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Editoria

lafonte

è in edicola il numero di Febbraio 2015

In questo numero:

- sole di giustizia

di Rosalba Manes

- omaggio a Tony Vaccaro

di Redazione

- libera e responsabile (lettera aperta  a manuela petescia di telemolise)

di Antonio Di Lalla

- il perdono solidale

di Michele Tartaglia

- deprecabile passione

di Dario Carlone

- scatto d'autore: (il fotografo fotografato)

di Guerino Trivisonno

- l'europa smarrita

di Giovanni Di Stasi

- la crisi dell'europa

di Famiano Crucianelli

- difettiamo di promozione

di Giulia Di Paola

- bollo auto

di Caterpillar

- un sorriso triste

di Alessandra Ruberto

- cittadinanza attiva

di Leo Leone

- i tempi della politica

di Tina De Michele

- Tony Vaccaro: almeno il sole è gratis

di Redazione

- anzitutto la terra

di Maria Antonietta Crapsi

- Tony Vaccaro: mors tua vita mea

di redazione

- i pugni di bergoglio

di Antonio Celio

- dubbi e rabbia

di Christiane Barckhausen-Canale

- vertigini soggettive

di Loredana Alberti

- giovanni dupré

di Gaetano Jacobucci

- riforma fallita

di Gabriella de Lisio

- tela: houses on the promenade

di www.su-mi.org

- posta:

dei lettori

- il popolo vive

di Antonio De Lellis

- l'intellettuale e il codardo

di Franco Novelli

- il rumore della felicità

di Mara Mancini

- febbraio

di Lina D'Incecco

- l'alba di un nuovo giorno (concorso di poesie "i segreti dell'animo")

di Anna Anzellotti

- tela: poi, con la sua voce...

di Silverio De Santis

- l'ispirazione

di Carolina Mastrangelo

- comunità il casone: la violenza - non più violenza

di Redazione

- lavoratori poveri

di Loreto Tizzani

- Bonefro: poeti in erba: Domenica, Micaela e Sara

di Redazione

- la nuova era del lupo e dell'agnello

di Anonimo Molisano

- costituente per lo sviluppo

di Silvio Malic

Tony Vaccaro: la fonte come luogo d’incontro

di redazione

- l'origine della luce

di Filomena Giannotti

- forse un giorno

di Domenico D’Adamo

Un Michele Iorio, ex governatore del Molise, quanto quello attuale non avrebbe sfigurato nella saga dei capi e capetti che sono andati a Parigi l’11 gennaio per fare la foto ricordo - ma a debita distanza per non farsi contaminare dalle idee - in mezzo ad una folla immensa che rivendicava la sacrosanta libertà di stampa mentre esprimeva indignazione per l’efferato massacro accaduto nella redazione di Charlie Ebdo. I nostri avrebbero fatto bella mostra perché, anche se non sono arrivati a reprimere l’informazione, come parte degli impettiti rappresentanti di governo presenti, certamente, come tutti i politici, fanno carte false per foraggiare una stampa asservita. Non a caso gli Stati Uniti, dove la libertà di stampa è sovrana, erano assenti.

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Campobasso, li 29 Gennaio 2015

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