Sembra un lunedì
mattina qualunque al tribunale di Campobasso. Con gli avvocati che
vanno e vengono, i giudici e le udienze in corso. Alle 10 è ancora un deserto.
Poi arriva il primo della giornata, Gianni Macoretta,
segretario regionale dei Comunisti Italiani. E capisci che il tran tran sta per essere interrotto da un evento
straordinario: la presentazione delle liste per la Camera e il Senato
in corsa alle elezioni del 24 e 25 gennaio. Un copione che rivedremo
venerdì, ma soprattutto sabato, quando a depositare gli elenchi e le
firme saranno gli aspiranti Governatori e i relativi consiglieri a loro
collegati per le Regionali che in Molise, come nel Lazio e in
Lombardia, coincidono con le Politiche.
Ieri diversi partiti avevano già adempiuto al loro dovere. Molti nomi,
però, sono sconosciuti ai molisani, trattandosi di esponenti scelti a
livello nazionale più che locale. Quest’oggi, invece, i volti un po’ stanchi
incrociati con le cartelline sottobraccio erano dei soliti noti che
comunque, già nei giorni scorsi, avevano anticipato la loro
candidatura.
Nessuna sorpresa, a parte forse, il ‘galante’ gesto di Angelino Alfano che ha rinunciato ad essere capolista
in Molise per la Camera, dando priorità alla deputata uscente, Sabrina
De Camillis. O la presenza del sindaco
di Civitacampomarano, Paolo Manuele, nella
lista Fratelli d’Italia che alla Camera ha come capolista il
braccio operativo di Michele Iorio, Gianfranco Vitagliano.
Che operativo lo è sia con i conti della Regione che con la sua lista
che di persona, assieme all’altro ‘fratello’, Filoteo
Di Sandro (sempre capolista ma al Senato) è venuto a presentare negli
uffici di viale Elena.
Per l’ora di pranzo sono passati tutti per la Corte d’Appello: da
Ulisse Di Giacomo – che nel pomeriggio vuoterà il sacco dopo la
fuga in massa dal partito che lo ha eletto al Senato e di cui è
coordinatore regionale – a Teresio Di Pietro, passando per
l’allegra brigata di Sel, ancora scossa
dall’arrivo nella coalizione dell’Adc (a
proposito, pare che quel posto ballerino nel listino di Frattura
andrà a Vincenzo Niro e non a Mario Pietracupa).
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