PADRE ANTONIO GERMANO


CRONACHE QUOTIDIANE DALLA MISSIONE

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IN ATTESA DEL SANTO NATALE 

 

Chuknagar, 27. 12. 10

Carissimi,
Ecco il nostro Natale! Per divertirsi sanamente basta poco ed il Natale
dei poveri è pieno di gioia. Vi mando alcune foto che documentano la
celebrazione religiosa nella notte di Natale e poi i giochi e teatro
all'aperto. L'anno prossimo speriamo di celebrare il Natale dentro la
nuova chiesa. Vi rinnovo gli auguri per un felice anno nuovo.

P. Antonio Germano Das, S. X.

 

 

 

 

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IN ATTESA DEL SANTO NATALE 

 

Chuknagar, 06. 12. 10

Carissimi amici e benefattori,

Eccoci al consueto appuntamento col S. Natale per lo scambio dell’augurio che il Signore ci trovi saldi nella fede e pronti ad accoglierlo in maniera sempre più vera nella nostra vita.

A Natale si compirà un anno da quando sono rientrato in Bangladesh dopo l’operazione all’anca sinistra. Durante quest’anno il Signore mi ha dato la grazia e la forza di intraprendere finalmente i lavori di costruzione della chiesa e della scuola nella missione tra i fuori-casta a Chuknagar: un sogno che durava ormai da tanti anni! I lavori sono a buon punto e, con l’aiuto del Signore e la vostra collaborazione, speriamo di finire ed inaugurare l’opera per la Pasqua dell’anno prossimo.

Per l’occasione, un centinaio di catecumeni, che da 5/6 anni si stanno preparando, riceveranno il battesimo per le mani del Vescovo. Sarà un avvenimento che riempirà di gioia noi e tutti quelli che, come voi, credono nella nostra opera missionaria e la sostengono generosamente.

Mentre, anche a nome dei miei fratelli fuori-casta, vi rinnovo i sentimenti più vivi di gratitudine con l’augurio di un Natale colmo di gioia, serenità e pace, vi chiedo anche un ricordo nella preghiera perché il Signore continui ad essermi vicino e renda sempre più pieno il mio dono a Lui nei fratelli.

Con affetto e riconoscenza.

 

P. Antonio Germano Das, S. X.

 

piano terreno scuola

scuola: piano terreno e piano primo

interno chiesa

interno chiesa

esterno ovest

angolatura scuola

 

 

 

 

 

 

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Chuknagar, 07. 12. 10

Carissimi amici,

          Mi prometto di scrivervi più a lungo in occasione del Santo Natale, come faccio ormai da tanti anni. Per ora voglio darvi solo un ragguaglio di come procedono i lavori di costruzione della chiesa e della scuola. Il 14 ottobre con la gettata di cemento, abbiamo coperto il primo piano della scuola, che, per i Bengalesi, è il 2° piano.

Devo dire che i lavori finora sono proceduti speditamente e, grazie a Dio, senza incidenti. Il progetto originario della scuola prevedeva il pianterreno ed un primo piano. Adesso però si pensa di coprire con il tetto l’enorme terrazzo in maniera da poter utilizzare lo spazio come una hall per incontri.

Mando alcune foto scattate dal nuovo terrazzo della scuola, in cui si intravvedono squarci della chiesa in costruzione. Rimane ancora tanto da fare, ma il Signore si fa vivo in maniera straordinaria. Proprio ieri mi è arrivata una email da Duronia, che mi ha veramente commosso. Si tratta di due coniugi che celebrano il loro 50° di matrimonio ed hanno, perciò, più o meno, la mia stessa età. Per l’occasione, invece di fare spese inutili, hanno pensato di mandare un’offerta per la chiesa dei fuori-casta di Chuknagar.

Esempi di questo genere ne ho tanti e tutti testimoniano come il Signore sia all’opera in maniera veramente straordinaria, al di là di ogni calcolo umano. Spero di farmi ancora vivo con voi prima del S. Natale.

 Intanto voglio dirvi un grazie grande grande, assicurandovi un ricordo nella preghiera. Saluti cordiali dal Bangladesh.

 

P. Antonio Germano Das, S. X.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DAL TETTO DELLA CHIESA ALLE FONDAZIONI DELLA SCUOLA

Chuknagar, 19. 10. 10

Carissimi amici,

La mattina di una settimana fa mi sono arrampicato sul tetto della chiesa ed ho scattato
qualche foto sulla costruzione della scuola che sta andando avanti in
contemporanea con quella della chiesa.
Ve le mando, così puotete farvi un'idea della situazione in cui ci troviamo.
Proprio oggi abbiamo finalmente gettato il solaio del primo orizzontamento.
E' un lavoro lungo, ma sta andando avanti abbastanza velocemente.

Un caro saluto.
P. Antonio Germano Dash, S.X. antoniogermano@infinito.it

 

 

 

 

 

 

 

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FINALMENTE SIAMO ARRIVATI AL TETTO

Chuknagar, 29. 09. 10

Carissimi amici,,

lo scorso 6 settembre abbiamo completato la copertura del tetto centrale della chiesa. Vi mando alcune istantanee che
documentano l'evento.

Un caro saluto.
P. Antonio Germano Dash, S.X. antoniogermano@infinito.it

 

 

 

 

 

 

 

 

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FINALMENTE LA POSA DELLA PRIMA PIETRA

Chuknagar, 11. 07. 10

Carissimi amici,,

Ieri c'è stata, per così dire, la posa della prima pietra. Vi mando questa piccola relazione preparata per colei che è la principale offerente ed è la sorella di uno dei nostri padri.

Un caro saluto.
P. Antonio Germano Dash, S.X. antoniogermano@infinito.it

 

Carissimo P. Luigi,

Sono finalmente in grado di metterti a conoscenza di come procedono i lavori di costruzione della chiesa e della scuola a Chuknagar. Ieri c’è stata la benedizione della prima pietra, come si dice in Italia. Sai bene, però, che qui in Bangladesh la pietra manca quasi completamente e per dare solidità alla costruzione in questo, che è tutto terreno alluvionale, sono state gettate nelle viscere della terra 44 gabbie di ferro imbottite di calcestruzzo di una lunghezza che varia dai 45 ai 55 feet(15-18 metri).

Fin qui, perciò, il lavoro è apparso poco visibile, perché tutto si è svolto nelle viscere della terra. Finalmente, dopo tre mesi, siamo approdati in superficie e quindi ieri, con l’intervento del superiore regionale, P. Mimmo Pietanza e del parroco della cattedrale di Khulna, P. Jacob Biswash, sotto la cui giurisdizione si trova la missione di Chuknagar, c’è stata la benedizione delle fondamenta della chiesa, dedicata, come tu sai, a Maria, Regina dei Poveri.

A ciascuno dei quattro angoli abbiamo collocato una croce, un rosario ed una scritta. La scritta, ovviamente inBengalese (la vedrai nella foto), suona così: AVE MARIA, REGINA DEI POVERI! (PRONAM MARIA,DORIDRODER RANI!). La cerimonia è stata semplice, ma molto suggestiva e senza precedenti in questo nostro contesto. D’ora in avanti, il lavoro di costruzione sarà sempre più visibile. Nelle poche parole che ho detto per la circostanza ho menzionata, ovviamente, la tua cara sorella Gesuina, che è la principale donatrice dell’opera (chiesa e scuola), il cui costo complessivo si aggira intorno ai 200 mila Euro. Con l’offerta della sorella Gesuina riusciamo a coprire un quarto delle spese. Per il resto, abbiamo avuto un consistente contributo da parte di P. Sandro Parmigiani da Cremona, il quale ha sempre avuto un debole per i nostri fuori-casta, per i quali aveva speso parte dei suoi giovani anni nella missione di Satkhira.

Come puoi immaginare, abbiamo ancora bisogno di qualche altro aiuto consistente, che, confidiamo, la Provvidenza non ci farà mancare. Concludendo queste poche righe, a nome di tutta la nostra piccola comunità di neofiti e catecumeni, ringrazio di cuore la tua sorella Gesuinae, naturalmente, te, che sei diventato il tramite di questo gioco della Provvidenza.

Ti chiedo anche un ricordo nella preghiera perché il Signore ci conceda di portare a termine questo lavoro, iniziato nel suo nome. Unabbraccio fraterno.

Un caro saluto.
P. Antonio Germano Dash, S.X. antoniogermano@infinito.it

 

 

 

 

 

 

 

 

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Chuknagar, 19.05.10

Carissimi amici,
Vi avevo accennato al fatto che avevo contattato la Fonderia Marinelli di Agnone per un'eventuale campana per la nostra chiesa. Marinelli è stato molto gentile e vi mando copia dell'ultima lettera arrivata.

 

 

Reverendo Don Antonio,
33 anni sono veramente una vita .......il nostro orgoglio e la nostra felicità saranno sicuramente quelli di annoverare tra le tante campane fornite in tutto il mondo, una campana destinata in Bangladesh e specialmente, dove da anni, vive un missionario molisano e ci consenta, agnonese di adozione.
Siamo sicuri che con un di impegno e con l'aiuto di Dio lasceremo in quella terra di "intoccabili" la voce di una campana di Agnone.
Il costo della campana di circa 120 kg e un diametro di cm 56 completa di ceppo per suonata a mano e castello in ferro e tutti gli accessori annessi si aggira intorna ai 5000 euro, escluso il trasporto che faremo tramite il Vaticano. (Consultando il Nunzio Apostolico si potrebbero ottenere dei prezzi di favore anche per lo sdoganamento in Bangladesh).
Se possibile, gradiremmo avere un Suo recapito telefonico e orari giusti per poterLa contattare. Rimaniamo in attesa di un Suo gentile riscontro e, con l'occasione, inviamo i nostri migliori saluti.

Marinelli

 

 

 

 

 

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UNA CAMPANA PER LA NOSTRA CHIESETTA

Chuknagar, 11.05.10

CarissimI,
tempo fa avevo contattato la Fonderia Marinelli di Agnone per un'eventuale campana per la nostra chiesa. Marinelli è stato molto gentile e vi mando copia delle ultime due lettere che ci siamo scambiate.

Un caro saluto.

P. Antonio Germano Dash, S.X. antoniogermano@infinito.it

 

Carissimo Signor Marinelli,

La sua risposta mi ha riempito il cuore di gioia, perché è andata oltre le mie aspettative. Infatti, pensavo dentro di me, chi vuoi che si preoccupi di uno che ha speso 33 anni della sua vita tra gli intoccabili del Bangladesh fino ad assumerne il titolo che li caratterizza? Al mio nome e cognome infatti ho aggiunto "Das", che significa "schiavo" ed è il nome con cui vengono designati i fuori-casta della zona della mia missione. Invece lei ha risposto e la ringrazio di cuore. Sono contento che anche lei entri a far parte di questa impresa che si interessa dell'avvento del Regno di Dio tra quelli che non sono ancora riconosciuti come persone umane. So che la Pontificia Fonderia non è un'opera di beneficenza e perciò sono lontano dal pretendere qualcosa di diverso dalla disponibilità che già mi ha fatto contento. Mi interessa conoscere il costo complessivo della campana di cui le parlavo. Noi non costruiremo proprio un campanile, ma una struttura adeguata al peso della campana. L'ingegnere che ha fatto il progetto è un missionario come me che ha trascorso tanti anni in Bangladesh. Ovviamente, accanto alla campana, occorrerà anche tutta quella struttura, che l'assicuri all'eventuale campanile e di tutto bisognerà sapere il costo. Mi scuso ancora una volta con lei per averle sottratto tempo prezioso e spero proprio che il nostro sogno possa diventare realtà. Le assicuro di cuore un ricordo nella preghiera.

Germano Antonio (antoniogermano@infinito.it)

 

Reverendo Don Antonio,

33 anni sono veramente una vita .......il nostro orgoglio e la nostra felicità saranno sicuramente quelli di annoverare tra le tante campane fornite in tutto il mondo, una campana destinata in Bangladesh e specialmente, dove da anni, vive un missionario molisano e ci consenta, agnonese di adozione. Siamo sicuri che con un di impegno e con 'aiuto di Dio lasceremo in quella terra di "intoccabili" la voce di una campana di Agnone. Il costo della campana di circa 120 kg e un diametro di cm 56 completa di ceppo per suonata a mano e castello in ferro e tutti gli accessori annessi si aggira intorna ai 5000 euro, escluso il trasporto che faremo tramite il Vaticano. (Consultando il Nunzio postolico si potrebbero ottenere dei prezzi di favore anche per lo sdoganamento in Bangladesh). Se possibile, gradiremmo avere un Suo recapito telefonico e orari giusti perLa contattare. Rimaniamo in attesa di un Suo gentile riscontro e, con l'occasione,
inviamo i nostri migliori saluti.

Marinelli

 

 

 

 

 

 

 

 

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BUONA PASQUA

Chuknagar, 6. 3. 10

Cari amici e benefattori,

Da tempo avevo in mente di farmi presente a voi con due righe di saluto e di ringraziamento, ma non mi è stato possibile. Vicini ormai alla Pasqua, ho deciso di prendere in mano la penna per farvi arrivare insieme agli auguri il mio più vivo ringraziamento per tutto quello che fate per la mia missione in Bangladesh.

Sapete bene che lo scorso 14 settembre sono stato operato di protesi all’anca sinistra. Due giorni dopo ricorreva il mio 70° compleanno. Rimesso a nuovo, il 22 dicembre lasciavo l’Italia per il Bangladesh. A chi mi pregava di partire dopo Natale, rispondevo con il noto proverbio: “Natale con i tuoi…!” La vigilia di Natale, celebrando l’evento della nascita di Gesù con i miei cristiani, ho riferito loro del proverbio. Dai loro occhi ho visto trasparire la gioia e mi sono sentito subito a casa mia.

L’ultima raccomandazione ricevuta dai medici in Italia è stata quella di non adoperare la motocicletta. Devo confessare la mia disobbedienza. Infatti ho ripreso a ripercorrere in moto le strade dei villaggi portandomi dietro i miei 70 anni, che non mi pesano affatto. Il prossimo 25 aprile si compiranno per me 33 anni di presenza in Bangladesh: l’entusiasmo è ancora quello della prima ora! Rimane ancora l’ultimo sogno, che è quello di dare alla mia gente un luogo idoneo per la preghiera ed una scuola degna di tale nome.

Proprio nei giorni scorsi è venuto l’ingegnere con una squadra di operai per sondare il terreno. Avuti in mano i risultati dell’analisi, si partirà con la stima della costruzione e quindi si procederà con i lavori, che, spero, cominceranno prima della stagione delle piogge. Il costo complessivo dell’opera (chiesa e scuola) si aggirerà intorno ai 100 mila Euro. Il Signore ci è già venuto incontro attraverso di voi e di tanti altri che rimangono nell’anonimato. Per completare l’opera ci sarà bisogno di altri aiuti, che, confidiamo, il Signore non ci farà mancare.

Intanto ho una bella notizia da comunicarvi. Da quest’anno è stato ufficialmente assegnato alla missione di Chuknagar P. Melecio, un giovane padre messicano. Pensate che lui è nato proprio l’anno in cui io sono arrivato in Bangladesh. Il suo compito sarà quello di seguire le scuolette disseminate nei tredici villaggi della missione e questo è un grande sollievo per me, anche se dovrò continuare a stargli vicino, perché è ancora fresco fresco di lingua bengalese.

Le varie attività della missione hanno ripreso il loro pieno ritmo. Proprio domenica scorsa abbiamo inaugurato ufficialmente l’anno catechetico alla presenza dell’autorità diocesana, assegnando ai vari gruppi il cammino da percorrere, il giorno e l’ora dei loro incontri. Il catecumenato, che dura in media dai 4 ai 6 anni, mi impegna molto in prima persona, perché seguo individualmente i catecumeni. Se Dio vuole, in occasione della inaugurazione della chiesa, un centinaio di loro riceveranno il battesimo.

Nel frattempo, a livello di coscientizzazione, è in corso una iniziativa, a cui noi intentiamo annettere molta importanza. Si tratta di una mostra, che verrà allestita nella Shilpa Kala Accademy (Accademia delle Arti) della capitale Dhaka e ci auguriamo perciò che possa avere una risonanza di portata nazionale. La mostra è incentrata sui Rishi (Dalit, Horijon, Muci, Das, ecc.) ed ha lo scopo di denunciare a livello nazionale la situazione dei fuori-casta in Bangladesh. E’ una iniziativa questa senza precedenti che abbiamo intrapreso con entusiasmo ed un pizzico di coraggio, rischiando anche un pochettino per eventuali prevedibili reazioni. Ovviamente, noi Missionari Saveriani lavoriamo un po’ dietro le quinte. All’inizio di gennaio, su nostro invito, è venuta dall’Italia una equipe di esperti, che aiutati dai nostri fuori-casta, stanno raccogliendo tutto quel materiale che serve per mettere in evidenza la situazione di emarginazione, segregazionee oppressione degli Intoccabili. La mostra aprirà i battenti il 15 maggio e chiuderà alla fine di maggio. Consideriamo questa iniziativa come il coronamento del processo di coscientizzazione portato avanti per decenni da noi Missionari Saveriani del Bangladesh e ci auguriamo che da questa mostra possa finalmente aprirsi una fase nuova per i nostri fuori-casta, che permetta loro di sognare un futuro diverso, un futuro, in cui possano essere riconosciuti come esseri umani. In fondo questo è anche il sogno della Missione, perché è il sogno di Gesù, quale appare nel cap. 4 del vangelo di Luca: “…Mi ha mandato per annunciare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione… per mettere in libertà gli oppressi…. E questo penso sia anche il senso della Pasqua, verso cui siamo ci moviamo attraverso questo cammino quaresimale.

Con questa grande gioia nel cuore, mentre ancora vi ringrazio, vi auguro una Pasqua, che porti gioia a tutti voi e alle vostre famiglie.

 

P. Antonio Germano Dash, S.X. antoniogermano@infinito.it

 

 

 

 

 

 

 

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