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L’anno
scorso la mia Musa
in
se stessa si era chiusa,
ma
ora voglio compensare
cominciando
a raccontare
un’edizione
commovente
che
ha coinvolto molta gente.
Del
professor Lucarelli
io
raccolgo i tanti appelli
ad
amar questo Molise
le
cui pietre sono incise
dalla
storia, la cultura
e
da una splendida natura.
Ci
spronava con affetto
e
per noi era un diletto
ascoltar
le sue parole,
a
volte anche sotto il sole.
Alla
fonte del Biferno,
in
un abbraccio fraterno,
aspettiamo
la maglietta
senza
dare troppa retta
a
chi comincia a protestare
perché
vuole migliorare
quest’evento
assai speciale,
ma
i più sanno quanto vale !
Dopo
prendo la navetta
perché
il caldo non mi alletta.
A
Civita Superiore
un
formaggio del migliore
dagli
scouts ci è servito
ed
il buffet viene assalito.
In
serata a Cantalupo,
superato
anche il dirupo,
assistiam
con emozione
al
ciclo di produzione
della
nota mozzarella
che
di queste terre è stella.
Tra
le sorprese di quest’anno,
posso
dire senza inganno,
ci
son gli affreschi medioevali,
veramente
eccezionali,
ritrovati
in una cripta
ed
ogni occhio ne approfitta.
A
Sant’Elena Sannita
ascolto
storie di vita,
penso
ad Italia e Pina,
che
seppur con qualche spina
a
Roma hanno lavorato
e
un bel ricordo ne han serbato.
Una
corista novantenne
dà
una dritta assai solenne :
“Pensieri
e tanto lavoro”
son
la sua ricetta d’oro !
La
crostata super-mega
sembra
fatta da una strega,
un
omaggio assai gradito
a
chi non manca d’appetito...
Il
museo a Casalciprano
è
da veder piano piano
per
scoprirne la bellezza,
ma
anche tutta la saggezza.
A
Busso il fischio Piera
ricompatta
alfin la schiera
e
col tartufo e la ricotta
la
fame viene interrotta.
Con
amore il dottor Niro
tra
rari libri ci offre un giro,
poi
vediamo a Baranello
un
museo vero gioiello
e
con la pasta Molisana
ci
offrono una cena sana
mentre
Cerere disseta
con
un’acqua fresca e cheta.
La
Cappella restaurata
da
noi viene visitata,
poi
anche il tiglio secolare
è
davvero da ammirare
e
una merenda superiore
da
sollievo al marciatore.
Il
laghetto prosciugato
ricorda
chi ha speculato,
ma
se il Nuovo Borgo canta
l’allegria
certo non manca,
e
nel mulino vien servita
frutta
alcolica e squisita !
“Il
Silenzio” improvvisato
dai
bravi Marco e Renato
resterà
nel nostro cuore
dedicato
al Professore.
Infine
a Colle d’Anchise
son
sicura che sorrise
nel
vedere quanta stima
era
riunita in quella cima,
e
le lacrime versate
dovevano
essere asciugate.
Al
calare della notte
c’è
“L’ultimo Don Chisciotte”,
proiettato
in esclusiva,
ci
strappa diversi evviva
e
predispone l’atmosfera
all’apoteosi
vera :
di
saluti e commozione.
Durante
quest’edizione,
se
le gambe ho risparmiato,
il
cuore assai ho sollecitato.
Con
l’impegno di Nicola,
che
farà senz’altro scuola,
l’edizione
DICIANNOVE
offrirà
avventure nuove
e
ci ritroveremo uniti
nella
terra dei Sanniti !
Simona Zacchini
17/08/2012