La
nostra campagna elettorale
E' un
calvario. Parlare ancora della regolamentazione per legge del sistema regionale
della comunicazione, per noi che ce ne occupiamo da oltre un decennio, è
diventato un calvario.
Insieme
all'Assostampa e all'Ordine molisano dei
giornalisti, per tutta la legislatura passata, abbiamo condotto una
contrattazione caparbia, infinita e sfiancante, con i presidenti della IV
Commissione che si sono avvicendati, senza approdare a niente.
Prima Salvatore Muccilli e poi Vincenzo Niro, a più
riprese e in tempo utile perché si desse corso effettivo ai loro propositi
dichiarati, ci hanno detto che la legge regionale di sostegno al pluralismo
dell'informazione, dopo l'analisi in Commissione, sarebbe passata in
Consiglio per essere discussa e poi approvata.
Non è stato così; con una tattica proterva, sapiente e cialtrona nello stesso
tempo, Iorio e la sua maggioranza hanno impedito che il provvedimento,
quantunque licenziato dalla Commissione di competenza, arrivasse in
Consiglio. Il messaggio era chiaro, senza possibilità di equivoci: al
centrodestra molisano va benissimo che i rapporti fra la politica e gli
organi d'informazione non siano regolamentati.
La politica vuole tenersi le mani libere ed elargire prebende solo ai
giornali (e alle televisioni of course)
che si lasciano addomesticare, perpetrando l'umiliazione della democrazia
fondata sul libero confronto delle opinioni e l'avvilimento deontologico dei
giornalisti costretti a cani da riporto del potere, invece di essere quelli
da guardia dei cittadini.
Questa prospettiva mediocre e totalitaria nello stesso tempo, porta con sé
una conseguenza che fa strame della professionalità e della deontologia dei
giornalisti molisani: la loro condizione di precariato endemico che li espone
a ricatti quotidiani e che ne limita drammaticamente i diritti sindacali. La
nostra campagna elettorale s'impalcherà sul confronto quanto mai serrato con
chi si candida a governare la nostra regione, sul tema della regolamentazione
del sistema di comunicazione.
I giornalisti molisani hanno attivamente contribuito all'elaborazione di una
proposta di legge, basata su pochi, fondamentali principi: -che la Regione
vari un provvedimento per l'intero settore della comunicazione: per la carta
stampata, par la radiotelevisione e per la comunicazione on line; -che tutte le risorse regionali, compresa la
cosiddetta "pubblicità istituzionale", siano amministrate con
equità e soprattutto con trasparenza; -che i contributi pubblici alle imprese
editoriali siano utilizzate per regolarizzare contrattualmente le prestazioni
d'opera nelle redazioni.
Ecco, questi saranno i punti irrinunciabili della nostra campagna elettorale
e dalla metà di marzo (quando si sarà insediato il nuovo consiglio regionale)
costituiranno i cardini di una lotta che porteremo avanti senza fare sconti a
nessuno, smaliziati (e incattiviti) dal tempo che la politica, protervamente,
ci ha fatto perdere.
di Antonio Ruggieri
(da ilbenecomune.it)
Campobasso, li 6 Febbraio 2013
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