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Filiera
avicola ad un passo dal crollo!
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Gli operatori della filiera avicola, i trasportatori, le
imprese dell’indotto, gli allevatori, il personale passato alla GAM Srl dal
14 novembre, i 400 avventizi non riassunti ad i dipendenti SOLAGRITAL e
CODISAL rimasti in cassa integrazione, vivono ore di apprensione in un clima
di crescente esasperazione per l’assenza di certezze nell’evoluzione della
vertenza...
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La GAM Srl si avvia con milioni di euro di esposizione debitoria ed è
a rischio di atti ingiuntivi da parte di creditori. Il Commissario
Liquidatore della Solagrital si è liberato il
prima possibile dei lavoratori scaricando il problema su altri tavoli e non
coinvolgendo in alcun modo il Ministero dello Sviluppo che lo ha nominato,
né il Ministero dell’Agricoltura che avrebbe dovuto salvare la più
significativa filiera avicola meridionale e né il Ministero del Lavoro che
avrebbe potuto garantire risorse aggiuntive in deroga, a copertura degli
ammortizzatori sociali per gli avventizi.
La Regione Molise sollecitata da mesi a predisporre un percorso tecnico,
gestionale ed amministrativo di risoluzione della vertenza, annaspa nelle
nebbie matesine e non riesce ad offrire alcuno
spiraglio a chi con coraggio e a costo di sacrifici familiari immani
continua a lavorare, a trasportare ed allevare, in assenza di un salario e
del saldo fatture.
Ogni giorno nasce un ostacolo, un impedimento o un imprevisto a
dimostrazione dell’improvvisazione, dell’approssimazione e della
superficialità con cui la Regione Molise sta affrontando una questione
delicatissima che assilla mille addetti del Medio-Molise.
Da mesi avevo richiamato la necessità di costruire una soluzione seria per
la prospettiva contattando imprenditori del settore alimentare nazionale ed
esteri, verificando il passaggio di concerto con il Governo Monti e
coinvolgendo presso la Prefettura di Campobasso i rappresentanti sindacali,
le istituzioni locali, le organizzazioni agricole e quelle del trasporto.
Quella soluzione di buonsenso è stata derubricata a banalità con battute
spiritose sulla mia proposta di coinvolgere anche la Caritas, i Piani
Sociali di Zona ed i servizi sociali comunali, per aiutare le famiglie più
disperate a pagare le bollette, i fitti, i mutui ed avere il necessario per
vivere.
Oggi siamo ad un passo dal baratro. Il Governo Monti non ha ricevuto né una
mail e né un fax o una telefonata dal Molise da parte di nessuno. Ieri
hanno scioperato giustamente i lavoratori, oggi forse i trasportatori e la
Coldiretti ha già mobilitato gli allevatori.
La GAM rischia di vedersi bloccati i soldi dalla Sorgenia.
Il liquidatore ministeriale dopo il passaggio dei lavoratori alla nuova società
si è lavato le mani, e si aspetta di giorno in giorno che il cerino per
chiudere la fabbrica passi a questo o a quell’altro soggetto della filiera.
Sorprende in un simile caos l’immobilismo della Prefettura e l’assenza del
sindacato nazionale che non ha voluto il tavolo nazionale e lascia chiudere
un’azienda con mille addetti senza nemmeno provare a coinvolgere i
Ministeri.
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