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Ambiente

 

LA VIA GLUCK MOLISANA!

Adriano Celentano in difesa del nostro paesaggio

 

Mi piace proprio immaginare che il grande artista, difensore dell’ambiente, Adriano Celentano abbia tratto ispirazione dai tanti comunicati stampa che negli ultimi due anni ho diramato a sostegno delle innumerevoli battaglie contro l’eolico selvaggio combattute sui crinali molisani. Mi inorgoglisce il fatto che solo sabato scorso ho manifestato ancora dai monti di Carpinone, dove campeggiano minacciosi, numerosi e devastanti pali eolici e da lì ho gridato ancora una volta, no all’assassinio del territorio. Ho scritto fiumi di angosce e di denunce sul sacrificio della terra molisana e i rivoli, scorrendo sul web, hanno raggiunto chiunque. Poi, quando pensi che nessuno ti sta ad ascoltare, come un fulmine a ciel sereno, con un boato forte come un tuono durante gli acquazzoni estivi, improvvisamente il grande cantore della via Gluck lancia la sua ennesima denuncia sul sistema. Questa volta se la prende con l’astensionismo, il taglio è quello politico ma solito, diverso dai tanti, fuori dal coro. Lui la vede sempre a suo modo. Sì, ma questa volta noi non siamo estranei al suo lamento, al suo grido di denuncia:

…E poi c’è anche il Molise che stanno uccidendo
Bombardato come un gruviera
Da quei fantasmi eolici che muovono il vento
E se ne va un altro pezzo d’Italia
È la fine dei paesaggi

Ma pare che ancora non basterà
Per distruggerlo del tutto
Il tanto ambito federalismo
Altre eliche sulle pale farà girar……

Questo il passaggio cruciale del suo ultimo lavoro lanciato nella giornata odierna dal titolo “Ti fai del male”. Il grido di dolore per l’oblio del nostro paesaggio l’ex ragazzo mai domo l’ha fatto suo! Adesso sono certo che non saremo più soli, l’artista che dall’ ”Albero di trenta piani” a “Bingo,Bongo”, passando per pellicole a sfondo ecologico, hanno fatto dello “svitato”, l’emblema della difesa del verde, dei castigatori della cementificazione. Ecco, mi piace immaginare di averci messo qualcosa di mio.

Vedi il video

 

 

di Emilio Izzo (Segretario Regionale UILBAC Molise)

 

 

Isernia, 20 febbraio 2013

 

 

 

 

 

 

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