Tradizioni
Le Carresi Nuovo
disciplinare per lo svolgimento delle Carresi del
Basso Molise. Il regolamento approntato dall’équipe di esperti guidata
dall’avvocato Antonio De Michele è stato depositato in Procura. Ci sono
misure e accorgimenti che riguardano precisi ruoli di garanzia e
responsabilità tra i carristi, novità nell’utilizzo del pungolo, nessun
farmaco prima della gara e altri criteri ritenuti indispensabili per non far
morire la tradizione interrotta la scorsa primavera da un’inchiesta sui
maltrattamenti degli animali che ha portato al sequestro di buoi, cavalli e carri
nei Comuni di San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone. Il responso del
procuratore, Ludovico Vaccaro, è atteso a breve: da questo parere dipenderà
il futuro stesso delle Carresi e le comunità
aspettano con fiducia ma anche con la consapevolezza che per tornare «a
correre» servirà una grande collaborazione. I contenuti ufficiali
del documento sono ancora «top secret» ai non addetti ai lavori. Fatto sta
che il nuovo disciplinare per lo svolgimento delle Carresi
è al vaglio della Procura di Larino. L’avvocato, Antonio De Michele,
incaricato dai Comuni e dalle associazioni di stendere il regolamento ha
depositato il fascicolo sul tavolo del procuratore, Ludovico Vaccaro,
accompagnato da un’istanza di dissequestro definitivo di buoi, cavalli e
carri. In realtà questo dissequestro era già arrivato ma condizionato al
non utilizzo degli stessi per attività agonistiche. A breve è previsto il
responso degli organi inquirenti dal quale dipenderà, di fatto, il futuro
stesso delle Carresi dopo l’intervento dell’autorità
giudiziaria che la scorsa primavera ha bloccato tutto con un’operazione dei
Carabinieri relativa a un’inchiesta sui maltrattamenti degli animali. Un
lavoro ritenuto «certosino» da chi in questi mesi ha cercato di individuare
la soluzione migliore e che è andato a colloquio anche con il capo della
Procura di Larino. Da quello che si sa tra gli accorgimenti principali del
disciplinare ci sarebbero i ruoli di cavalieri e carristi ben identificabili,
provvisti di magliette e casco con numero di riferimento affinché possano
essere riconosciuti anche nella “mischia” della gara e assumersi la
responsabilità penale dei comportamenti tenuti. Modifiche sostanziali
anche all’uso del pungolo, tra i principali motivi di indagine e sequestro da
parte dei carabinieri.
Niente farmaci prima
della gara. L’animale non potrà essere sollecitato in nessun modo oltre la sua
fisiologica capacità di resistenza. Ma i contenuti dettagliati e ufficiali
non sono stati ancora diffusi. da primonumero.it |
Campobasso,
li 17 Novembre 2015