sono stati rinvenuti nei pressi della frazione Rocca Aspromonte, tra cui spicca
la statuetta di Minerva, di epoca italica, ora custodita al Museo Imperiale di
Vienna.
Nel tratto Torella del Sannio-Duronia, di
particolare attenzione è "il castello medioevale", le cui ampie
balconate su due lati, adattate al gusto rinascimentale dell'epoca, lo
rendevano molto più simile ad una struttura residenziale che a una fortezza.
Intatto ed incantevole il tratto del Tratturo Lu-era-Castel di Sangro che
conduce fino a Duronia.
La lunghezza del percorso, approssimativamente 120 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze.
Nella edizione di quest'anno non è stato
possibile garantire la continuità della percorribilità a piedi degli itinerari,
tappa dopo tappa, per le distanze e per la natura del territorio, perciò, ad
ogni tappa, al paese di partenza, i marciatori sono stati accompagnati dal bus.
Ogni paese attraversato ha preparato la
propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale
ospitalità della gente molisana.
Durante la manifestazione visite mirate,
mostre, incontri ed altre iniziative culturali hanno colto gli aspetti più
significativi della conoscenza e delle
problematiche del territorio attraversato.
I Sindaci di ogni paese hanno voluto omaggiare
i marciatori con un’ accoglienza calorosa, nel segno di un apprezzamento alto
per il messaggio di testimonianza che "Cammina, Molise!” porta nei paesi e
nel territorio molisano per la promozione della loro terra.
In questo bel quadro c'è, tuttavia, qualche tinta
in ombra. Come ha sottolineato l'architetto Germano, tra i soci più attivi
dell’Associazione "La Terra", "la Regione Molise, che pure ha
riconosciuto questa manifestazione di interesse regionale, non riesce se non
con l'esibizione del suo logo sui manifesti a dimostrare il suo
contributo".
L’attuale Sindaco di Duronia, Adelmo Berardo –
prosegue Germano -, in continuità con
la linea politica del suo predecessore Luigi Petracca, ha dimostrato, non
accogliendo per l’ennesima volta i
marciatori, di non saper recepire un messaggio così chiaro, qual è quello della
valorizzazione del proprio paese. Il
"Cammina, Molise!" a Duronia è nato e a Duronia ha voluto concludere
la sua decima edizione: qualsiasi persona di buon senso avrebbe messo da parte
le deleterie beghe politiche paesane per cogliere l'occasione di omaggiare la
propria terra porgendo un saluto, un semplice saluto, a tanta gente venuta
dall"talia e dall'estero a riempire col proprio entusiasmo un paese, che
proprio per l'inettitudine politica e la ceecità culturale di simili
amministratori, volge la morte".
La manifestazione, patrocinata dal Ministero
dei Beni Culturali, della Regione Molise e dall’Università degli studi del
Molise, è stata organizzata in collaborazione con la Presidenza della Giunta
Regionale del Molise, gli assessorati al Turismo e alla cultura della Regione
Molise; la Provincia di Campobasso; le Comunità Montane “Molise Centrale” di
Campobasso e “Forte Molisano” di Riccia; i Comuni e le Pro Loco dei paesi
attraversati, l’EPT di Campobasso; le Associazioni: AIIG (sez. Molise), Italia
Nostra (sez. di IS), “Punto e Accapo” di Fossato, WWF, CAI, “I Cavalieri
Tridentini”, “Altritalia Ambiente”.