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Politica 

 

 

 

Frattura si è dimesso da consigliere regionale: 'Correrò da libero cittadino'

 

Lo ha fatto a sorpresa intervenendo nel corso della seduta consiliare di questa mattina. Frattura ha letto in aula una comunicazione nella quale spiega le ragioni della sua scelta.

Frattura evidenzia che il consiglio regionale ormai, dopo la sentenza del Tar Molise e del Consiglio di Stato, che hanno annullato le elezioni, è depotenziato. E a Palazzo Moffa si annunciano tempi duri con il centrodestra che intende far passare provvedimenti a suon di voti di maggioranza. Frattura vuole sentirsi libero di andare a manifestare in piazza da semplice cittadino quando ciò accadrà. "E da comune cittadino - ha affermato - intendo affrontare la prossima consultazione elettorale, quella che restituirà la certezza del
governo ai molisani". Ma le indiscrezioni dicono anche altro. Dicono che su Frattura da tempo era in atto un pressing da parte dei vertici regionali del PD e in particolare del vicesegretario regionale Massimiliano Scarabeo che, essendo il primo dei non eletti, dovrebbe prendere il posto di Frattura in Consiglio. Era stato lo stesso Scarabeo, nei mesi scorsi, a far trapelare la notizia delle possibili dimissioni di Frattura per fargli posto. Con queste dimissioni Frattura si sarebbe garantito, sempre secondo le indiscrezioni, l'appoggio del PD per la sua ricandidatura a presidente della Regione. Da qualche tempo, infatti, i vertici dei Democratici molisani avevano fatto trasparire che non bisognava dare per scontata la ricandidatura di Frattura e, secondo diversi osservatori, era partita una manovra per indebolirlo. Le dimissioni potrebbero dunque aver rimesso le cose a posto, almeno nei rapporti tra Frattura e il Pd molisano. Intanto ora la palla passa al presidente del Consiglio regionale Mario Pietracupa. Che innanzitutto dovrà verificare se un Consiglio regionale dichiarato di fatto decaduto ha il potere di procedere alla surroga di un consigliere. Comunque non dovrebbero esserci problemi per l'ingresso di Scarabeo che rimarrà in carica fino alle prossime elezioni regionali, che potrebbero tenersi a febbraio.

Ecco il testo della lettera di Frattura:

Gentile presidente, colleghi consiglieri

oggi, in concomitanza con la prima riunione di Consiglio utile dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato l’annullamento delle elezioni regionali dello scorso anno, comunico a voi colleghi consiglieri la decisione di dimettermi da consigliere regionale del Molise.
E’ stato per un grande onore essere eletto in Consiglio regionale, motivo questo per il quale ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno dato fiducia alla nostra proposta elettorale.
Non intendo deludere le aspettative e tradire il mandato istituzionale ricevuto.
E’ però un atto dal quale non posso prescindere e che ho condiviso con i colleghi di schieramento, con i tantissimi amici e cono i sostenitori di una esperienza elettorale esaltante, vissuta solamente un anno fa.
Confesso di aver riscontrato anche delle contrarietà da parte di chi, in questi giorni, ha provato a farmi recedere da questa decisione, ma il rispetto che ho per il ruolo dell’amministratore pubblico - rispetto che mi ha fatto vivere questa fase in una situazione di sofferenza personale - mi impone un gesto di coerenza rispetto ai miei principi.
Quattordici mesi fa, rassegnai le dimissioni dalla presidenza della Camera di Commercio di Campobasso per affrontare da cittadino la campagna elettorale per le elezioni Regionali.
Nessuna norma, nessuna regola, ME LO IMPONEVA.
Me lo chiedeva esclusivamente il rispetto che si deve all’Istituzione che si è chiamati a rappresentare.
È questo lo stesso spirito che oggi mi spinge ad assumere analoga decisione.
Oggi questo Consiglio Regionale - dopo la sentenza del Tar Molise e quella definitiva del Consiglio di Stato - è depotenziato, è impossibilitato a svolgere compiutamente i propri compiti istituzionali.
Nonostante queste evidenze sento dire - sempre più spesso - che proprio in questa fase ci sono urgenze non più procrastinabili che questo Consiglio deve discutere. Argomenti sottaciuti ed evitati per anni che improvvisamente diventano urgenti prima fra tutte la legge elettorale.
Un Consiglio depotenziato quindi che rischia di essere chiamato, nei prossimi giorni, ad affrontare l’approvazione della legge elettorale, forse a colpi di maggioranza come qualcuno va dicendo, con un atteggiamento muscolare e “machista” degno di altri periodi storici e di altri contesti politici.
A questo gioco non intendo affatto prestarmi; nei prossimi giorni, se si proverà a far passare quello che si configura come un vero e proprio blitz istituzionale e procedurale, vorrò stare nelle piazze a protestare senza essere travolto da “voti espressi a suon di maggioranza”.
E da comune cittadino intendo affrontare la prossima consultazione elettorale, quella che restituirà la certezza del governo ai molisani.
Come quattordici mesi fa, non voglio che si palesino interferenze tra il mio ruolo nelle istituzioni e la campagna elettorale che di qui a qualche giorno affronteremo con un obiettivo comune, quello di ricreare quell’entusiasmo per la politica tale da rappresentare una spinta nuova per tornare a votare.
Grazie a tutti voi per l’esperienza comune vissuta in questo anno, a prescindere dal ruoli e dalla appartenenza di ciascuno di noi.

Campobasso 05 dicembre 2012

Paolo di Laura Frattura

 

 

 

 

 

 

da altromolise.it

Campobasso, lì 06 Dicembre 2012

 

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