Siamo pochi e poco contiamo:
devono vederla così nell’Udc, dove l’interesse di Pierferdinando Casini
per i fatti di casa nostra è sempre stato scarso. Giurano di avergli
sentito pronunciare queste parole solo poche settimane fa, durante il
consiglio nazionale: “Del Molise non me ne frega un c…;
i dirigenti locali fanno sempre come cavolo gli pare”.
E a ben guardare, stando alle ultime novità emerse dal vertice capitolino
di questa mattina, lunedì 14 gennaio, l’indiscrezione potrebbe essere
confermata: l’Udc
Molise andrà, infatti, con Michele Iorio, chiudendo definitivamente alla
possibilità - remota, molto remota, di sostenere Paolo Di Laura Frattura.
Gino Velardi e Teresio Di Pietro hanno
portato a Roma un documento, sottoscritto da tutto il partito, in cui
spiegano ai vertici nazionali le ragioni del no all’avversario che per un
soffio, l’anno scorso, non ha detronizzato il presidente Iorio.
A pesare sulla bilancia del gatto e la volpe, come ormai qualcuno chiama
l’assessore regionale e il segretario molisano dello scudocrociato, c’è
la sospensiva alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato che sarà
discussa martedì 22 gennaio. A presentare il ricorso è stato lo stesso Di
Pietro.
Prima, e di parecchi giorni (mercoledì), arriverà invece la risposta di Cesa e Casini all’amorevole missiva.
Restano dubbi solo
sull’utilizzo del simbolo: ma Di Pietro e Velardi
hanno pensato anche a questo nel caso in cui l’Udc vorrà correre il
rischio di non presentare la lista (del resto, non
dimentichiamo che entro venerdì 25 gli elenchi dovranno essere
depositati).
Dicono
dal centrodestra che sono già pronti un paio di quei contenitori che
Iorio tira fuori nei momenti di difficoltà e in cui potrebbero confluire
gli uomini dell’Udc. La situazione, insomma, sembra rientrata.
Anche sul fronte Adc dove, piazzando il
presidente del consiglio regionale, Mario Pietracupa
nel listino, Iorio incasserà l’ok del partito dell’eurocognato,
Aldo Patriciello. Bloccato a Strasburgo dallo
stesso Berlusconi.
di Assunta Domeneghetti (da primonumero.it)
Campobasso, lì 15 Gennaio 2013
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