Tradizioni
Il "Milk Pan" e la gastronomia tradizionale
Quale “il dolce tradizionale” del Molise?
Nei giorni scorsi, a Roma, nell'ambito
della Giornata europea delle lingue, la Commissione europea ha proposto
l'evento "Parleuropa" in cui un centinaio
di concorrenti, divisi in squadre, ha dovuto rispondere ad una serie di domande
per aggiudicarsi alcuni premi, tra l'altro distribuiti, quindi ritirati e dopo
due ore nuovamente assegnati per errori di conteggio, come ha riportato Il
Corriere della Sera.
Tra le domande, somministrate ai
partecipanti a "Parleuropa" dalla
prestigiosa Società Dante Alighieri, fondata dal 1889 da un gruppo di intellettuali
guidati da Giosue Carducci ed oggi presieduta dall'ex
ministro Andrea Riccardi, ce n'è stata una che ha
riguardato il Molise. In particolare occorreva abbinare un "dolce
tradizionale" ad una regione italiana. Tra le proposte è stato presentato
il "Milk Pan".
L'anomalia sta nel fatto che il dolce
individuato per rappresentare il Molise, pur se di assoluta qualità, non può
essere certo definito come "tradizionale" in quanto ideato e prodotto
da qualche anno da una nota e apprezzata pasticceria di Campobasso.
La vicenda, per quanto leggera e
curiosa, fa emergere però il problema della "riconoscibilità" delle
produzioni molisane, specie di quelle tradizionali, spesso soppiantate da
prodotti più abili nel fare marketing.
Nello stesso gioco promosso dalla
Commissione europea, ad esempio, una domanda riguardava l'origine geografica
della "cicerchiata", dolce molto diffuso
anche in Molise. Ebbene, per gli organizzatori la risposta esatta sarebbe
dovuta essere "Marche", ma ciò non è certificato da alcun documento.
Anzi, l'Accademia italiana della cucina, nella pubblicazione 'Dalle Tavole
Eugubine... in tavola', la attribuisce all'Umbria. Un altro testo, l'Atlante
dei prodotti tradizionali d'Abruzzo, la colloca nella zona del fiume Sangro, proprio ai confini con il Molise, dove da sempre è
presente un'apicoltura d'eccellenza che rende disponibile miele di ottima
qualità per il dolce.
Tutto ciò dimostra, ancora una volta,
l'importanza delle certificazioni d'origine e di qualità, tema su cui il Molise
è purtroppo in ritardo. Emblematica la mancanza di una Dop
nel settore caseario: i celebri caciocavalli
regionali, emblemi di un territorio e orgoglio di un intero popolo, rientrano
nella calabrese Dop del Silano.
E non va meglio per il tartufo molisano, spesso trasformato in piemontese o in
marchigiano per fare bella mostra nelle fiere dell'Italia centrosettentrionale.
Se il vino Tintilia ha riscattato una produzione
autoctona, lo stesso non si può dire nel settore dei dolci, dove le produzioni
più recenti, spesso realizzate con ingredienti estranei alle caratteristiche
del territorio, hanno finito per soppiantare i piatti tradizionali della
civiltà contadina.
di Valerio Mancini (da ilbenecomune.it)
Campobasso,
li 01 Ottobre 2015