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Politica 

 

 

L’anomalia del Molise: l’Udc va con Iorio. E Casini sbotta:
“Del Molise non me ne frega”

Si sono riservati di sciogliere il nodo mercoledì i vertici nazionali dell’Udc, che oggi hanno incontrato a Roma Luigi Velardi e Teresio di Pietro, segretario e coordinatore dei centristi, i quali hanno ribadito l’impossibilità di un’alleanza con Paolo Frattura «contro il quale abbiamo presentato ricorso e che solo un anno e mezzo fa era nostro avversario». Il diktat di Cesa e Casini “mai con Iorio” non regge alla realtà dei fatti e al documento presentato sul tavolo nazionale, firmato anche dai consiglieri Izzi e Sabusco. Tanto che il presidente nazionale si sarebbe lasciato scappare davanti ai suoi: “Fate come vi pare, del Molise non me ne frega”. Più che probabile la corsa dell’Udc al fianco di Michele Iorio con il simbolo.

 

Siamo pochi e poco contiamo: devono vederla così nell’Udc, dove l’interesse di Pierferdinando Casini per i fatti di casa nostra è sempre stato scarso. Giurano di avergli sentito pronunciare queste parole solo poche settimane fa, durante il consiglio nazionale: “Del Molise non me ne frega un c…; i dirigenti locali fanno sempre come cavolo gli pare”.
E a ben guardare, stando alle ultime novità emerse dal vertice capitolino di questa mattina, lunedì 14 gennaio, l’indiscrezione potrebbe essere confermata: l’Udc Molise andrà, infatti, con Michele Iorio, chiudendo definitivamente alla possibilità - remota, molto remota, di sostenere Paolo Di Laura Frattura.
Gino Velardi e Teresio Di Pietro hanno portato a Roma un documento, sottoscritto da tutto il partito, in cui spiegano ai vertici nazionali le ragioni del no all’avversario che per un soffio, l’anno scorso, non ha detronizzato il presidente Iorio.

A pesare sulla bilancia del gatto e la volpe, come ormai qualcuno chiama l’assessore regionale e il segretario molisano dello scudocrociato, c’è la sospensiva alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato che sarà discussa martedì 22 gennaio. A presentare il ricorso è stato lo stesso Di Pietro.
Prima, e di parecchi giorni (mercoledì), arriverà invece la risposta di Cesa e Casini all’amorevole missiva.
Restano dubbi solo sull’utilizzo del simbolo: ma Di Pietro e Velardi hanno pensato anche a questo nel caso in cui l’Udc vorrà correre il rischio di non presentare la lista (del resto, non dimentichiamo che entro venerdì 25 gli elenchi dovranno essere depositati).

Dicono dal centrodestra che sono già pronti un paio di quei contenitori che Iorio tira fuori nei momenti di difficoltà e in cui potrebbero confluire gli uomini dell’Udc. La situazione, insomma, sembra rientrata.

Anche sul fronte Adc dove, piazzando il presidente del consiglio regionale, Mario Pietracupa nel listino, Iorio incasserà l’ok del partito dell’eurocognato, Aldo Patriciello. Bloccato a Strasburgo dallo stesso Berlusconi.


di Assunta Domeneghetti (da primonumero.it)

 

Campobasso, lì 15 Gennaio 2013

 

 

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