Colle d’Anchise l’origine di questo nome non è stata ancora
accertata, poiché non ci si riesce ancora a spiegare la relazione che ci
può essère tra questo comune e il famoso principe troiano Anchise.
Tra l’altro il comune non ha neppure origini antichissime, dato che non ne
troviamo menzione nelle opere antecedenti il XIII secolo.
Il comune non ha nessuno stemma particolare.
Come già detto in precedenza, iniziamo ad avere notizie relative a Colle d’Anchise solo a partire da epoche abbastanza recenti;
infatti, la notizia più remota che ci è nota risale solo al 1404.
In quell’anno Colle d’Anchise fu concessa in
feudo a Filippo Santangelo; in seguito il feudo
rimase in possesso della famiglia Santangelo fino
al 1426, quando Carlo d’Anchise ne fu privato.
Nel 1443 Colle d’Anchise passò sotto il possesso
del Conte di Venafro, Francesco Pandone, che
circa dieci anni dopo cedette.
Colle d’Anchise insieme a Spinete,
Cantalupo e Campochiaro ai fratelli Cola e
Giacomo Sanfromondo. Successivamente la famiglia
dei Mormile divenne la titolare del feudo;
infatti, nel 1586 l’intestatario del feudo era donna, Giulia Mormile.
Agli inizi del XVII secolo la famiglia dei Tomacelli
successe ai Mormile; in seguito gli stessi Tomacelli cedettero il possesso del feudo ai Moccia.
L’acquirente di Colle d’Anchise, Giovan Simone Moccia, ebbe
una sola figlia, Beatrice, che si sposò con Fulvo di Costanzo.
Così la famiglia di Costanzo, che aveva per arma uno scudo rigato
d’azzurro, con un leone nel campo dorato superiore e nel canto inferiore
argentato sei coste, divenne proprietaria del feudo.
Un erede dei di Costanzo, Maria, agli inizi del XVIII secolo andò in sposa
ad Ascanio Filomarino duca della Torre.
I Filomarino, che avevano come arma una banda di
rosso posta in mezzo e contigua ad altre due bande argentate ai lati, su un
campo rosso con disegnati dei gigli di Francia, furono gli ultimi ad avere
il possesso del feudo, che conservarono fino all’eversione della feudalità.
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