Associazioni
Associazione Molisana di Roma
LA
FESTA DEI MOLISANI E LA MANCANZA DI UN PROGETTO
ORGANICO
La festa dei Molisani svoltasi al Palacavicchi
di Ciampino, disertata dalle principali associazioni dei Molisani capitolini e
dalla quasi totalità dei corregionali residenti a Roma, ha confermato i timori
della vigilia, rivelandosi come un raduno estemporaneo di partito con
Polverini, Alemanno, Cicchitto, Tredicine
e i vertici molisani del Pdl.
Insomma non un'iniziativa inserita organicamente nella vita sociale delle
comunità molisane di Roma e del Lazio, che includono oltre 50mila persone, ma
un evento che nella logica dell'una tantum e della mancanza di promozione del
Molise all'esterno dei Molisani stessi, rafforza i sospetti della sola natura
elettorale.
Al di là delle considerazioni politiche - un discorso analogo varrebbe per
iniziative di altri partiti - ci si domanda perché ci sia bisogno di strumentalizzare
identità regionali per tentare di riavvicinare la gente alla politica con
questo genere di eventi. O addirittura di offrire pullman e pasti gratuiti per
riempire una sala con Molisani catapultati a Roma dalla regione. A che serve? O
forse bisognerebbe domandarsi: a chi serve?
Va tenuto presente, inoltre, che i Molisani non sono degli "eletti",
scelti dai promotori con spirito missionario. Ma costituiscono soltanto un
intermezzo tra Calabresi, Abruzzesi, ecc. coinvolti in uguali manifestazioni a
Roma in virtù dei loro componenti numeriche (ed elettorali?).
Ma la festa del Palacavicchi si rivela un boomerang
principalmente sul piano dei contenuti. Mentre gli operatori turistici
regionali tentano con fatica immensa di promuovere i nostri territori
soprattutto nelle loro componenti storico-artistica e paesaggistica, questi
eventi si concretizzano nell'offrire passerelle elettorali agli stessi
personaggi da almeno vent'anni, quegli stessi incapaci di garantire una svolta
al Molise principalmente sul piano della visibilità all'esterno. Anzi,
rafforzano vecchi e logori stereotipi e l'immagine più discutibile della
regione. Non a caso sulla pagina Facebook dell'evento
si sono scatenati soprattutto denigratori a furia del "Molise non
esiste".
Per concludere, riteniamo che eventi come questo confermino la mancanza di
progettualità organica della politica (ma anche degli organismi di categoria,
ad iniziare da quelli commerciali), di coinvolgimento della società civile, di
concertazione con le rappresentanze, di mancato utilizzo delle competenze e
delle sollecitazioni che la comunità molisana a Roma, nella sua parte migliore,
può offrire. La strada dovrebbe essere quella di non procedere per
"feste" sporadiche e "chiuse" ai Molisani come in un
recinto, ma di strutturare occasioni costanti di visibilità e di apertura ai
Romani per gli operatori molisani. I quali, specie in questo periodo, ne hanno
un vitale bisogno.
dott. Giovanni Scacciavillani
(presidente Associazione Molisana di Roma)
Roma, li 03
dICEMBRE 2012