indietro

 

Regione

 

CORTE DEI CONTI
Dal Molise esempi di sperpero di denaro pubblico

 

Il Molise finisce nella relazione della Corte dei Conti con alcuni esempi di spreco che finiscono sugli organi di stampa locali.

 

Ecco il testo della relazione riferito al Molise:

Su segnalazione della locale Sezione di controllo che, con deliberazione n. 66/2012, ha accertato il mancato rispetto del Patto di stabilità interno da parte del Comune di Isernia per l'esercizio 2010, la Procura ha intrapreso accertamenti istruttori finalizzati al riscontro della sussistenza di ipotesi di responsabilità in capo agli amministratori e ai funzionari del Comune di Isernia ai sensi dell’art. 1, comma 111-ter della L. 13 dicembre 2010, n. 220, introdotto dall'art. 20, comma 12, del d.l. n. 98/2011 .
Altro procedimento trae origine da una denuncia proposta ai sensi dell'art. 2 del d.lgs. 149/2011, che concerne le Regioni assoggettate al piano di rientro dal disavanzo sanitario strutturale (art. 2, comma 77, 1. 23 dicembre 2009, n. 191) .
Altro procedimento riguarda un’anomala e del tutto informale procedura selettiva per la concessione a privati di aree pubbliche per la realizzazione di parchi eolici. La scelta era caduta su un'impresa che, oltre a presentare le minori garanzie in tema di solidità patrimoniale e di know how, aveva offerto le condizioni meno convenienti, con un danno per le casse comunali che, se riferito all'intero periodo del rapporto contrattuale, può stimarsi in svariati milioni di euro.
Una vicenda che ha avuto notevole risonanza nella comunità molisana è quella relativa alla costituzione da parte della Regione Molise di una società mista pubblico-privato per l'esercizio del collegamento marittimo tra il porto di Termoli e la Croazia. Poiché il socio privato è stato scelto senza procedura di gara, gli atti del procedimento sono stati annullati dal giudice amministrativo. Ciò ha comportato l'uscita del socio privato dalla compagine. La gara per la successiva individuazione di un nuovo partner è andata deserta e la società mista non ha, di fatto, mai esercitato l'attività in vista della quale era stata costituita. Il danno è valutabile in un importo pari al complessivo costo sopportato dalla Regione per l’operazione, ossia a oltre sei milioni di Euro. La responsabilità del danno è stata ravvisata in capo ai membri della Giunta regionale, che hanno proceduto all'individuazione diretta del socio privato, e al funzionario che ha istruito il relativo procedimento. Tutti costoro sono stati invitati a rendere le proprie deduzioni in previsione dell'azione risarcitoria.
Su denuncia da parte dell'Ufficio di Campobasso dell'Agenzia delle Entrate, relativa all'arresto di un funzionario per concussione anche la Procura contabile ha agito in via risarcitoria nei confronti del funzionario in questione, che aveva preteso, e in un caso ottenuto, il pagamento di tangenti per condizionare l'esito di due verifiche fiscali. Il procedimento penale si è poi concluso con sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, il cui passaggio in giudicato ha consentito di esercitare l'azione risarcitoria per il danno arrecato all'immagine dell'Amministrazione finanziaria.

 

da altromolise.it

 

Campobasso, li 12 Febbraio 2013

 

 

 

 

 

 

indietro