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Editoria

 

 

“Un libro non lo puoi mangiare, ecco perché ti può salvare”
 Scommessa sul Molise in crisi

 


Domenico Cosentino, scrittore campano che sei anni fa si è innamorato di Campobasso (“è come una bella donna matura della quale t’innamori quando impari a conoscerla…”), ha deciso di investire in una piccola casa editrice con sede proprio nel capoluogo molisano. ‘Round midnight’ ha per ora tre titoli, ma è destinata a crescere senza perdere lo spirito di progetto indipendente e di nicchia. “Mio nonno leggeva D’Annunzio sotto i bombardamenti, e mi ha insegnato che un libro, nella sua apparente futilità, è la cosa più preziosa che ci sia”. Storia di un marchio che punta alla valorizzazione della diversità. E paga in anticipo i diritti agli autori selezionati.

 

 

Sei anni fa è arrivato a Campobasso per presentare un libro. Ed è rimasto affascinato dalla città del Castello Monforte, e soprattutto dai suoi abitanti. Che paragona, con la sua verve di scrittore per passione, a una bella donna matura, con incisi sul volto e sul corpo i segni del tempo e delle invitabili sconfitte. «Inizialmente è diffidente, poco incline a lasciarsi andare. Ma poi, quando ci entri in contatto a un livello più profondo, più intimo, si schiude, e ti fa innamorare».

Così Domenico Cosentino, trentenne che abita a Pomigliano d’Arco, «proprio davanti alla Fiat», la sua casa editrice ha deciso di impiantarla a Campobasso. Nella regione dove, malgrado l’elevato numero di quotidiani in circolazione, si legge per nulla o affatto. Dove le vendite dei libri registrano percentuali da prefissi telefonici. E in un momento di recessione, per giunta. Mentre i negozi chiudono, le saracinesche delle attività commerciali s’abbassano («e si vede assai più da voi che a Napoli, non c’è dubbio»). Niente a che vedere con la follia, checché se ne possa pensare. Domenico Cosentino e i suoi collaboratori non sono “fuori di testa”, e anzi hanno una ragione ben precisa per credere nel progetto editoriale ‘Round midnight’, che si chiama così in omaggio a un brano composto da Thelonious Monk e suonato da Miles Davis. «Un libro è la cosa apparentemente più futile che ci sia, specie nei periodi di crisi, perché non te lo puoi mangiare. Ed è per esattamente questo il motivo per cui può diventare un’ancora di salvezza mentale» racconta lui, che nella vita fa il consulente per la ricerca alimentare ma che scrive da quando era piccolo per pura passione, conseguenza quasi inevitabile di overdose di libri divorati nella casa dei nonni. «Sono stati loro a trasmettermi il valore dei libri – ricorda il giovane scrittore campano – e in modo particolare mio nonno, che faceva la resistenza e leggeva D’Annunzio sotto i bombardamenti».

Un messaggio tramandato nel “sangue”, che l’ha portato a volersi fare promotore di un piccolo marchio editoriale indipendente con tre titoli stampati nella tipografia di Palladino Editore alla quale si appoggia ‘Round midnight’. Autori particolari, «che nessuno ha il coraggio di pubblicare». Testi dissacranti, ironici ed erotici, fumettisti, romanzieri di vita normale. Lo spirito è chiaro: «Non ci interessano saggi, racconti fantasy, sesso tra vampiri, mostri o elfi. A noi interessano storie succose, esistenze normali, noir, poesia ruvida, disegni e foto che lascino una ferita sulla nostra anima».

Un po’ quello che lui stesso ha cercato di fare con il suo “Le città invivibili”, testo noto ai molisani e presentato proprio nel capoluogo di regione perché contiene racconti dedicati ad alcune città tra cui proprio Campobasso. Celebrata nella sua dimensione più intima, accogliente, innocente, operosa e anche paurosamente inospitale.
«Voi molisani siete così, e questa è la cosa che mi ha colpito principalmente: chiusi. Posso dirlo senza offendere nessuno? Ma anche pronti, quando si trova la chiave giusta, all’accoglienza. Io per esempio mi sono sentito accolto, ho incontrato persone sensibili che mi stanno dando una mano, e ogni volta che torno in Molise vivo l’esperienza come un piacere e una bella opportunità».

I politici, specie in questi tempi di campagna elettorale, farebbero a pugni pur di averlo come testimonial d’eccezione. Ma Domenico Cosentino ragiona su tutt’altra linea e difende a spada tratta l’indipendenza del progetto, nato a Campobasso il 31 ottobre 2012 (un anniversario peraltro importante per il Molise, che proprio quel giorno ha messo una croce sui dieci anni dal terremoto di San Giuliano di Puglia) come marchio indipendente, che per la distribuzione si avvale di piccole librerie di provincia accuratamente selezionate e delle vendite online attraverso il sito web.

Una rivoluzione culturale di nicchia, che non abbraccia nemmeno in piccola parte «la politica mangiasoldi dei distributori che non distribuiscono i libri delle piccole case editrici nelle librerie nazionali».

La formula è giovane, vivace e ben curata. Formato tascabile, carta porosa, inchiostro che quasi lo puoi sniffare. Una scelta coerente con chi è innamorato della carta, e determinato a preservarla dal rischio di farne un oggetto immateriale. La carta è fisica, tattile, emana odori e stimoli nervosi. E, certo, costa anche di più. Comprensibilmente perciò l’investimento non può essere ingente, ma rispetta la dignità dell’autore e si sgancia dalla logica del co-finanziamento. «Noi non chiediamo contributi all’autore – spiega Cosentino – e anche per questo i titoli che pubblichiamo sono pochi. Diamo la percentuale più alta possibile a chi ha scritto il libro che scegliamo di pubblicare, e paghiamo anche un anticipo sui diritti, come si fa in America». Ci pensa un attimo, sorride. Rivela: «Quando leggevo di questa cosa degli anticipi sui diritti nei romanzi di Bukowski non potevo crederci. Mi sembrava troppo bello per essere vero…».

La giovane casa editrice sarà ufficialmente presentata a Campobasso in estate, possibilmente attraverso un evento che abbini la lettura, la presenza degli autori, alla musica (Cosentino è appassionato di jazz) e alla tipicità del territorio. Una specie di grande sagra della cultura. Per il momento ci sono loro, i libri. “Statti attento da me” di Amleto de Silva, già uscito; “Lo strano caso dei tre nubiani” di Francesco Signor e “Brutto vizio morire” di Marzonicolò Gianelli, entrambi in uscita a marzo.

www.roundmidnightedizioni.com
facebook: Roundmidnight Edizioni


da primonumero.it

 

Campobasso, li 15 Febbraio 2013

 

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