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L’Intervento

                   

 

FUTURO = LOTTA + PROPOSTE

 Editoriale del numero di Gennaio de “il bene comune”.

 

L'Italia si trova al centro di una "lunga transizione" preparata dalla caduta del Muro di Berlino (16 novembre 1989), ma inaugurata tre anni più tardi, con l'inchiesta "Mani pulite" che sconquassò, dalle fondamenta la prima Repubblica, quella nata dalla Resistenza al nazifascismo e dalla Costituzione del 1948. Le inchieste della Procura di Milano scoperchiarono un sistema di tangenti (Tangentopoli per l'appunto) con le quali i partiti di allora finanziavano le loro faraoniche necessità. Che ci fosse all'epoca in Italia una "questione morale" da risolvere – per la verità – in una storica intervista ad Eugenio Scalfari allora direttore de la Repubblica, lo aveva articolatamente detto un decennio prima (28 luglio 1981) il segretario del Pci Enrico Berlinguer, rivendicando la "diversità" del suo partito. Eppure, dalla prima alla seconda Repubblica che ha imperversato per un ventennio strisciando fra camere da letto, festini allegri e rapacità fuori controllo, c'abbiamo perso tutti, e parecchio. Il "miracolo italiano" annunciato a reti unificate e contratto farlocco firmato nel salotto di Vespa dall'uomo di Arcore, è diventata una via crucis avvilente dell'onestà e dei diritti di cittadinanza. Nella notte della Repubblica, nel cuore della quale ancora ci troviamo, siamo stati governati da un blocco di potere tronfio e spregiudicato che ha esercitato un'egemonia culturale ridanciana, grossolana e totalitaria, che ha mutato nel profondo l'antropologia del nostro paese. Con le dimissioni di Berlusconi (13 novembre 2011) e con Monti che ha governato un anno per nome e per conto delle banche tedesche e francesi, come ha doviziosamente spiegato Tremonti, ormai, di Repubbliche, siamo all'annuncio della terza, nel vortice di una prospettiva planetaria fosca e perniciosa. Se per tutto il Novecento il proletariato ha condotto la sua lotta strappando alla classe antagonista migliori condizioni di vita e diritti esercitabili, il terzo millennio ha decretato "La lotta di classe dopo la lotta di classe", come ha spiegato in maniera esemplare Luciano Gallino, in un suo saggio/intervista scritto con Paolo Borgna lo scorso marzo per Laterza. Il capitalismo finanziario, quello rapace, speculativo e senza regole che ci sta affamando, ha dichiarato guerra al mondo e al 95% dei suoi abitanti. Il suo progetto (sempre meno nascosto), è quello di mettere da parte la politica e con essa la democrazia, instaurando una dittatura impersonale, globalizzata e tecnocratica. E' già successo in Grecia, ed è quello che abbiamo scontato in Italia con Monti e le sue politiche di rigore a senso unico. Crescerà il conflitto sociale, mano a mano che avanzerà l'attacco padronale ai servizi e ai diritti di cittadinanza. Ma la lotta da sola non basterà per risolvere a nostro favore le difficoltà formidabili che dobbiamo affrontare; non è bastata quella degli operai saliti sui tetti o sulle gru, masticata e digerita da quattro aperture di prima pagina e dalla cassa integrazione a scadenza, a rotazione e casomai in deroga. La sfida dei prossimi anni, a partire dai prossimi giorni, luogo per luogo, territorio per territorio, è quella di rivoluzionare il modello dello sviluppo, mettendo al centro di un'umanità rinnovata la tutela dell'ambiente, l'inclusività sociale, i diritti di cittadinanza, il multiculturalismo, la parità di genere e innanzitutto la pace. Il liberismo è finito; il mercato non solo non si governa da sé, ma sta distruggendo il genere umano con la fame, la povertà, l'infelicità e la guerra. Un altro mondo è indispensabile, ma non s'invererà per intrinseca necessità; dovrà essere progettato, proposto, concertato, scelto e realizzato dalla parte maggioritaria di ogni comunità, dalla più piccola alla più grande. Così, semplicemente, funziona la democrazia. E auguri, di cuore, a tutti gli uomini (però prima alle donne e innanzitutto ai bambini) di buona volontà.

 

di Antonio Ruggieri (da ilbenecomune.it)                                                          

  Campobasso, li 08 Gennaio 2013

 

 

 

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