REGIONALI
(riceviamo e volentieri pubblichiamo)
E RIVOLUZIONE SIA!
(civile,
ma vera rivoluzione!)
E
adesso che anche un giudice in prima linea contro le mafie ha deciso di
gettarsi nella bolgia infernale dettata da una società malata, venduta e
assoggettata ai potenti, ai mercanti di morte, ai guerrafondai, ai violenti,
ai prepotenti, ai banchieri, alle lobby, al Vaticano, ai cementificatori,
al centrodestra, al centrosinistra, al centro, per lottare al fine di
costruire un mondo migliore e liberarlo da questo stato “confusionale”,
possiamo dire che la
RIVOLUZIONE è iniziata! Adesso possiamo lottare da
protagonisti puri e liberi da condizionamenti per un ambiente non più
ostaggio di speculatori, un paesaggio non più ostaggio di affaristi, per
l’acqua pubblica, pura e libera nella natura, per ostacolare con ogni mezzo
l’approdo sulla nostra nazione e regione di ogni forma di centrali di morte,
per il rispetto dei più deboli, per la difesa della donna come essere pari
senza se e senza ma e contro le violenze a lei perpetrate senza colpo ferire,
per tutti i lavoratori cacciati dai luoghi di lavoro o mai pagati, per un
controllo in tempi reali delle loro condizioni lavorative e retributive senza
aspettare l’ultimo momento, per i precari e ancor più per tutti i disoccupati
che aspettano garanzie per una vita di dignità, per i giovani che solo ora
cominciano a capire quanti danni questa politica e questa classe dirigente ha
prodotto negli anni proprio e soprattutto nei loro confronti, per quei
cittadini costretti a spostarsi giornalmente per lavorare andando incontro a
mezzi di trasporto da terzo mondo ed a comuni e prefetti felici di
taglieggiarli con rilevatori di velocità autorizzati e posti in opera da
amministrazioni assassine, senza scrupoli e nient’affatto preoccupate della
sicurezza ma molto inclini a far cassa a danno di uomini e donne già
ampiamente tartassati dal governo Monti-Bersani-Casini-Alfano,
per l’abbattimento di ogni barriera architettonica ancora oggi, 2013,
vergogna di una società che si vuole considerare civile, per uno stato al
servizio del cittadino e non per uno stato di polizia, per gli ammortizzatori
sociali, per una scuola pubblica, plurale capillare ed efficiente,
all’altezza di una storia europea e del suo percorso culturale e millenario,
per una sanità sempre più pubblica sostenuta adeguatamente dallo stato e
dalle regioni in modo da assicurare un’assistenza esemplare sul territorio,
fatta di posti letto e pronti interventi rispettosi dell’individuo e delle
sue esigenze più elementari, cancellando i privilegi dei tanti, troppi
dirigenti e direttori, per un’occupazione non più condizionata a tessere di
partito, a coalizioni, a gruppi di potere ed a poteri occulti ma rispettosa
di criteri democratici e trasparenti, di selezioni pubbliche e non a chiamata
diretta, di meriti e non di scambi in
natura, per una magistratura al
servizio del popolo e non contro di esso, contro i soprusi dei potenti e
contro le lobby al loro interno, per un’aria libera da veleni e libera dagli
avvelenatori, per giovani e non più giovani giornalisti da sostenere nel loro
quotidiano lavoro di informazione mortificato dagli interessi di testata e di
editori senza scrupoli e spesso assoggettati a cordate politiche o
economiche, per una cultura ed un
patrimonio culturale veramente tutelato, difeso da speculatori e addetti ai
lavori interessati solo agli interessi personali, per una reale fruizione e
valorizzazione dei siti di interesse storico, artistico, architettonico,
archeologico, ambientale e paesaggistico, per l’eliminazione dei moltissimi
privilegi dei politici e dei dirigenti e per il taglio dei due terzi delle
loro retribuzioni irrispettose dei poveri, dei senza lavoro, dei
cassintegrati, dei licenziati, degli esodati, degli
affamati. E adesso che l’ora è scoccata,
non potendo candidarmi ad essere un rivoluzionario, quale ormai sono
da sempre e sospettoso dei falsi combattenti, mi “candido” alla rivoluzione!
A tutti gli amici, compagni, conoscenti, cittadini di ogni razza ed
estrazione, laici, cattolici o altro, dico con sentire, candidatevi alla
rivoluzione, civile ma rivoluzione! L’appuntamento con la storia non è più
differibile, è giunta l’ora di spazzare via tutte le ingiustizie e le
porcherie perpetrare nei confronti dei più. Io lo farò e giuro sin d’ora che
se qualcuno vorrà tradire questo momento di idealità con atteggiamenti già
ampiamente sperimentati di inciuci e patti sotto banco, dovrà fare i conti
con tutta la mia personale denuncia, indignazione e rabbia e con tutti gli
onesti, i trasparenti, gli idealisti, i giusti, i democratici e tutti gli
altri che la pensano così. E non sono pochi! RIVOLUZIONE ORA!
Comincia una nuova
fase, ci sarò alle regionali, ci sarò alle prossime comunali. Chi come ha
condiviso con me un percorso di ideali e di lotte per affermare giustizia
sociale, può darmi una mano se crede e può far girare questo messaggio se gli
va. Anche se non vi va, rimarremo comunque amici! Buona giornata.
di Emilio
Izzo
Isernia, li 4 Febbraio 2013
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