Castello Pandone
SALLUSTI-IZZO UN UNICO
GRIDO:
“Il nostro logo sarà la vostra vergogna”
Questa la sintesi della conferenza stampa sit-in tenuta
davanti alla cementificazione selvaggia del castello di Venafro dallo
scrivente segretario Uil Beni Culturali Molise e da Luca Sallusti,
fondatore e animatore del gruppo facebook
"Contro le barriere architettoniche a Bojano e nel Molise" con
l'adesione di Giovanni Germano di "Cammina Molise", Franco Novelli
presidente di "Libera Molise", Gianluigi Ciamarra responsabile
regionale del "Comitano Nazionale per il
Paesaggio", Italo Di Sabato segretario regionale del PRC Molise, Tiziano
Di Clemente coordinatore del PCL Molise, Romano De Luca fiduciario regionale
dell'Associazione Caponnetto, Rocco Cirino coordinatore regionale
dell'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia e Nicola Frenza
coordinatore dell'Osservatorio Molisano sulla Legalità.
Per il momento. Le telecamere e le macchine fotografiche hanno ripreso in
tutta la loro drammaticità, le immagini sconvolgenti della impietosa colata
di cemento che infierisce sul noto e già restaurato monumento nazionale del
castello Pandone di Venafro! Alla conferenza
indetta per illustrare e far vedere la "carneficina culturale", era
presente inaspettatamente un nervosissimo quanto provocatore direttore dei
lavori sig. Valente il quale, approfittando dell'assenza delle forze
dell'ordine, ha più volte interrotto gli autorizzati organizzatori, facendolo
fra l'altro senza utilizzare motivi o ragioni (ad averne!) in modo piuttosto
banale e fanciullesco, con alzate di voce e lanci di parole vuote. Questa è
stata la parte più gustosa, quella che ha fatto trapelare in modo
inequivocabile quanto marcio, difficile da coprire (nonostante il cemento),
ci sia su quei lavori. Ma chi se l'aspettava l'autogol dell'ultima ora!
Approfittando della presenza di una troupe della testata regionale della Rai
sul posto in quanto chiamata dagli organizzatori, il Valente ha pensato bene
di farsi intervistare (a tal proposito ricordo ai giornalisti che, da questo
momento in poi, sarò presente in iniziative altrui per rilasciare mie
dichiarazioni per par condicio) inciampando nel più classico degli outing,
allorquando ha dichiarato che la presenza di tutto quel cemento è normale in
quanto funzionale alla possibilità di accesso al maniero in tutta sicurezza
così come prescritto, tra l'altro, dalla Direzione Regionale dei Beni
Culturali dell'avv. Famiglietti!!!
Più o meno questo il senso delle sue dichiarazioni. Di grazia, ma se questa
cementificazione serve a ciò, allora significa che al momento non c'è accesso
e non c'è sicurezza?! Significa anche che prima di questi sciagurati lavori
c'era accesso e sicurezza?! Ma anche accesso e sicurezza per gli handicappati
(come dice crudamente Luca)?! Per le scolaresche?! Per chiunque?! Forse
questo il giornalista poteva chiederlo, visto che il Valente si era
appropriato, come suo costume, di uno spazio non suo? Ma forse si poteva
anche chiedere perché si è operato uno sfregio di quelle dimensioni senza
cavare un ragno dal buco, senza una traccia di presenze archeologiche (e meno
male, altrimenti le ruspe utilizzate per lo scavo archeologico avrebbero
distrutto tutto!), almeno fino a prova contraria, che spero non ci sia
altrimenti significherebbe che le stanno ricoprendo col cemento! Forse si
poteva anche chiedere perché distruggere un'opera realizzata con fondi
pubblici con altri fondi pubblici e ripristinarla (!!!!!!!!!!) con ancora
altri soldi pubblici!!! (A tal proposito e a titolo di informazione ricordo
che la UIL BAC e il PCL produrranno a breve un esposto-denuncia alla procura
della Corte dei Conti).
Tante altre potrebbero essere le domande che però a questo punto, con
l'autogol, risultano totalmente inutili. Il direttore dei lavori copre con
una violentissima colata di cemento lo scempio da lui messo in atto ed il direttore
regionale per i Beni Culturali assiste e dirige la barra sullo scempio
culturale. Questa l'atroce sintesi. Non rimane che il mio grido e quello di
Luca all'unisono: VERGOGNA!!! E vergogna a tutti coloro che non stanno
intervenendo e non vorranno farlo per il prossimo futuro, procure comprese.
Comunque, con le convinzioni che scaturiscono dalla semplicità di tali
pensieri lanciati ai cittadini, non demordo e preannuncio una controconferenza stampa (che sarà resa nota con apposito
comunicato) insieme a Luca per il giorno 18 p.v. sugli stessi luoghi in
occasione dell'apertura della Pinacoteca sul baratro!
Di Emilio Izzo
Campobasso, li 13 Dicembre 2012
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