Territorio
La via Francigena
Diritto
di replica
Di seguito pubblichiamo integralmente la
replica di Luigi Valente e la nostra risposta dopo l'uscita sul numero di marzo
de Il Bene Comune, dell'inchiesta a cura di Roberto Colella
dal titolo "Via Francigena e Borghi d'eccelenza (back office)"
"Il qualità di nominato all'interno dell'articolo "Via Francigena e Borghi d'eccelenza
(back office)", chiedo che mi sia concesso il diritto di replica e che
quanto da me riportato venga messo nella medesima evidenza dell'articolo
citato. Come prima cosa mi preme dire che gli incarichi (del valore di 500 €)
dati alla mia persona dal comune di Oratino e
Scapoli, sono totalmente legali e non sono minimamente legati alla via Francigena, come questo giornale vuole far credere. Allo
stesso modo io non ho nulla a che vedere con l'associazione privata Borghi di
Eccellenza, di cui non faccio parte, di cui apprezzo l'operato. Oltremodo tale
associazione non ha alcun potere e possibilità di decisione per il
"prestigioso" incarico che ha scomodato lo zelante giornalista, che
invece è frutto del normale (a volte anche misero) lavoro che svolge un libero
professionista, che viene chiamato a collaborare da una amministrazione in
maniera chiara, libera, trasparente e legale. Nessuno scandalo, nessun clamore,
nessuna dietrologia, basta leggere le delibere che lo stesso giornalista cita
(chiaramente senza specificarne il contenuto) per avere conferma di quanto da
me detto. In nessun modo la delibera 106/2012 e la determina 55/2012 del comune
di Scapoli e la delibera di incarico 21/2012 del comune di Oratino,
fanno riferimento alla Via Francigena o a Borghi
d'Eccellenza e in nessun modo tali incarichi sono subordinati agli stessi.
Delibere e determine, per legge, sono consultabili da
chiunque on-line. Se il giornalista Roberto Colella
non ha altro di cui occuparsi che un "giro di affari" di ben 500 €,
riuscendo anche a trovare il coraggio di definire il suo articolo
"inchiesta", allora il giornalismo molisano è messo davvero male. Se
poi, per rendere il pezzo più appetibile a quei volenterosi che hanno provato a
terminare la lettura senza addormentarsi, deve ricorrere alla diffamazione, la
cosa sfocia nel reato. Se questo è il modo di fare informazione del vostro
Giornale, capisco perché l'Italia è considerata uno dei paesi messi peggio
nelle classifiche della libera informazione. Visto che si faceva il mio nome,
mi sarei aspettato di ricevere qualche domanda, ma forse pretendevo davvero
troppo. Il pavido difficilmente mostra il suo viso. In alcuni casi addirittura
si nasconde dietro altri, come il bambino impaurito che però non rinuncia alle
cattive azioni. Non dico che sia questo il caso, o almeno lo voglio sperare per
la dignità professionale del sig. Colella e per le
conseguenze penali a cui si è esposto, mi auguro per lui, in piena
consapevolezza. Ognuna delle parti in causa, me compreso, offese dalla
diffamazione saranno costrette a querelare il giornalista per le palesi
inesattezze riportate. Ma questo sarà giudicato nelle sedi competenti. Mi
piacerebbe che il giornalista Roberto Colella metta
lo stesso impegno per fare luce sui contributi che il suo giornale riceve.
Saranno cifre sicuramente e notevolmente superiori ai miei famigerati 500 € per
cui si è mosso, dunque meritevoli di ben maggiore attenzione.
Luigi Valente
Di seguito la nostra risposta:
Egregio Luigi Valente,
In riferimento alla sua del 12.3.2013:
Riguardo alle querele,
egregio Valente, questo è il rischio che corre costantemente chi si occupa
d'informazione per "il bene comune"; costituiscono un' abitudine
consolidata di quest'Italia allo stremo e funzionano per intimidire e zittire
la stampa. Continueremo a fare il nostro lavoro, naturalmente senza intenzioni
diffamatorie nei confronti di alcuno, ma con determinazione, convinti come
siamo che una comunità che riconosce e premia il merito, libera dalle clientele
e dalle consorterie che ci stanno soffocando, possa affermarsi e prosperare
solo con un sistema di comunicazione indipendente, che coltivi con libertà e
trasparenza l'interesse generale.
Restiamo in attesa di notizie ulteriori,
La Redazione (da ilbenecomune.it)
Campobasso, lì 14 Marzo 2013