Il percorso del cammina, Molise! 2012 è stato contraddistinto dall’attraversamento di parte del territorio compreso tra il versante molisano del Matese e le vallate che si affacciano sul tratto iniziale del fiume Biferno; si è partiti dalle pendici del Matese e se ne è percorso parte della dorsale Nord fino ad arrivare sulla dorsale Sud della montagna di Frosolone e proseguire quindi verso la vallata del Biferno dove nasce il fiume, attraversando la zona archeologica di Monte Vairano ed abbracciando l’area centrale dell’entroterra, costellata da tanti piccoli borghi, sita a confine tra la provincia di Campobasso e quella di Isernia.
Un itinerario che è stato apprezzato per la bellezza dei luoghi e per la presenza di testimonianze significative di siti archeologici e di arte romanica e barocca molisana.
La marcia partita da Civita di Bojano, uno dei più importanti centri molisani per la sua storia e per la sua cultura, ed attraversando l’agro di ben undici Paesi, è finita a Colle D’Anchise, paese che ha dato i natali al Prof. Domenico Lucarelli, alla memoria del quale l’edizione di cammina, Molise! 2012 è dedicata. La manifestazione si è posto come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali, che solo camminando si riescono ad apprezzare.
I paesaggi, i guadi di fiumi e torrenti, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico.
Queste le caratteristiche principali:
- L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Bojano (CB), San Massimo (CB), Cantalupo del Sannio (IS), Santa Maria del Molise (IS), Macchiagodena (IS), Sant’Elena Sannita (IS), Casalciprano (CB), Busso (CB), Baranello (CB), Vinchiaturo (CB) e Colle D’Anchise (CB).
- La foresta demaniale di Cantalupo, alle pendici del Matese, e le stupende vallate che guardano alle sorgenti del Biferno.
- sopra Bojano, Civita Superiore, con i ruderi del castello Pandone e Monte Crocella, che ricordano l’antica presenza dei sanniti, e le sorgenti incastonate alle sue pendici.
- Il Regio Tratturo, Pescasseroli – Candela, intercettato nei pressi di Cantalupo del Sannio: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria.
- Baranello, con il suo Museo Civico, ricco di pregevoli tele, vasi, bronzi, iscrizioni lapidee, porcellane e maioliche rare, e con il ”Mulino Corona”, l’ultimo mulino ad acqua.
- La zona archeologica di Monte Vairano, situata sul monte omonimo, tra Busso e Baranello, caratterizzata dalla presenza dei ruderi di un abitato sannitico, circondato da mura che si estendevano per una lunghezza di circa 3 km.
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