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L’Intervento

                   

 

27 E 28 gennaio 2013:
le giornate della vergogna!

 

Ad Isernia, "La giornata della memoria", diventa "La giornata della vergogna"!

 

A dire il vero le giornate bollate come tali sono due. Infatti, con un impegno che fa tenerezza, da alcuni anni, l'appuntamento con il momento più drammatico della storia, "La giornata della memoria" appunto, viene organizzato da un gruppo di ragazzi senza distinzioni di sesso, età e "razze", che fanno capo all'associazione "Tikanè assiem".

Questo nucleo operante negli ultimi anni, si è distinto per aver data vita ad una serie di iniziative sul territorio isernino, fra le quali la sfilata dei cavalli nella giornata dedicata a Sant'Antonio, concorsi fotografici, mostre, convegni, dibattiti, pubblicazioni, il tutto da soli e senza contributi che possano definirsi tali. All'interno dell'associazione, operano con volontà ferrea, numerosi amici della comunità "Rom", volutamente chiamata così, non tanto per una distinzione di fatto, quanto per rimarcare una differenza sociale che a molti continua a fare gioco.

Quanto accaduto agli antenati di questi amici durante l'ultimo conflitto mondiale, a seguito delle leggi razziali e alle persecuzioni a loro riservate, non varrebbe nemmeno la pena ricordarlo tanto è vivo il tragico ricordo di quelle "stragi degli innocenti". Il condizionale oltre ad essere d'obbligo è tristemente dovuto. Nel programma delle iniziative dell'associazione, dalla scrivente O.S. condiviso e supportato, c'erano tra le altre, una deposizione di fiori al monumento di Palatucci presso la villa comunale per il giorno 27, un convegno dal titolo "Mai più" ed una mostra documentaria presso l'Aula Magna della sede di Isernia dell'Università degli Studi per il giorno successivo.

Il momento, che poi non sarà solo così breve, più squallido, è stato quello di notare LA TOTALE ASSENZA DELLE ISTITUZIONI in entrambi le giornate! E se il giorno prima, l'appuntamento con la storia era stato disertato senza che molti lo notassero, il giorno successivo, in bella mostra, scorrevano le prime due file di sedie riservate alle autorità presso l'università, totalmente vuote! Una vergogna di inaudita crudità.

E questo perché dovremmo essere noi adulti ad insegnare alle nuove generazioni il rispetto per gli uomini e per la storia?! E se, per una volta tanto, potremmo "giustificare" i rappresentanti politici per la concomitanza della tornata elettorale, anche perché ormai squalificati ad ogni piè sospinto ed in tutte le occasioni, violenta, socialmente parlando, diventa l'assenza delle autorità civili, militari e religiose.

Ma perché continuiamo a mandare i nostri figli a scuola, se poi quanto ad essi insegnato non viene perseguito e fatto proprio dai nostri rappresentanti? Quale insegnamento ne può derivare da una insensibilità di questo tipo? La presenza degli amici "Rom", ancora una volta ha "costretto" questi signori a starsene lontani dalla triste commemorazione?

O cos'altro? Qualcuno me lo spieghi perché, l'aula piena di giovani attentissimi, silenziosi come non mai e partecipi tanto da notare e stigmatizzare quelle sedie vuote, deve essere disertata dalle istituzioni nel momento più significativo sotto l'aspetto dell'impegno civile, morale e, aggiungerei, doverosamente sentito. Si attendono le risposte per quella che rimarrà nel sentire collettivo come "LA GIORNATA DELLA VERGOGNA"!

 

di Emilio Izzo                                                 

Isernia, li 31 Gennaio 2013

 

 

 

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