L’associazione culturale La Terra si prefigge
di perseguire sempre con maggiore vigore gli obiettivi e gli scopi per
i quali Essa è nata.
Forte è stato l’impegno dei Soci Fondatori, che
ora sentono l’esigenza di accelerare il cammino dell’Associazione
ravvisando in Essa una forte opportunità di intervento sul territorio.
Per coloro a cui l’Associazione si rivolge attraverso le Sue iniziative
è necessario in primo luogo chiarire che Essa è nata in
continuità con la tradizione delle proprie origini molisane,
per assumere iniziative atte a promuovere il progresso, lo sviluppo
e le qualità della vita della propria terra..
In particolare:.
1. Essa è espressione del territorio, della sua realtà
socio-culturale e del suo valore paesaggistico.
2. Essa supera i confini microlocalistici e si identifica in una realtà
provinciale e regionale.
3. Essa ricerca le possibili connessioni con quanti, singoli o riuniti
in altre Associazioni, operano sullo stesso territorio con identiche
finalità.
Val la pena anche precisare che l’Associazione è
nata dalla comune intuizione dei suoi Soci Fondatori che hanno visto
nelle terre dell’entroterra Molisano la possibilità di
ricostruire ancora una qualità della vita adeguata alle esigenze
dell’Uomo.
A tal fine è stato messo a punto un Progetto di massima per
lo sviluppo delle aree interne molisane, per il quale si chiede l'impegno
della classe politica e che é strutturato nei seguenti 10 punti.
1) riappropriarsi della politica partecipata, cercando
di dare ai cittadini gli strumenti necessari per il confronto democratico
e per il controllo della trasparenza di chi è delegato a rappresentarli;
mettere in atto una strategia nuova che sviluppi l'impegno politico
attivo, collegandolo a concrete iniziative progettuali che mobilitino
energie, mettendo insieme impresa, solidarietà e cittadinanza
attiva;
2) difendere, recuperare e rivalutare le risorse territoriali come la
difesa del suolo e delle acque, il rimboschimento
delle aree montane, la creazione di parchi naturali, la valorizzazione
dei siti archeologici, religiosi e paesaggistici, il rinnovamento dell'agricoltura,
dell'allevamento e dell'artigianato, la nascita di aziende di trasformazione
dei prodotti agricoli e zootecnici;
3) potenziare i servizi sociali fondamentali quali la sanità,
la scuola, l'assistenza agli anziani, garantendone la presenza sul territorio
in modo efficiente e capillare;
4) predisporre piani di recupero dei centri storici, non solo per fini
museali ma con l'esplicito intento di ricreare la vita sociale a dimensione
umana, favorendo le attività artigianali legate alla pietra,
al ferro ed al legno ed a tutte le mansioni commerciali e di servizio,
capaci di garantire un adeguato sviluppo che incentivi la volontà
di "abitare il paese";
5) riorganizzare i trasporti locali, rendendoli più snelli ed
aderenti alle necessità dei cittadini; garantire, con una adeguata
manutenzione, la percorribilità della rete stradale locale ed
evitare la costruzione di ulteriori strade interpoderali, che negli
ultimi decenni hanno prodotto seri guasti idro-geologici al territorio;
migliorare i tracciati delle strade di collegamento tra i paesi, i centri
provinciali e le fondovalli per ridurre i tempi di percorrenza;
6) monitorare i problemi del mondo della scuola e costruire un razionale
progetto di sviluppo dell'educazione permanente, per favorire ogni opportunità
che batta la cultura dell'abbandono e favorisca una formazione in linea
con il possibile sviluppo della regione.
7) sostenere le organizzazioni e le associazioni culturali ed ambientaliste,
radicate sul territorio, per quanto attiene alle attività relazionate
agli studi storici, al recupero dei dialetti e delle tradizioni locali,
alla salvaguardia ed alla valorizzazione dei beni paesaggistici ed alla
promozione di manifestazioni pubbliche;
8) riorganizzare le strutture istituzionali locali (Comuni, Comunità
montane, Unione dei Comuni) per avvicinarle ai cittadini ed offrire
loro in maniera più razionale ed efficiente i servizi socio-assistenziali;
9) valorizzazione dei momenti di socializzazione culturale e sportiva,
incentivando la creazione di attrezzature e servizi sportivi, socio-culturali
e ricreativi per ragazzi, adolescenti e giovani, ed a tal fine promuovere
l'associazionismo di promozione sociale;
10) promuovere le aree interne in un piano di sviluppo eco-sostenibile,
al fine di incentivare le attività legate all'agriturismo ed
all'artigianato.
Da tutto ciò oggi discende una scelta strategica dell’Associazione
che mira a rivalutare la Sua iniziativa puntando direttamente sui giovani
ed alla formazione di una Loro coscienza che rifugga dalla cultura dell’abbandono
delle Loro origini e delle Loro terre.
Con questa scelta la prossima manifestazione della Associazione, il
cammina, Molise! 2004, giunta alla sua
decima edizione, si arricchirà di una nuova esperienza.
Fin qui questa manifestazione, che ha portato a percorrere a piedi i
luoghi della regione un numero sempre crescente di partecipanti, ha
voluto rappresentare diverse cose.
Una testimonianza di attaccamento alle proprie origini, una testimonianza
di vitalità e capacità propositiva nella realtà
territoriale, un modo diverso di soddisfare un turismo alla ricerca
di tradizioni e dei valori culturali ad esse legati ed infine un modo
diverso di riscoprire un territorio con i suoi valori paesaggistici.
La manifestazione poi ha registrato sempre più la presenza di
partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia. Questo ha fatto
assumere ad Essa una peculiarità nuova. Anche se i suoi percorsi
ed il suo spazio geografico sono locali la sua esperienza e ciò
che Essa propone oggi hanno un’accoglienza ed una risonanza nazionale.
Nella edizione del 2004, decimo anniversario
della manifestazione, il cammina, Molise!
vuole proporsi come momento di riflessione su questi dieci anni di “cammini”
attraverso il territorio molisano .La manifestazione, con i tanti marciatori
provenienti da ogni parte d’Italia, porterà il proprio
segno della testimonianza, identificato con le specificità proprie
della manifestazione (valorizzazione del territorio, animazione, socialità,
etc.) ed anche, ove possibile, con l'organizzazione dell'accoglienza,
che normalmente è gestita dalle amministrazioni o dalle Pro Loco
dei comuni attraversati.
La manifestazione vuol essere anche l’occasione per una cattedra
itinerante sul territorio a disposizione dei giovani.
Con l’aiuto dell’Associazione Italiana degli Insegnanti
di Geografia ed in collaborazione con le Amministrazioni dei Comuni
attraversati, la marcia vuole accogliere ogni giorno gruppi di scolari
dei territori attraversati per guidarli alla scoperta di attività
presenti sul Loro territorio, di siti archeologici ed artistici, di
testimonianze delle tradizioni e per condurli a fruire dei Loro valori
paesaggistici e naturali.
Un ultimo appuntto.
Il Consiglio Regionale del Molise il 4 giugno 1997 presenta la proposta
di legge regionale n°170 "NORME PER LA SENTIERISTICA"
di iniziativa dei Consiglieri Regionali Di Lena (PDS), Maurizio (PDS),
Di Sabato (PRC) e Astore Palmieri (Molise Democratico) con la seguente
relazione introduttiva:
"Nell'estate del 1996 il periodico la vianova ha organizzato
una manifestazione naturalistica e socio-culturale, denominata "cammina,
Molise!", per andare a conoscere il Molise a piedi.
Tappe anche di 50 chilometri che se hanno portato a scoprire campanili
e piazze dei nostri piccoli e grandi centri, hanno costretto però
i visitatori a percorrere strade asfaltate in mancanza di una rete sentieristica
pedonale sulla quasi totalità del percorso.
Negli ultimi anni è cresciuta molto la voglia di camminare, soprattutto
nel silenzio, a contatto con la natura, alla scoperta dei paesaggi,
della storia, della cultura del territorio e del rispetto dell'ambiente.
Rispondere a questo bisogno crescente del cittadino del duemila vuol
dire offrire possibilità di sviluppo al turismo che, per la nostra
regione, può rappresentare il motore dello sviluppo complessivo
del prossimo futuro.
Si tratta di rispondere in modo organizzato con una offerta ampia di
possibilità recuperando piste e carrarecce, mulattiere e sentieri
già tracciati, nonché strade vicinali e interpoderali,
o progettando nuovi tracciati e nuovi adattamenti senza dimenticare,
anche per utilizzare iniziative delle regioni confinanti, i regi tratturi
che fanno parte del demanio regionale, dopo l'approvazione della legge
n. 9/1997 che ne regolamenta la salvaguardia ed il corretto utilizzo.
Si tratta, in pratica, di costruire una rete sentieristica; di dare
ad essa punti di riferimento certi d'approvvigionamento idrico-alimentare
e di pernottamento, di renderli cioè basi di appoggio del turista;
di segnalare i percorsi e di comunicare questa singolare ma importante
opportunità di fare scoprire, conoscere e vivere il "piacere"
del Molise, le strade dei sapori, i tratturi, la memoria, la sacralità,
i parchi della storia, della cultura e della natura di questa nostra
Regione.
Una risposta, quindi, ai partecipanti alla manifestazione dell'estate
'96 e a quanti, padroni del tempo, vogliono camminare in questa regione
per apprezzare le innumerevoli preziosità che rimangono celate
agli occhi di coloro che lo attraversano essendone invece gli schiavi.(
)"
Nel corso di "cammina, Molise! 1996", a conclusione della
tappa di Campobasso, in effetti avemmo un confronto franco con esponenti
della nuova classe politica molisana in merito al nuovo modello di sviluppo
basato sulle risorse naturali, ambientali e culturali della nostra regione.
I marciatori fecero rilevare, senza mezzi termini, la loro delusione
per non aver colto segnali di cambiamento e di attenzione verso i beni
ambientali, naturalistici, patrimonio del nostro Molise, nonostante
le promesse della campagna elettorale dell'anno precedente. Gli esponenti
politici presenti, confrontandosi con noi, fecero presente la pesante
eredità ricevuta nella gestione di amministrazioni dissestate
e ribadirono l'impegno per il cambiamento.
Da qui, un anno dopo, tra le altre (L. n°158, raccolta e commercializzazione
dei funghi ipogei; L. n°159, parco regionale dell'olivo; L. n°171,
le strade del sapore) la proposta di legge sulla sentieristica.
Sono passati altri sette anni, la nostra associazione
ha organizzato altre sette manifestazioni per portare gente da tutt’Italia
a conoscere il Molise a piedi, ma la legge n°170 (come anche le
altre tre menzionate) è rimasta al palo.
Nell’attesa che questa legge venga finalmente approvata, la nostra
Associazione, in collaborazione con altre associazioni ambientaliste
nell’ambito del “cammina, Molise!” e per tutti i percorsi
già attraversati dalla manifestazione nelle precedenti edizioni,
ritiene di poter contribuire ad attivare parte di alcuni articolati,
in merito alla costruzione della rete sentieristica regionale.
Si fa riferimento in particolare ai seguenti articoli:
Art.3 – Basi d’appoggio per posti tappa. Art.6 – Realizzazioni,
recuperi, segnaletica e manutenzioni. Art. 10 – Progettazione
e realizzazione della rete sentieristica.