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Politica 

 

 

Il PD ha deciso: è Frattura il candidato. E lui aderisce al partito

 

Paolo Di Laura Frattura sarà il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione alle elezioni del 24 e 25 febbraio. L'ultimo via libera che mancava, da parte delle forze politiche che sostengono la sua conferma, è arrivato in serata dall'assemblea regionale del PD.

 



Sì a Frattura, dunque, a capo di una coalizione che comprende tutti i partiti nazionali del centrosinistra tranne Rifondazione Comunista. Ne faranno parte, oltre al PD, anche l'Italia dei Valori, i Socialisti, SEL e Comunisti Italiani. Ma le liste saranno più numerose. Potrebbero essercene altre due, una simile a quella di "Alternativ@" del 2011, ispirata dal PD, un'altra del presidente. Alla presenza di circa 300 persone è arrivata dunque l'investitura all'unanimità da parte dell'assemblea dei Democratici che ha accolto la proposta del segretario regionale Danilo Leva. Frattura, che è stato sulla graticola per settimane, con il PD che ad un certo punto sembrava sul punto di scaricarlo, si è commosso. E nel corso del suo intervento ha chiesto la tessera del partito di Bersani. Una mossa concordata con i vertici del PD. A dirigere le danze nel corso dell'assemblea il presidente del PD molisano, Roberto Ruta e il segretario regionale Leva. Entrambi hanno sostenuto che Frattura è il candidato giusto per vincere e per "cambiare davvero il Molise". Ma i vertici dei Democratici hanno lasciato aperte le porte ad una intesa con i moderati, guardando in particolare all'Udc, anche se il partito di Casini ha escluso la possibilità di far parte di una coalizione guidata da Frattura. Pare però che i contatti non siano stati interrotti e gli stessi Ruta e Leva abbiano aperto nelle ultime ore un canale di comunicazione anche con Adc e Udeur. Si cerca di recuperare i voti che il centrosinistra perderà con la diaspora di Massimo Romano, che correrà da solo. I centristi sono diventati in questo momento l'ago della bilancia, per questo il PD ha convinto i suoi alleati, compresa l'Idv, ad accettare una eventuale intesa con i cosiddetti "moderati". Dunque Frattura guiderà lo schieramento di centrosinistra in una battaglia che, se le forze in campo rimarranno quelle che si annunciano adesso, sarà durissima e difficilissima. Nel corso dell'assemblea non sono mancati riferimenti critici nei confronti di chi, spaccando il centrosinistra, finirà per favorire Michele Iorio. Riferimenti precisi che, senza farne il nome, avevano come obiettivo Massimo Romano. La ricandidatura di Frattura ha ricompattato il PD. Tutte le anime del partito, anche quelle che si contrappongono alla gestione del duo Ruta-Leva, erano presenti all'assemblea ed hanno dichiarato il loro sostegno convinto all'ex presidente di Unioncamere che ora potrà avviare la sua campagna elettorale. La questione più grande sarà sicuramente la composizione del listino maggioritario. I partiti della coalizione hanno già "prenotato" i quattro posti disponibili per i loro segretari regionali o per importanti dirigenti. C'è invece chi suggerisce a Frattura di pescare nella società civile. NOn sarà facile e questa scelta potrebbe essere determinante per la vittoria o la sconfitta del centrosinistra che, come hanno dimostrato le elezioni del 2011, da solo, con i suoi partiti, non è "autosufficiente". Bisogna pescare fuori dal recinto delle sigle e questo si può fare soltanto con un listino di alto profilo. Frattura, che oggi ha aderito ufficialmente ad uno dei partiti della coalizione, avrà ora la forza e l'autonomia per fare una scelta così difficile?


da altromolise.it

 

Campobasso, lì 10 Gennaio 2013

 

 

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