Imprenditoria
Vicenda Gam
Il solito Molise di merda
Bene hanno fatto i Cinque Stelle a porre l’accento sulle
mille incongruenze della vicenda Gam e sulla sua
gestione da parte del governo regionale. Le ultime notizie infatti suggeriscono
scenari inquietanti che neanche i Cinque Stelle portano alle conseguenze più
drastiche. Il punto centrale della questione, una colossale storia di
dissipazione e di depredazione di soldi pubblici che l’attuale governo
regionale ha sostanzialmente ereditato, gira intorno alla questione marchio, il
marchio Arena. Il marchio Arena, quello che è l’unico asset
ancora appetibile della vecchia gestione privata del gruppo (quella che un
tempo faceva riferimento a Dante Di Dario) è infatti stato acquistato da Volpe Pasini, imprenditore con la passione della politica e per
Silvio Berlusconi, per qualche centinaia di migliaia di euro dalla procedura di
concordato preventivo presso il tribunale di Campobasso. Ed è qui che i conti,
e i polli, non tornano. Il presidente Frattura, in consiglio regionale, affermò
tempo addietro che comprare il marchio Arena per la Gam
e per la Regione Molise era impossibile “perché costava milioni di euro”. E
adesso dopo qualche tempo lo stesso marchio viene (s)venduto ad un privato di
belle promesse per nemmeno un milione di euro? Con una società con un capitale
sociale di 12.500 euro? La Regione aveva crediti verso Arena per circa 30
milioni di euro. Con uno scellerato voto mai passato in consiglio regionale gli
organi sociali di Solagrital e Gam
decisero di accettare una decurtazione dei loro crediti (soldi del contribuente
molisano) per 18 milioni di euro, rendendo così possibile l’ammissione al
concordato preventivo dell’Arena, che senza quel costosissimo voto non sarebbe
mai passato. Comunque la Regione aveva ancora crediti per 12 milioni di euro.
Perché il marchio Arena è andato a Volpe Pasini,
nonostante i 12 milioni di euro di crediti(polli non pagati, per una buona
quota) di crediti che ancora residuavano in favore della Regione.E
ci si chiede: i responsabili della procedura presso il tribunale come hanno
individuato Volpe Pasini, come hanno ritenuta congrua
la sua offerta e perchè la Regione non ha avanzato
una sua proposta, visto che il prezzo del marchio era crollato dai milioni di
euro citati da Frattura a pochi euro? La beffa è duplice: questa minima somma
di Volpe Pasini dovrà servire a pagare pro
quota i 12 milioni di euro rimanenti della Regione, e quindi con questa
operazione dirà addio anche a questo credito, per la stragrande totalità. Non
solo. Da parte sua Volpe Pasini è stato bravo,
scaltro e intelligente perché senza quel marchio la Gam
è poca cosa. Ha acquisito una rendita e un potere di interdizione sui futuri
destini della Gam a costo quasi zero, e questo dopo
le centinaia di milioni di euro che il popolo molisano ha speso per portare avanti
il polo avicolo di Bojano. Volpe Pasini è stato bravo
e ha fatto il suo mestiere. Ma per il popolo molisano (e per le migliaia di
lavoratori buttate sul lastrico dalla vicenda Gam) si
tratta dell’ennesima presa per il pollo, che è passata nel silenzio di tutti,
politici, informazione, magistratura annessi e connessi. Il solito Molise di
merda, verrebbe da dire.
di Pietro Colagiovanni (da
informamolise.com)
Campobasso, li 19
Gennaio 2015