Cronache
Morto
Stefano Musacchio, operaio simbolo delle lotte per i
diritti dei lavoratori
Si è spento Stefano Musacchio,
l'operaio della Fiat di Termoli divenuto simbolo delle lotte per i diritti dei
lavoratori.
Musacchio, dirigente dello Slai Cobas, originario di Portocannone,
era anche impegnato politicamente. Più volte era stato candidato nelle liste di
Rifondazione Comunista in varie competizioni elettorali. Tra le sue battaglie
va ricordata quella combattuta proprio contro la Fiat a partire dal 2003.
L'azienda, infatti, lo aveva licenziato. Musacchio,
per protestare contro l'invio di soldati in Iraq, aveva esposto la bandiera
arcobaleno della pace all'ingresso del reparto dove lavorava. Il responsabile
della sicurezza e quello delle relazioni sindacali gli avevano ingiunto di
rimuoverla; lui si era rifiutato ed in conseguenza di questo la società
torinese lo aveva rimosso dal suo posto di lavoro. Il caso finì sulle pagine
dei principali giornali nazionali. Musacchio si era
opposto al provvedimento, il giudice del Lavoro gli aveva dato ragione, così
come la Corte d'Appello a cui la FIAT si era appellata. La questione era finita
davanti alla Corte di Cassazione che nel 2008 aveva sentenziato che il
provvedimento di licenziamento per questo episodio appariva sproporzionato, perchè sembrava che la società torinese avesse usato questo
pretesto per togliere dalla società un sindacalista ingombrante.
Per vedere il video clicca qui sotto:
Manocchio interviene ad una manifestazione pubblica
da altromolise.it
Campobasso,
lì 20 Novembre 2012