Un
vertice a puntate. I segretari dei partiti della coalizione che fa capo
a Paolo Di Laura Frattura dal pomeriggio sono impegnati a cercare la
"quadra" sul listino maggioritario.
Un vertice nel quale un dato è stato
confermato: nessuno è contrario all'ingresso nella coalizione dei
"moderati" dell'ex Adc di Mario Pietracupa e dell'Udeur di Vincenzo Niro. Tutti
favorevoli: Pd (ovviamente, essendo stato il partito che fortemente ha
voluto questo accordo), Idv, Sel, Comunisti Italiani e Socialisti. Mentre gli
organismi di partito, i singoli circoli, importanti esponenti della
sinistra che sta nel centrosinistra manifestavano il loro disagio e
deliberavano prese di posizione abbastanza nette, i loro segretari al
tavolo trattavano come se niente fosse. Un primo passo in avanti è
stato compiuto.
Quello di Frattura non sarà un listino aperto
alla società civile, al mondo del lavoro o delle professioni. Non sarà,
insomma, quel valore aggiunto che tutti si aspettavano. In perfetta
sintonia con quanto fatto fino ad oggi da Michele Iorio, la sua
composizione sarà frutto di una spartizione da manuale cencelli: uno al PD, uno all'Idv,
uno agli ex Adc e uno ai
"partitini" della sinistra. Chi saranno i prescelti per ora
non si sa, spetta ai segretari dei partiti scegliere. Ma la questione
sembra chiusa. Il PD ha scelto Francesco Totaro.
L'Idv deve scegliere uno tra i consiglieri
regionali uscenti Carmelo Parpiglia e Cosmo
Tedeschi, con la delegazione isernina che ha rivendicato compatta il
posto nel listino per un proprio rappresentante, viste le scarse
possibilità, a causa della riduzione del numero di consiglieri, di
eleggerlo nella circoscrizione pentra.
Per gli ex Adc in
pole position c'è Mario Pietracupa, anche se
il presidente uscente del consiglio regionale nelle ultime ore starebbe
riflettendo sulla possibilità di fare un passo indietro. Si tratta,
come si può vedere, di tutti consiglieri regionali uscenti la cui
rielezione nel proporzionale è a fortissimo rischio. Per i partiti del
centrosinistra è in atto una quasi zuffa per entrare nel "gratta e
vinci". Sono quattro i nomi in corsa: Candido Paglione, segretario
regionale di SEL, Marcello Miniscalco, segretario regionale del PSI,
Nicola Macoretta e Salvatore Ciocca,
rispettivamente segretario regionale e consigliere regionale uscente
dei Comunisti Italiani. E' difficile capire chi la spunterà, ma le
probabilità maggiori le ha chi porterà il suo simbolo sulla scheda. A
questo sta lavorando Marcello Miniscalco il cui partito, il PSI, al
momento sembra fuori dall'ipotesi della "bicicletta" a cui
stanno lavorando SEL e Comunisti Italiani. Una lista unitaria che
consentirebbe ai primi (SEL) di superare le difficoltà sempre più forti
incontrate a Campobasso dove si sta registrando una fuga di potenziali
candidati (l'ultimo, in ordine di tempo, a tirarsi indietro è stato il
sindacalista Giuseppe Spina), ai secondi (PdCI)
di superare i problemi registrati ad Isernia, dove non si trovano
candidati disponibili a correre sotto il simbolo della falce e
martello. Senza contare anche il problema delle firme necessarie per
sottoscrivere le liste. La "bicicletta" SEL-PdCI
spera di poter battere la concorrenza dei Socialisti ma nessuno dei due
partiti - o meglio dei rispettivi gruppi dirigenti - vuole mollare il
posto nel listino. Un duello che si concentra sul "gratta e
vinci" mentre, fuori dal tavolo della trattativa, la base della
sinistra è in subbuglio. In SEL in particolare si registrano nuove
prese di posizione.
Durissima quella di Michele Della Loggia,
storico esponente larinese del partito, tra i fondatori in Molise di
SEL e autorevole componente dell'assemblea regionale che ha diffuso una
nota nella quale, di fatto, sconfessa l'operato del segretario
regionale Paglione. Anche il circolo di Isernia, tra quelli da sempre
schierati con Paglione, ha espresso il proprio totale dissenso rispetto
all'ingresso nella coalizione degli ex Adc.
Ma in queste ore gli sforzi dei vertici dei partiti di sinistra
sembrano concentrati nella corsa contro il tempo per presentare una
lista, senza andare troppo per il sottile, con un simbolo da portare al
tavolo del centrosinistra per rivendicare l'agognato posto nel listino.
Che, con i tempi che corrono, significa elezione praticamente certa a
Palazzo Moffa. Le trattative sono proseguite durante la notte. In
verità gli esponenti dei partiti di sinistra hanno provato a contestare
la presenza nel listino degli ex Adc, forse
con la nascosta speranza di aumentare le proprie possibilità di
entrarci. Ma su questo punto il candidato presidente e gli altri
partiti della coalizione non sono tornati indietro. Anche perché è
stato stabilito che comunque gli ex Adc non
avranno un posto in giunta. Al massimo, si sussurra, potrebbero
ottenere quello di presidente del consiglio.
Questa mattina si saprà qualcosa in più.
Intanto è stata ufficializzata la candidatura con Frattura nella lista
"Rialzati Molise" dell'ex sindaco di Venafro Nicandro Cotugno,
berlusconiano e ioriano di ferro, dell'ex
consigliere regionale Adelmo Berardo (al cui nome è legata
l'approvazione della famigerata legge che ha consentito la
proliferazione di impianti eolici nel Molise) e dell'ex sindaco di Trivento, Pasquale Corallo. Altri pezzi di
centrodestra in altre epoche molto cari a Michele Iorio...
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