Le
liste del Partito Democratico per le politiche sono ufficiali.
Sono state ratificate dalla
direzione nazionale. Nel Molise la composizione è quella deliberata
dall'assemblea regionale. Al senato capolista Roberto Ruta seguito da
Maria Antonietta Conti. Alla Camera capolista Danilo Leva seguito
nell'ordine da Laura Venittelli e Luca Iosue. Ufficializzata anche la candidatura del
sindaco di Riccia, Micaela Fanelli nella quota riservata a Matteo Renzi. La Fanelli sarà la quarta della lista bloccata
al Senato in Calabria. Verrà eletta se il PD, come sembra possibile,
eleggerà almeno quattro senatori in quel collegio. La partita delle
candidature è invece ancora aperta negli altri partiti. Nel
raggruppamento "Rivoluzione Civile" di Antonio Ingroia si sa soltanto che l'ex sostituto procuratore
di Palermo sarà capolista alla Camera seguito, con il numero due, da
Antonio Di Pietro. Non si sa nulla né del terzo nome da inserire nella
lista alla Camera né dei candidati al Senato, anche se il nome più
ricorrente è quello di Salvatore Ciocca dei Comunisti Italiani. Nessuna
notizia dai Socialisti, mentre SEL candiderà capolista alla Camera Nichi Vendola, con la
speranza che faccia da traino al numero due della lista che, stando allo
statuto del partito, dovrebbe essere una donna.
Al Senato il nome di Gigino D'Angelo resta il più gettonato dopo che
sarebbero state scartate altre ipotesi, tra cui quella di una candidatura
di Franco Valente o di Gabriella Petrollini.
Sul fronte opposto l'ormai certa ricandidatura di Michele Iorio alla
presidenza della Regione apre nuovi spazi al Senato per il Pdl o per la lista "Progetto Sud", a cui
sta lavorando Berlusconi. E' da capire se saranno due entità separate o
se il Pdl sarà parte del nuovo progetto, come
sembra più probabile. In questo caso naturalmente ci sarebbero buone
possibilità di eleggere un senatore. Ulisse Di Giacomo, senatore uscente
del Pdl, continua a presidiare la postazione,
convinto di potercela fare a riottenere la candidatura. Ma le insidie
continuano ad aumentare. Intende riprovarci Gino Di Bartolomeo. Il
sindaco di Campobasso ha fatto sottoscrivere un documento a 26
amministratori (assessori e consiglieri comunali tra cui tre dei cinque
contestatori dei mesi scorsi, vale a dire Ambrosio, Gesualdo
e Columbro) della città ai vertici del Pdl.
Nella nota, partendo dalla vittoria di "Big Gino" alle comunali
del 2009, si sostiene che "l’Amministrazione Di Bartolomeo, pur tra
mille ostacoli e problemi (mancati trasferimenti statali, limitazioni
dovute al Patto di Stabilità, IMU) ha concorso in modo decisivo alla
vittoria del centrodestra prima alla Provincia di Campobasso (Maggio
2011) e poi alla Regione Molise (Ottobre 2011)". Secondo i 26
firmatari "è arrivato il momento che vi sia un riconoscimento per il
Comune Capoluogo, e tale riconoscimento va assegnato a chi lo rappresenta,
ossia al Sindaco Sen. Luigi Di Bartolomeo". Per questo chiedono che
Di Bartolomeo sia candidato al Parlamento "per rappresentare nel più
importante consesso dello Stato Italiano, in primis le legittime
aspettative dei campobassani, da troppo tempo non adeguatamente
rappresentati". Ma alla candidatura al Senato per il
"listone" di centrodestra punta anche un altro big del Pdl, l'assessore regionale Filoteo
Di Sandro. Il quale avrebbe lasciato intendere che potrebbe non
candidarsi alla Regione, facendo venire meno un apporto in termini di
voti alla lista del Pdl in provincia di Isernia
che ha perso anche un altro portatore di preferenze come Franco Giorgio Marinelli. Loro due presero la metà dei voti
dell'intera lista pidiellina. E questo potrebbe
mettere a rischio il quorum e anche un eventuale resto competitivo in
provincia di Isernia. Ma al Senato potrebbe fare un pensierino anche
Mario Pietracupa. Il vicesegretario nazionale
dell'Adc ha coltivato in questi giorni la
speranza di sostituire Iorio al vertice della coalizione di centrodestra
alla Regione. Svanito questo sogno il partito di Pionati
potrebbe rivendicare la candidatura al Senato anche perché diventa
difficile immaginare, nel caso in cui l'Adc
stia in "Progetto Sud", che il Pdl
faccia l'en plein con le candidature. Se otterrà, come sembra probabile,
il via libera per Iorio alla Regione, dovrà cedere qualcosa ai centristi.
E questo qualcosa potrebbe essere la candidatura al Senato per il suo
uomo più rappresentativo in Molise, cioè Pietracupa.
Alla Camera ormai è in
atto invece un duello rusticano tra il deputato uscente Sabrina De Camillis e l'assessore regionale Gianfranco Vitagliano. E' difficile prevedere chi la spunterà,
anche se la De Camillis sostiene di ver avuto ampie assicurazioni circa una sua riconferma.
L'Udc ha già scelto i capolista: Franco Giorgio Marinelli
correrà al Senato con il raggruppamento di Monti nel "listone"
in cui confluiranno la lista del premier, l'Udc e FLI. Alla Camera gli uddicini hanno dichiarato il loro sostegno a Michele Scasserra, che per la verità non è espressione
dell'Udc bensì del movimento di Montezemolo che è la colonna portante
della lista "Scelta civica" di Monti. Ma in Molise Scasserra non avrebbe alcuna possibilità correndo
sotto quel simbolo e quindi se lo caricherà il partito più forte in
regione, vale a dire l'Udc. Per quanto riguarda FLI, il partito di Fini
in Molise è in difficoltà. Al Senato non ha problemi, visto che si
mimetizzerà sotto il simbolo del listone centrista. Alla Regione è stato
trascinato - finora non ci sono prese di distanza dai vertici regionali e
nazionali - nel raggruppamento di Romano insieme a De Magistris
e a esponenti della sinistra radicale. Alla Camera ha difficoltà ad
esprimere candidati forti. Nelle ultime ore si è parlato di un incarico
conferito a Raffaele Mauro come referente dei finiani
in Molise per la composizione delle liste (si è parlato anche di liste
alla Regione, sconfessando indirettamente l'operato di Cefaratti e D'Ambrosio che stanno con Romano). Ma
Mauro, interpellato questa mattina da Altromolise.it,
ha dichiarato di non sapere nulla di un suo coinvolgimento nella
composizione delle liste di FLI. Che in questo momento non ha ancora
indicato alcun nome e non si esclude che alla fine il capolista alla
Camera possa essere l'abruzzese Daniele Toto, attuale commissario di FLI
in Molise. I nomi del Movimento 5 Stelle sono stati ufficializzati da
tempo. Capolista al Senato sarà Arianna Bruzzone
di San Martino in Pensilis. L'altro candidato è
Carmine D'Adamo. Alla Camera i candidati sono Mino Bottiglieri,
Riccardo Dell'Orco e Pasquale Casmirro. Infine
c'è stato il colpo di scena dell'annuncio di Massimo Romano il quale ha
dichiarato nella sua conferenza stampa che il suo movimento presenterà
una lista autonoma al Senato, dove il sistema elettorale è su base
regionale. Il nome del candidato non è stato fatto e nelle ultime ore è
circolato quello del rettore dell'Università del Molise, "ioriano" di ferro, Giovanni Cannata. Per il
quale ROmano, pur precisando di parlare a
titolo personale, ha espresso parole di stima e di massima apertura.
da altromolise.it
Campobasso, lì 09 Gennaio 2013