Sì a Frattura, dunque, a capo di
una coalizione che comprende tutti i partiti nazionali del centrosinistra
tranne Rifondazione Comunista. Ne faranno parte, oltre al PD, anche
l'Italia dei Valori, i Socialisti, SEL e Comunisti Italiani. Ma le liste
saranno più numerose. Potrebbero essercene altre due, una simile a quella
di "Alternativ@" del 2011, ispirata
dal PD, un'altra del presidente. Alla presenza di circa 300 persone è
arrivata dunque l'investitura all'unanimità da parte dell'assemblea dei
Democratici che ha accolto la proposta del segretario regionale Danilo
Leva. Frattura, che è stato sulla graticola per settimane, con il PD che
ad un certo punto sembrava sul punto di scaricarlo, si è commosso. E nel
corso del suo intervento ha chiesto la tessera del partito di Bersani.
Una mossa concordata con i vertici del PD. A dirigere le danze nel corso
dell'assemblea il presidente del PD molisano, Roberto Ruta e il
segretario regionale Leva. Entrambi hanno sostenuto che Frattura è il
candidato giusto per vincere e per "cambiare davvero il
Molise". Ma i vertici dei Democratici hanno lasciato aperte le porte
ad una intesa con i moderati, guardando in particolare all'Udc, anche se
il partito di Casini ha escluso la possibilità di far parte di una
coalizione guidata da Frattura. Pare però che i contatti non siano stati
interrotti e gli stessi Ruta e Leva abbiano aperto nelle ultime ore un
canale di comunicazione anche con Adc e Udeur.
Si cerca di recuperare i voti che il centrosinistra perderà con la
diaspora di Massimo Romano, che correrà da solo. I centristi sono
diventati in questo momento l'ago della bilancia, per questo il PD ha
convinto i suoi alleati, compresa l'Idv, ad
accettare una eventuale intesa con i cosiddetti "moderati".
Dunque Frattura guiderà lo schieramento di centrosinistra in una
battaglia che, se le forze in campo rimarranno quelle che si annunciano
adesso, sarà durissima e difficilissima. Nel corso dell'assemblea non
sono mancati riferimenti critici nei confronti di chi, spaccando il
centrosinistra, finirà per favorire Michele Iorio. Riferimenti precisi
che, senza farne il nome, avevano come obiettivo Massimo Romano. La
ricandidatura di Frattura ha ricompattato il PD. Tutte le anime del
partito, anche quelle che si contrappongono alla gestione del duo
Ruta-Leva, erano presenti all'assemblea ed hanno dichiarato il loro
sostegno convinto all'ex presidente di Unioncamere che ora potrà avviare
la sua campagna elettorale. La questione più grande sarà sicuramente la
composizione del listino maggioritario. I partiti della coalizione hanno
già "prenotato" i quattro posti disponibili per i loro
segretari regionali o per importanti dirigenti. C'è invece chi suggerisce
a Frattura di pescare nella società civile. NOn
sarà facile e questa scelta potrebbe essere determinante per la vittoria
o la sconfitta del centrosinistra che, come hanno dimostrato le elezioni
del 2011, da solo, con i suoi partiti, non è "autosufficiente".
Bisogna pescare fuori dal recinto delle sigle e questo si può fare
soltanto con un listino di alto profilo. Frattura, che oggi ha aderito
ufficialmente ad uno dei partiti della coalizione, avrà ora la forza e
l'autonomia per fare una scelta così difficile?
da altromolise.it
Campobasso, lì 10 Gennaio 2013