Editoria
lafonte
è in
edicola il numero di Gennaio 2013 www.lafonte2004.it
In questo numero:
- persone
incisive
di Rosalba Manes
- noi
stiamo qui
di Antonio Di Lalla
-
sporcarsi le mani
di Michele Tartaglia
- brividi
di Dario Carlone
- scatto
d’autore – la sinistra molisana senza prospettive
di Guerino
Trivisonno
-
fraintendimenti?
di Cristina muccilli
-
consorterie indegne
di Famiano
Crucianelli
sopravvivranno
le tribù
di Giulia D’Ambrosio
- la posta
de “la fonte”
di Redazione
-
reinventare la regione
di Michele Petraroia
-
resistenza costruttiva
di Leo Leone
- il nobel
all’europa
di Giovanni Di Stasi
- i moti
dei popoli
di Erri De Luca
- speriamo
che piova caffè nel campo
di tela di Carla Llobeta
- da
nemico a ospite
di Antonella Fantetti
- il
fascino di una storia
di Carolina Mastrangelo
- la
prospettiva dell’europa oltre la crisi
di Dario Di Stasi
-
importante è apparire
di Loredana Alberti
- lo
stucco barocco
di Gaetano Jacobucci
- ancora
tagli
di Gabriella de Lisio
- optare
per l’inedito
di Gabriella de Lisio
-
considerazioni su morale e etica
di Franco Novelli
- un anno
di lotta
di Antonello Miccoli
- il
potere finanziario
di Antonio De Lellis
- spazio
aperto
di Redazione
- oltre la
tradizione
di Francesco De Lellis
- gennaio
di Lina D’Incecco
- una sola
chiesa
di Giovanni Anziani
-
ecumenismo
di Timoteo Limonci
- kupa-munduk
di Angela Damiano
- la
parietaria
di Gildo
Giannotti
- sulla
cultura delle armi
di Alessia Mendozzi
- i caccia
che l’italia si ostina a voler comprare
di Fabio Corazzina – Pax Christi
- pace e
guerra
di Silvio Malic
- il
diritto di sapere
di Domenico D’Adamo
noi stiamo qui a pag. 3 (di
Antonio Di Lalla)
Il 2013 lo apriamo con una buona notizia: il
nostro periodico, sempre più inserito nel dibattito molisano, turba i sogni di
qualche faccendiere, profittatore, politicante o come diavolo si voglia
appellarlo. Questa è una garanzia che siamo sulla buona strada e allora diamo
per certo che continueremo ad essere sempre più importuni e incisivi.
Alcuni figuri
loschi e vigliacchi si sono presi la briga di inondare Bonefro,
e non solo, di lettere anonime infamanti e denigratorie nei miei confronti,
senza naturalmente spiegare il motivo di un simile attacco bilioso. Il testo
della lettera mostra che l’estensore, verosimilmente donna, è andato
inutilmente a scuola per anni, vista l’incapacità di esprimersi correttamente e
di raccordare le varie frasi scopiazzate dai giornali. I complici poi se la
cavano così male col computer che nella loro incapacità hanno dovuto desistere
e completare gli indirizzi a stampatello, volutamente contraffatto, ma non tale
da essere irriconoscibile. Utili indizi sono stati da noi forniti alle forze
dell’ordine perché individuino queste squallide “zoccole” di fogna,
amanti di putridume, che hanno paura della luce del sole. Nostra grande
soddisfazione sarà mettere in copertina le loro impresentabili facce, per una
specie di legge del contrappasso, una volta individuate, più che la giusta
punizione perché, da nonviolento, ho preferito anzitutto autodenunciarmi in
modo che si indaghi sul mio passato recente e remoto, a scanso di ogni dubbio…………….(continua)
Come sempre
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TERRA E COLLE
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Campobasso,
li 28 Dicembre 2012