Sant’Elena Sannita
Sant’Elena Sannita è un comune di 260 abitanti della provincia di Isernia.
Informazioni Generali
Situato al confine con la
provincia di Campobasso, il comune di Sant'Elena Sannita è uno dei più piccoli
nella provincia di Isernia, il suo territorio si estende per circa 14 kmq nella
valle tra i monti del Matese e del gruppo della
Montagnola. Confina a Nord con il comune di Frosolone,
centro di immediato riferimento, a Est con Casalciprano
e a Sud-Ovest con Macchiagodena e a Sud-Est con Spinete, comune di confine della provincia di Campobasso.
Il territorio, piuttosto irregolare ha un'altezza media di 750 metri slm; il punto più alto si ha su Colle Camperrino
800 metri slm circa mentre il punto più basso nella
Valle dei Santi 700 metri slm. Il centro abitato è
situato a 780 metri slm.
La scarsa popolazione residente è dovuta alla piaga dell'emigrazione
che nel primo, e maggiormente nel secondo dopoguerra, colpì un po' tutte le
zone interne dell'Italia centro meridionale.
In inverno il paese conta poco più di Duecento anime, per la maggior
parte anziani, che il pomeriggio e la sera si riuniscono nei locali del bar,
che offre la pay tv e ampi spazi dove stare in
compagnia, come in una grande famiglia.
In estate, invece il paese si ripopola, nelle
settimane centrali di Agosto non è difficile superare le Millecinquecento
persone, tutti nativi o originari che per cause di forza maggiore si sono
dovuti allontanare dalla loro terra, ma non mancano mai di ritornarci sempre
pronti a riallacciare le loro vecchie amicizie e onorare il loro Paese natale.
Per il diletto di tanta gente il il Comitato Feste
con la Pro-Loco, la Parrocchia ed il Comune preparano annualmente un ricco
programma pieno di feste, giochi e spettacoli.
Il paese
conserva ancora i suoi caratteri medievali, con le case arroccate intorno al
castello, di origine longobarda, costruito su uno sperone di roccia calcarea.
L’edificio a pianta poligonale, presenta le basi dei muri perimetrali e due
robuste torri realizzate con blocchi di pietra squadrata a vista, è tra le
fortificazioni meglio conservate in regione.
Tutto il paesaggio è dominato dal massiccio del Matese che si erge dall’altra
parte della valle, di qui la denominazione di “Terrazza sul Matese”.
Sant'Elena Sannita ha preso l'attuale nome nel 1896; precedentemente
era chiamato Cameli come si può riscontrare nei
documenti più antichi e in maniera molto più pratica, chiedendo ad una
persona anziana di definire un abitante di S.Elena;
egli non esiterà a definirlo Camelorio. |
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Monumenti e luoghi
d'interesse
Il paese viene generalmente suddiviso in due macro aree: Cav'a Mont (la parte superiore, più alta) e Cav'a Ball' (la parte inferiore e più bassa che inizia
dalla discesa dopo San Michele fino alla chiesa della Madonna delle Grazie).
SANTA MARIA: è
caratterizzato dalla presenza della Chiesa di S.M. delle Grazie con i superbi
affreschi di Mario de Tollis, e del Palazzo Baronale,
palese espressione del "sistema feudale" rimasto in vigore fino a
tutti gli anni 30 nel nostro paese. Il quartiere va dalla croce del Carnevale
fin sotto a Corpo di Guardia, salendo sulla destra troviamo i due graziosi
sporti Cortinelle e Tiglio che permettono l'accesso
ad una via laterale sulla quale si aprono piccoli vicoli che danno direttamente
sui campi, alzando lo sguardo si può ammirare la querceta della Valle
sottostante.
CORPO di GUARDIA: qui si narra che durante le guerre veniva istituito
appunto un centro di sorveglianza; più che un quartiere è una zona in quanto non
ha confini fisici. Prende il nome dalla antico servizio che lì veniva svolto.
Da qui si può proseguire dritti verso la chiesa di San Michele o girare s
sinistra per l'Ortapiana.
ORTAPIANA: l'etimologia del nome la possiamo ricercare nella conformazione
stessa del territorio, piuttosto pianeggiante e umido. Qui è situata la
fontana, l'antico punto di incontro dei paesani dove tutt'oggi si può attingere
fresca acqua. Dall'ortapiana si può facilmente
raggiungere la Parrocchia salendo le caratteristiche "Quaranta Scale"
in pietra bianca. Il quartiere finisce nella piazza di Scarnecchia,
estrema propaggine Ovest del Paese
SAN MICHELE: vi si accede tramite una ampia scalinata antistante la Chiesa che
da su Largo Ospedale, una piazza con belvedere sulla querceta di confine con il
comune di Spinete; il quartiere è un dedalo di
piccoli vicoli comunicanti tra loro e pavimentati con bianche pietre locali. Da
notare sono Largo Sole, via di Costa Sant'Angelo e le due splendide Chiese di
San Michele e dell'Addolorata
SALETTO E' il cuore vitale del Paese prende il nome dall'omonima piazza,
all'incrocio tra Corso Garibaldi e via Vittorio Veneto, qui ci si riunisce per
stare in compagnia, passeggiare e generalmente è il punto di ritrovo per tutti.
Dal Belvedere si può ammirare la Montagna di Frosolone
e il monumento all'arrotino.
Evoluzione
demografica
Abitanti
censiti