indietro

 

Politica

 

REGIONALI

La suspence dell’ultimo seggio.
Una poltrona ancora vacante:
favorito il Pd con Di Nunzio

C’è ancora una poltrona senza padrone a palazzo Moffa: è quella che sarebbe spettata a Marcello Miniscalco, escluso dal listino di Frattura per la legge Liste pulite. Il Ministero dell’Interno non ha ancora chiarito a chi andrà l’ultimo posto ma sembra che il Partito Democratico ottenga un altro seggio. Entrerebbe in Regione Domenico Di Nunzio, sorpresa delle urne. Ma altre formazioni, Rialzati Molise in primis, reclamano quel seggio.

 

I giochi per il Consiglio Regionale non sono ancora chiusi, o per lo meno non del tutto. Manca ancora l’assegnazione del cosiddetto diciassettesimo seggio, spettante al centrosinistra ma non si sa ancora a chi, anche se i numeri indicano il Partito Democratico come probabile beneficiario dello scranno vacante.

Andiamo con ordine: la legge elettorale prevede l’assegnazione dei 20 seggi del Consiglio molisano con due sistemi di conteggio diversi. Sedici seggi (cioè quattro/quinti) sono attributi sulla base di un calcolo proporzionale che riguarda le liste che hanno ottenuto il maggior numero di voti. I rimanenti quattro seggi (un quinto del totale) invece vengono assegnati col sistema maggioritario, e sono i quattro seggi del cosiddetto listino del presidente. Nella fattispecie, Paolo Frattura che è uscito vincitore fra i candidati alla presidenza della Regione, porta direttamente con sé a Palazzo Moffa i quattro del suo listino.

Con un problema non da poco per quanto riguarda il Molise: che uno dei quattro componenti del listino di Frattura – il socialista Miniscalco - è stato escluso dalla competizione per via della legge sulle Liste Pulite, e dunque nel listino ci sono solo tre nomi. Ciò significa che quel quarto seggio maggiorario – spettante comunque alla coalizione del vincitore – dovrà essere attribuito attingendo ai voti dai ai partiti e non al Presidente. Quindi le poltrone assegnate col sistema proporzionale non sono più 16, ma diventano 17.

A chi spetta il diciassettesimo scranno? Stando ai numeri è altamente favorito il Pd che, una volta distribuiti tutti i 16 seggi proporzionali, all’interno della coalizione di centrosinistra ha il “resto più alto”.

E dunque il Partito Democratico oltre a Petraroia e Scarabeo dovrebbe rinfoltire la propria pattuglia con il secondo più votato nella circoscrizione di Campobasso, cioè Domenico Di Nunzio che per meno di una quarantina di voti ha sopravanzato il guglionesano Pasquale Marcantonio. Di Nunzio è una delle grandi sorprese di questa tornata elettorale. Nato a Roccavivara 57 anni fa, lavora a Campobasso, all’Agenzia del Territorio. Da qui molte delle sue conoscenze in tutto il Molise, come dimostrano i 94 voti riportati a Termoli, dove è pressoché sconosciuto.

Il ministero dell’Interno tuttavia non ha ancora ufficializzato la sua elezione, e nell’attesa del verdetto definitivo, hanno preso a circolare nel mondo della politica ipotesi diverse da quelle dei numeri tanto che al diciassettesimo seggio non hanno ancora rinunciato altre formazioni, a cominciare da Rialzati Molise.

 

da primonumero.it

Campobasso,  lì 28 febbraio 2013

 

 

 

 

 

 

indietro