Arrivederci, Professore!
Amen.
Nicola Frenza
Valentino e Carmen si uniscono con affetto al dolore della famiglia Lucarelli, per la perdita di un caro compagno di due importanti "Cammina, Molise!".
Valentino Castaldo
Carmen Giannino
Caro Giovanni,
Caro Giovanni,
Stefano Campanelli
Caro Giovanni,
Marco Orfei
Ciao Giovanni,
Stefano Pancotto
La foto del Prof. Lucarelli pubblicata (facebook) da Antonella D’Ambrosio è bellissima.
Antonella Gullo
Aquilino Santoro
Nicola Galasso
Siamo tre abituali partecipanti romani al "Cammina Molise" e nel corso degli anni abbiamo avuto modo di apprezzare la cultura, la simpatia e l'amore per la propria terra del professor Lucarelli. La sua scomparsa ci addolora profondamente e volevamo testimoniarle la nostra affettuosa partecipazione al suo dolore.
Simona Zacchini, Stefania Bottini e Stefano Belmonti
H partecipato al Cammina Molise del 2009, è stata per me un'esperienza piacevolissima;
da subito casualmente ho parlato con "quel signore", (era un professore di Chimica, io di Matematica),
ma il dialogo che ne è nato è andato ben oltre le nostre conoscenze di lavoro, una bella persona,
conquistò tutta la mia stima! ne ho un bel ricordo.
Roberto D'Arcangelo
Io ho fatto quasi tutte le edizioni del cammina, Molise! ed il Prof. Lucarelli era veramente un uomo forte; negli ultimi anni aveva un pò allentato ma doveva e voleva sapere tutto, era grandeeeee. Ciao professoreeeeeeee!
Ciao,
troppo tardi l'ho saputo, per caso, durante una festa.
Non capivo, ma come l'ho lasciato da poco, l'ho salutato baciandolo, ci siamo ripromessi di incontrarci il prossimo anno, e ora?
Giovanni, grazie , per avermi fatto conoscere una persona così speciale, così come sono speciali tutti quelli che, come voi, impiegano tanta loro forza per dar valore alla propria terra.
Grazie, e ancora se voi me lo permettete, verrò insieme a voi a gridare al mondo che tutto questo è meraviglioso.
Un Ultimo pensiero al Professore Lucarelli, come si arrabbiava se durante una sua spiegazione notava disattenzione, proprio come a scuola...
e un arrivederci presto.
Eliana Cappello
E’ con grande dolore che ho appreso solo oggi, leggendo la vostra e-mail, della perdita del nostro grande amico Professor Lucarelli . Volevo raccontare brevemente la mia esperienza come alunna al Ragioneria del Professore, grande uomo, insegnante di chimica e di “vita”. Ricordo i visi dei miei compagni di classe, e il mio, quando entrava in aula, all’apparenza burbero ma speciale dentro, i nostri volti cambiavano espressione e diventavano tutti più distesi, sorridevamo tutti, era arrivato il Professor Lucarelli. Lo sento ancora che dice: Oggi SALASSO!!! (Compito in classe). Così all’improvviso senza avvisarci ma noi non eravamo preoccupati, anche chi non conosceva bene la chimica. Chi con lui prendeva voti al disotto della sufficienza era solo perché non voleva studiare o ascoltare, perché con il Professore era impossibile non capire, non appassionarsi alla materia. A me personalmente ha lasciato un grande segno, mi ha insegnato che la vita bisogna viverla perché tale, unica e farlo nel modi più corretto possibile. Io avevo una cattiva abitudine che era quella di masticare anche in classe e lui puntualmente ogni volta che entrava nella mia classe mi diceva : Rosaria cos’hai in bocca? E se avevo la gomma da masticare, in modo simpatico mi diceva : Vai a vomitare!!!!!. Poi con una gran risata generale iniziavamo la nostra lezione di chimica. Io faccio le mie più sentite condoglianze alla famiglia ringraziando il Professor Lucarelli di tutto ciò che mi ha dato e insegnato e penso di poter parlare a nome di tutti i miei amici di classe perché fino a ieri incontrandoci lo abbiamo sempre ricordato come il migliore dei nostri professori. GRAZIE col cuore
Rosaria
Addio prof., la tua dipartita mi addolora molto, mi consola il fatto di sapere che di là continuerai a camminare nel nostro bel Molise, da te tanto amato. Ci mancherai.....!!!
La notizia che giunge è di quelle che rattrista,comunque a me piace ricordarlo cosi,un prof. burbero,coriaceo,indomabile,con un sorriso smagliante e sereno.
Caro Giovanni, è con grande commozione che ho letto quanto inviato. Anche se il nostro gruppo è solo alla terza edizione, abbiamo potuto constatare la levatura del Prof. Lucarelli: tenace, a volte duro ma anche estremamente gentile e profondamente umano. Non posso dimenticare la nostra prima edizione, quella del 2009. A chiusura dei 4 giorni il Prof. Lucarelli prese la parola (già allora non si era sentito bene e aveva temuto di non partecipare). Appena ha iniziato il suo discorso io e le mie amiche ci siamo commosse. In particolare Vanda non riusciva più a smettere di piangere: il professore le ricordava tantissimo suo padre. E nelle successive edizioni siamo state veramente felici di averlo rivisto e penso che quest'anno pur non stando bene ha voluto partecipare per darci l'ultimo saluto. Il Prof. Lucarelli rimarrà per sempre nei nostri cuori. Un caro affettuoso abbraccio a tutti voi! Francesca (Bessi)
Mio caro e stimato professore,
quante volte, anche Tu, presentandomi ai tuoi amici dicevi: “questo è stato
un mio caro alunno” e lo dicevi con una punta di orgoglio, in seguito le
comuni passioni hanno cementato il nostro rapporto in profonda amicizia.
A
causa del mio cognome, lo stesso del tuo paese natio, all’inizio ti era facile
riconoscermi e chiamarmi, poi mi avresti chiamato semplicemente e
amichevolmente Vincè. In “Cammina Molise” la stima reciproca si è rafforzata,
come pure nella comune partecipazione alle tradizioni religiose.
Mi rimane
fissa l’immagine della grande processione del venerdì santo a Campobasso,
allorquando ti caricavi dell’enorme pesante croce della via crucis che apriva l’
immenso corteo dei cantori. Come pure in occasione della festività di S.
Giuseppe e S. Giovanni ti ponevi col tavolino all’entrata della chiesa per
raccogliere le offerte dei fedeli con tanta dignità e umiltà. Un volta mi hai
condotto in casa tua affinchè assaggiassi il tuo liquore particolare da te
preparato con cura. Mi sono precipitato in casa tua appena scorta la tua
immagine sulla stampa locale (con la maglietta verde di Cammina Molise) che
annunciava il tuo decesso, ma la tua casa l’ho trovata vuota e con un vuoto
profondo son tornato a casa pregando per te, mio caro amato professore.
"Cecì non dimenticare mai le tue radici!"
Questa frase continua a ronzarmi in testa. Me lo disse qualche anno fa, camminando sulla spiaggia, quando lo andai a trovare nella sua casa di Termoli con Fernando. Gli dissi che abitavo da più di 40 anni a Roma, ma non mi sentivo romana, e che il Cammina, Molise! mi aveva aiutato a riscoprire le mie radici e la mia cultura. Lui l'amava tanto, la sua terra e ha fatto molto per il Molise, formando generazioni di giovani. Poteva sembrare burbero, ma quando si arrabbiava aveva sempre ragione, e sapeva anche ridere di cuore e godere delle cose semplici: l'ombra di una roverella, un bel bicchiere di vino rosso, il sorriso di un marciatore.
Non ho potuto partecipare al suo funerale e lo saluto da qui, anche con queste foto
grazie Domenico!
Cecilia Ruscitto
Sono addolorato per la notizia della scomparsa del Prof. Domenico Lucarelli di cui avevo, in più edizioni del "Cammina Molise", conosciuto ed apprezzato la competenza e l'impegno per la sua regione. Un saluto a tutti.
Fiore S. Barbato
Sono la nipote del Prof. Lucarelli, ci tenevo a ringraziarvi con tutto il cuore per l'affetto che avete dimostrato a Zio Mimmo e a tutta la nostra famiglia. Lui ne è certamente commosso, come tutti noi. Grazie davvero, a presto!.
Benedetta Ripa
Apprendo la triste notizia con grande emozione. Spero che non venga mai meno la sua eredità di pensiero e di impegno civile. Conoscerlo, anche se per poco tempo, è stato come ritrovare e riconoscere radici comuni per i valori in cui crediamo e che lui ha rappresentato con ammirevole e incrollabile tenacia. Ma una persona non muore se continua nei ricordi e nei pensieri di chi lo ha conosciuto. Un abbraccio a tutti voi. Salvo e Chiara
Salvatore Pappalardo
Il Prof. Domenico Lucarelli non è più!
Un’assurdità da non credere; eppure l’evento tragico si è concretizzato nel caldo mattino del 23 agosto lungo il litorale termolese antistante la Casa in cui il Prof. Lucarelli trascorreva le vacanze estive nel contatto ritemprante della spiaggia e del mare, nella gradevolezza del conversare coi Vicini e coi Passanti .
Dominante la sua figura perfisicità e saggezza, per la prodigalità e la generosa disponibilità nel dare aiuto e consigli.
Atleta instancabile percorreva di buon ora ogni mattino chilometri focosi fino alla Marina di Petacciato, orgoglioso della sua resistenza alla fatica.
Una Roccia è crollata!
La crudezza del vero si stempera nella realtà di un Vissuto che ha lasciato segni indelebili in quantilo hanno conosciuto, stimato ed amato.
A prima vista metteva in soggezione per l’imponenza della conformazione fisica e la pensosità severa del volto ma bastava salutarlo o interpellarlo per un chiarimento o un parere che gli occhi si illuminavano della luce dell’intelligenza, il volto si rasserenava nella piacevolezza del raccontare, la voce piana e modulata si profondeva in spiegazioni puntuali e costruttive.
Da vero Maestro con umiltà e chiarezza condivideva conoscenze e riflessioni comunicando l’amore per le cose, la cura per la Natura, il rispetto dei Cittadini e dei Beni comuni.
Tante le generazioni di Giovani da Lui educate al senso del Bello, del Buono e dell’Onesto ed era un piacere vederLo commosso quando festosamente i suoi ex-Alunni Gli si avvicinavano per un saluto ed un abbraccio.
Amava oltremodo i Bambini cui si rivolgeva con rispetto e con una dolcezza che conquistava l’attenzione; comunicava loro concetti importanti con la semplicità del dire, la forza persuasiva del sapere e la commozione di un Cuore Bambino fragile dinanzi alla vivacità dello sguardo ed alla curiosità avida dei piccoli.
Appassionato osservatore e studioso della Natura, trascinava con il suo entusiasmo quando invitava a percorrere a piedi il Molise, per scoprirne le bellezze, in particolare i Tratturi, per la cui difesa e conservazione si batteva con forza e passione. Indimenticabile il suo sguardo luminoso di meraviglia e compiacimento quando indicava un cippo, una taverna e l’ampio fiume verde conservato nella misura originaria.
‘Leggere il Territorio’era la peculiarità delle sue Cattedre itineranti che davano al Viaggio o al Cammino interesse e pregnanza educativa, nella consapevolezza che un Bene è apprezzato, amato e tutelato solo se è ben conosciuto.
Generoso nel descrivere, approfondire, indagare, voleva un uditorio attento, altrimenti la voce diventava ferma per richiami in sordina, cresceva poi di intensità e di rimproveri sino ad esplodere irata con il detto in vernacolo Meglio essere cornut che male sentut .
Conoscitore del Territorio molisano per averlo battuto a piedi , come amava dire, mordeva il freno se si preferiva un sentiero diverso da quello che lui indicava come il più accessibile e diretto; la sua Visimperiosa provocava la scissione del gruppo e ben presto si placava se erano in molti a seguirlo.
Fermo e deciso nel rispetto dei tempi e delle regole non ammetteva ritardi e deroghe e talora la sua Autorevolezza si trasformava in un Autoritarismo che cambiava i connotati della sua Persona - cipiglio rabbioso, occhi infuocati, voce stentorea - generando sgomento e momenti di tensione di breve durata perché ben presto il volto si ricomponeva nell’atteggiamento paterno e comprensivo, nella disponibilità al dialogo franco e gradevole, nella fiducia che solo una Persona buona, comprensiva e generosa può ispirare.
L’AIIg Molise perde un suo autorevole Socio fondatore, un Maestro, un Amico, una Colonna portante nelle battaglie sostenute per la salvaguardia del Territorio, un Animatore delle Attività volte al rispetto ed alla tuteladell’Ambiente.
Cammina, Molise perde il suo Pastore: con orgoglio mostrava il bastone su cui erano segnate ben 16 tacche, quante erano le edizioni di Cammina, Molise da Lui appassionatamente vissute e fortemente esaltate.
Era un punto di riferimento rilevante: ampie, significative ed acclamate le spiegazioni di ordine geologico, botanico e storico sotto il sole picchiante se occasionali, all’ombra di un’annosa quercia o di un ulivo secolare, se programmate; sempre in prima linea quando si giungeva alla Meta per salutare le Autorità ed unirsi al coro di stornelli dedicati alle Signore, felice se l’accoglienza era calorosa e le vivande offerte rievocavano gli antichi sapori; ilvolto si illuminava di orgoglio perl’autenticità molisana e irradiava la gioia della Convivialità e dell’Amicizia.
Vive oggi il Ricordo di un Amico, di un Uomo forte con un Cuore tenero, di un Uomo buono, con un Cuore grande, di un Maestro di Vita,mentre affiora sfocatoil ricordo di Luinella serata conclusiva della diciassettesima edizione di Cammina, Molise: unvolto turbato,una voce che tremula riesce a dire solo Grazie,uno sguardo commosso e lacrimevole che strappa un applauso unanime ed un corale, affettuoso Grazie, Professore!
Grazie, Prof. Domenico Lucarelli!
Grazie, Domenico!
Grazie, Mimmo!
Enza Santoro Reale
In memoria del professore Domenico Lucarelli
La scomparsa del professor Lucarelli mi ha veramente sorpreso, non pensavo mai che potesse succedere; nel vederlo cosi, per tanti anni, sempre uguale, con il suo impeto e i suoi solidi principi, che pensavo quasi fosse eterno, ma invece anche lui ci a lasciato, ma, non i suoi valori ed ideali, che resteranno come una traccia indelebile in tutti quelli che lo hanno conosciuto, e la sua memoria verrà ricordata nei prossimi Cammina, Molise!, come di una figura mitica, da prendere ad esempio.
Mario Galassi
Sia io che mamma siamo davvero emozionati nel scrivere una lettera simile.