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In
Molise le prossime elezioni regionali del 24 e 25 febbraio potrebbero
decretare la fine del ‘regno’ di Michele Iorio. Da alcuni sondaggi
sulle intenzioni di voto dei molisani il governatore uscente, candidatosi per
il quarto mandato, sarebbe infatti al secondo posto. Altri lo darebbero
addirittura al terzo. E a raccogliere l’eredità politica di Iorio potrebbe
essere il candidato della coalizione di centrosinistra, di cui, oltre al Pd,
fanno parte anche IdV, Sel,
Pdci e Socialisti. No, non si tratta di un refuso. E’ lo scenario che
sembra prospettarsi dopo le ultime alleanze strette dal candidato governatore
del centrosinistra, Paolo Di Laura Frattura, che per battere il
governatore uscente – contro il quale perse nell’ottobre del 2011 – stavolta è
disposto anche a prenderne le sembianze (politicamente parlando). Un’operazione
non così difficile per Frattura, candidato in passato (nel 2001 e nel 2005)
nelle liste di Forza Italia, a sostegno dell’oggi ‘odiato’ Iorio. E se
alla prossima tornata elettorale ad appoggiarlo sarà un pezzo da novanta
della politica molisana come l’europarlamentare del Pdl, nonché ras della
sanità privata, Aldo Patriciello, il gioco di prestigio di trasformare
l’elettorato di centrodestra in votanti del Pd non potrà che riuscirgli.
Anche se non sarà l’eurodeputato azzurro – condannato in via
definitiva per aver finanziato illecitamente la campagna elettorale proprio
di quel Michele Iorio al quale oggi ha deciso di voltare le spalle – a
spostare in prima persona la mole di voti su cui può contare verso Frattura.
Perché Patriciello, dopo aver sperato che Berlusconi lo candidasse in Parlamento,
alla fine ha preferito rimanere a Bruxelles. Nessun problema: lo farà
suo cognato, l’attuale presidente del Consiglio regionale (e nella
precedente legislatura vice presidente della Regione), Mario Pietracupa. Dopo
aver detto addio al governatore e all’Adc di Pionati, di cui fino a pochi giorni fa era vice
segretario nazionale, Pietracupa si è infatti buttato – spinto da Patriciello
– tra le braccia di Frattura, che lo inserirà nel suo listino. E con sé, e a
sostegno del candidato di centrosinistra, il presidente del Consiglio
regionale ha portato anche un altro parente illustre: Vincenzo Bizzarro,
cugino di Michele Iorio. L’altro transfuga del partito di Pionati
si chiama invece Riccardo Tamburro. I tre –
che con l’Adc nell’ottobre del 2011 riuscirono a
sfiorare il 7% – hanno lanciato una nuova lista civica a sostegno di
Frattura: “Rialzati Molise”. Gli
uomini di Patriciello, però, potrebbero non essere gli unici ex amici di
Iorio a sostegno oggi del candidato governatore del centrosinistra. A votare
e far votare per Frattura potrebbe essere infatti la candidata numero due
alla Camera (nel collegio del Molise) con la lista Fratelli d’Italia, Marilina
Di Domenico, tenuta a battesimo da Gianfranco Vitagliano, attuale
assessore regionale alla Programmazione. Vitagliano ha tenuto però a
precisare che, nonostante la sua fuga dal Pdl, non tradirà Iorio. Di
Domenico, in passato assessore a Campobasso con giunte di centrosinistra, è
infatti sorella del socio (ora ex) del candidato governatore Frattura nel
progetto di una centrale a biomasse, che nascerà nel Comune di Campochiaro. Non
è possibile però parlare di conflitto d’interessi, o meglio non lo è più.
Visto che Frattura ha fatto sapere che la sua società, la Proter
srl, che insieme a quella dell’ingegner Luca Di Domenico (fratello di Marilina), la Civitas,
componeva la Gap Consulting – società che ha
richiesto l’autorizzazione per l’impianto – ha ceduto le sue attività, a
costo zero. A
chi? Al fratello della candidata alla Camera con Fratelli d’Italia,
che peraltro è anche il marito dell’ex collaboratrice di Frattura, la signora
Mogavero Mariolga.
Quest’ultima invece, che facendo un rapido ragionamento risulta essere la
cognata dell’aspirante deputata col partito di La Russa-Meloni-Crosetto,
è amministratore unico della Gap Consulting nonché,
come ricorda il giornalista Paolo De Chiara, prima firmataria del ricorso al Tar per chiedere l’annullamento delle
elezioni del 2011. Ma, si sa, in Molise ci sono solo 320mila
abitanti e tra amici e parenti ci si conosce un po’ tutti. A
sostenere Frattura infine ci sarà probabilmente anche l’Udeur di Mastella,
capitanato in Molise da Vincenzo Niro, che porterà in dote gli oltre
6mila voti conquistati nell’ottobre del 2011. Ma a chi chiede spiegazioni per
questa commistione – “come potranno ad esempio Sel
e Idv stare con Patriciello?” – Frattura paragona
la fase attuale al Dopoguerra: “Quando sinistra estrema e moderati si
unirono per ricostruire un Paese distrutto”. La fine di Iorio dunque sta per
arrivare. Quella dello ‘iorismo’ forse no. Anche
perché oltre ai vari Patriciello, Pietracupa, Niro, ci sono altri transfughi
del regno dello storico governatore, come l’ex coordinatore dei giovani del
Pdl, Stefano Maggiani, passato però con lo schieramento dell’altro
sfidante del governatore uscente, Massimo Romano, leader del movimento
civico Costruire Democrazia. |
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di Gabriele Paglino (da Il
Fatto Quotidiano - 25
Gennaio 2013) |