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Ambiente

 

ANCORA ASFALTO SUI TRATTURI

Questa volta  è il tratturo Castel  di Sangro-Lucera, nel tratto Duronia-Torella del Sannio, a subire  lo scempio

 

 

Sedici anni fa, in un articolo satirico pubblicato su “la vianova”, davo la notizia, ovviamente falsa con tanto di fotomontaggio, della costruzione di un imponente ponte lungo 3 km che, attraversando tutta la stupenda vallata  del Fiumarello, univa il centro di Duronia con la sperduta e lontanissima borgata S. Janni alle pendici della Montagna di Frosolone, con il solo scopo di permettere al pullmino del Comune di andare a prelevare l’unico abitante della piccola borgata e portarlo a votare alle imminenti elezioni comunali. L’enormità della spesa e lo scempio inferto al territorio erano giustificati dal fatto che il sindaco avrebbe ripresentato una sua lista e che quel voto serviva per la sua rielezione.

Ebbene, dopo sedici anni, devo dire che, con i dovuti differenti termini di paragone, la realtà ha superato la fantasia. Insomma, per la vanità dell’intera Giunta, sempre del comune di Duronia, che, prima che scadesse il suo mandato, ha dovuto rendere conto del suo valore ai sei elettori di un paio di borgate, poste ai margini del tratturo, una colata d’asfalto sostituirà un tratto di quasi seicento metri dell’”erbal fiume silente” Castel di Sangro – Lucera.

 

Veniamo ai fatti.

 

Porta la data del 2007 l’approvazione da parte del comune di Duronia di un progetto esecutivo per la “Realizzazione di una strada di collegamento tra il Centro abitato e la S.P. Fresilia – Tratto interposto tra la S.P. S.Maria-Cerasito a Valle e la S.P. n.46 a monte”. In pratica un ulteriore sperpero di denaro per accorciare di un chilometro il tragitto che allo stato attuale collega il Centro abitato di Duronia e lo svincolo sulla Fresilia in zona Madonna del Piano, portando una ulteriore insanabile ferita al territorio mediante lo sconvolgimento di un’altra bellissima vallata e l’alimentazione dell’inutile serpaio di strade e stradine che negli ultimi decenni sta caratterizzando la nostra Regione, provocando dissesti e scempi ambientali, senza portare alcun utile all’economia dei nostri piccoli paesi, dissanguati a livello demografico, sociale e culturale.

 

E comunque il fatto più rilevante non è questo.

 

Nella festa di Ognissanti, in uno dei miei frequenti ritorni in paese, durante la mia solita corsetta sul tratturo, all’altezza della contrada Valle del Colle, appena inizia la discesa verso Colle Ricciuto, alzo lo sguardo per godere dello spettacolo abituale che offre il Tratturo proprio qui mentre scende verso Cappiello per poi riprendere maestoso in salita verso Torella, ma i miei occhi incrociano una immagine sconvolgente. Di fianco alla Strada Provinciale, appena a valle, una spianata di una ventina di metri di larghezza che si perde dritta a scendere in uno sbancamento a trincea a ridosso di Colle Ricciuto. Per alcune centinaia di metri il tratturo, come in un sogno malefico, scompare e compare, impettita, la nuova opera nella sua fase nascente. Un attimo per riprendermi, fotografo col cellulare l’inedito scenario

Foto1: Il Tratturo prima del bivio Valle del Colle.
Sullo sfondo la costruenda strada

Foto2: Il Tratturo che si sta trasformando in strada.
Tra Valle del Colle e Colle Ricciuto

Foto3:Il Tratturo che si sta trasformando in strada.
Tra Valle del Colle e Colle Ricciuto in parallelo alla S.P.49

Foto4:Il Tratturo che si sta trasformando in strada.
Sotto Colle Ricciuto

 

 

 e di corsa faccio marcia indietro verso il paese. Di fronte ho ancora il Tratturo che placidamente si inerpica verso la pineta, ma io corro fino ad ansimare, come se qualcuno mi corresse dietro per arrivare prima e rovinarmi per sempre anche quello scenario.

Appena ritornato in paese, immediatamente prendo le dovute informazioni. Apprendo che il 27 giugno  di quest’anno, con delibera n.14, il comune di Duronia approva un aggiornamento del progetto a cui sopra accennavo, contrari i due consiglieri di opposizione, che prevede una variante al tracciato con conseguente variazione dello strumento urbanistico. La variante del tracciato consiste nello spostamento dell’innesto alla S.P. n.46, sempre sul tratturo, da una zona in prossimità della borgata Cappiello ad un’altra zona, detta Crocella, alcune centinaia di metri più su, in prossimità della borgata Valle del Colle, con un aumento del tratto di circa 600 mt., interamente posizionato sul Tratturo.

In sostanza, ufficialmente per inficiare il tratto con tornante della S.P. 46 in zona Fiacco, tacitamente per rendere un servigio ai tre elettori di Colle Ricciuto e degli altri tre di Valle del Colle, il Comune di Duronia ha fatto del tutto per costruire un pezzo di strada inutile, perchè parallela alla già esistente e efficiente S.P. 46, scomoda, perchè in forte pendenza, più costosa, perché più lunga ed aggravata da opere maggiori di movimenti terra in sbancamento ed in rilevato, e cruenta, perché, sconquassando il Tratturo, infligge ferite irrimediabili alla storia, alla cultura ed all’impatto ambientale del territorio.

 

Che bell’affare! Un affare avallato dai pareri favorevoli (nell’ordine) di:

 

 I) Ufficio Sismico - espresso con nota n° 729 dell' 08.01.2009, ai sensi della Legge 64174 art. 13, D.P.R. n° 380/2001 art. 89 nonché della L.R. n° 20 del 1996;

2) Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica dell' ASREM di Campobasso, espresso con nota del 20.04.2009 prot n° 830 / ISP. Ai sensi dell 'art. 20, lett. F , della Legge n° 833 / 78;

3) Servizio Valorizzazione e Tutela della Montagna e delle Foreste n" 7537/12 del 27.03.2012 in applicazione del D.Leg.vo n° 227 / 2001

3a) la determinazione dirigenziale n" 420 del 30.06.2008 del competente servizio per la concessione di suolo Tratturale;

3b) Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise di cui al prot. n° 7987 del 15.10.2007;

4) Servizio Gestione Urbanistico - Territoriale, Direzione Generale IV, n° 3 del 28.03.2012 in applicazione dell'art. 6, comma 12, del D.Leg.vo 152 del 2006 come modificato dal D.Leg. vo n° 128 del 2010;

5) Beni Ambientali n° 814 del 22.07.2008, Direzione Generale IV, in applicazione dell'art. 146 del D.Leg.vo n? 42 del 22.01.2004 e dell'art. 159 del D.Leg.vo n° 63 del 26.03.2008 ( Beni Paesaggistici );

6) la conferma della Soprintendenza n° 1915 del 18.02.2009;

8) nulla - osta della Provincia di Campobasso n" 4868 del 25.10.2007;

9) nulla - osta della Provincia di Isernia n" 31.748 del 2007;

10) determinazione dirigenziale (Screening) n" 117 del 09.01).2010 del competente servizio Conservazione e V.I.A., Direzione Generale IV, di cui all'art. 9, comma 4, L.R. n° 21 del 24.03.2000 nonché art. 20 del D.Leg.vo 152 del 2006;

11) l'attestazione dell'Ufficio Tecnico Comunale sull'assenza di vincoli, per l'area in esame, di consolidamento e/o zone definite S.I.C. e/o Z.P.S.;

12) Giunta Regionale con Del. n° 301 dell' 08.05.2012 mediante la quale, non mostrandosi contraria all'intervento, ha espresso parere favorevole alla realizzazione dell'intesa di cui all'art. 4 della L.R. n° 7 del 1973.

 

Sgomento rivedo le facce dei tanti rappresentanti politici Regionali e Provinciali, dei tanti funzionari della Sovrintendenza Archeologica e dei Beni Ambientali, dei tanti Intellettuali ambientalisti nelle nostre conferenze stampa, si quelle di cammina, Molise!, e nei tanti, tantissimi convegni, sempre gli stessi da decenni, tutti quanti a riempirsi la bocca di paroloni Salvaguardiamo le millenarie vie di transumanza”, “facciamo riconoscere all’Unesco i TRATTURI quali patrimonio dell’umanità”, “non compromettiamo i percorsi millenari degli antichissimi TRATTURI”!!! Intanto succede quello che qui sto raccontando. Succede che da decenni vengano spesi una enormità di soldi per pubblicazioni, studi, convegni, etc., senza che un briciolo di sensibilità, per la dovuta attenzione che i TRATTURI e, più in generale, le TERRE MOLISANE meritano, penetri nelle coscienze dei molisani, comandati e comandanti, giovani e meno giovani, donne e uomini.

 

Vergogniamoci tutti!

 

Tutti sappiamo che i Tratturi stanno scomparendo, giorno dopo giorno, fagocitati da strade e stradine, da urbanizzazioni più o meno abusive, da occupazioni e concessioni dubbie, da forestazione spontanea, da travagli idro-geologici, ma cosa facciamo? Assolutamente niente! Invece parliamo, parliamo, parliamo e scriviamo, proprio come sto facendo anche io ora.

Ahimè!

Il prossimo anno, in occasione della diciannovesima edizione, pensavo di riportare i marciatori di cammina, Molise! sul Tratturo Castel di Sangro – Lucera proprio lungo il tratto Civitanova del Sannio-Duronia-Torella del Sannio, già percorso in altre edizioni in quanto, nonostante tutto, tra i meglio conservati. L’ultima ferita inferta al Tratturo in ordine di tempo, che qui ho raccontato, è emblematica. Ci ho ripensato. Mi vergogno a tal punto per quello che è successo che non porterò più i marciatori sul Tratturo e probabilmente non porterò più gente a camminare nel Molise, se le cose non cambieranno radicalmente nei prossimi mesi nella nostra regione. Sono stufo di combattere contro i mulini a vento. Un grido di dolore il mio che vuole giungere e penetrare le orecchie tappate dei tanti molisani che non sanno riconoscere più la loro terra, che non la sanno più amare, e perciò si lasciano portar via la loro storia, la loro cultura, il loro passato e purtroppo il loro futuro.

 

Se qualcuno prova la stessa vergogna che provo io può scrivermi a ggermano@tiscali.it per capire quali iniziative prendere, per toglierci insieme un po’ di rossore dal volto.

 

di  Giovanni Germano (Coordinatore di cammina, Molise!)

 

Roma, li 07 Novembre 2012

 

 

 

 

 
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