EDIZIONE 2011

 

IL PERCORSO

SANT'AGAPITO (IS) - LONGANO (IS) - CASTELPIZZUTO (IS)





CENNI STORICI

 

 


ALBUM



Ripensando
al
Cammina, Molise! 2011

di
Enza Santoro Reale

Sant'Agapito


Altezza: 565 m    
Latitudine: 41º 33'  
Longitudine:
14º 13'
Superficie: 15 kmq

Origini del nome

Il nome deriva da quello di un martire cristiano, Agapito appunto, cui era dedicata la chiesa attorno alla quale si sviluppò il nucleo urbano originario; da Sanctum Agapitum si è trasformato in Santa Capiata nel 1516.

Geografia Fisica

Territorio

Sant'Agapito sorge sulle propaggini nord-occidentali del massiccio del Matese, posizione che conferisce al paese la definizione di "Porta del Matese". Il territorio del comune comprende anche cinque frazioni: Colannoni, Coriemano, Pietradonata, Scalo Ferroviario e Temennotte...

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Longano
Altezza: 700 m S.l.m. 
Latitudine:
41º 31'
Longitudine:
14º 15'
Superficie: 27,07 kmq

Geografia fisica

Longano sorge a circa 700 metri sul livello del mare[2], sulle pendici del Matese, su di un colle situato sulla riva destra del torrente Lorda, un affluente del Volturno.
Comune agricolo montano, di probabile origine medievale. La popolazione dei longanesi presenta un elevato indice di vecchiaia ed è distribuita nel capoluogo comunale e nel nucleo abitato di Trignete. Sorge su un colle sulla riva destra del torrente Lorda, tributario del Volturno, che ne attraversa il territorio dal profilo geometrico alto‑collinare, caratterizzato da modesti rilievi coperti di boschi di alto fusto e cedui e dal profilo del massiccio del Matese, che segna a sud il confine del comprensori
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Castelpizzuto

Altezza: 836 m s.l.m.   
Latitudine: 41º 31'
Longitudine:
14º 18'
Superficie: 15,29 kmq

Cenni storici

Probabilmente il paese di Castelpizzuto deve il proprio nome alla forma acuminata del monte su cui si erge; nel corso degli anni il suo nome è variato da “Castrum piczutum” a “Rocca di Pizzuto” (o semplicemente “Pizzuto”), per culminare nella definitiva denominazione di “Castelpizzuto”. Non si conoscono testimonianze storiche sul paese di Castelpizzuto anteriori alla dominazione angioina. Infatti, le prime notizie risalgono al 1269, data in cui Carlo I d’Angiò assegnò le terre di Castelpizzuto in feudo a Tommaso d’Evoli. Al declinare dello stesso secolo il paese fu tripartito, ed i tre titolari furono Gualtiero da Ponte, Nicola Roccafoglia e Alferio d’Isernia. Alla morte di Gualtiero, non avendo egli alcun figlio, la sua quota fu riscattata da Alferio, il quale nel 1316, avendo acquistato anche la quota del Roccafoglia, divenne unico signore di Castelpizzuto. Pur non avendo notizie certe, si può dedurre che la signoria della famiglia d’Isernia in Castelpizzuto si protrasse durante tutto il XIV secolo...

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SANT'AGAPITO
Foto di Adolfo Viola
Foto di AntonioSiano

SANT'AGAPITO - LONGANO
Foto di Adolfo Viola
LONGANO
Foto di Adolfo Viola
LONGANO - CASTELPIZZUTO
CASTELPIZZUTO
Foto di Adolfo Viola
Foto di AntonioSiano

Si è conclusa felicemente l’avventura CAMMINA, MOLISE! 2011
L’edizione, la diciassettesima, testimonia che la ferma volontà di pochi può far lievitare esperienze fruibili da un numero sempre più ampio di persone, felici di condividere il contatto sano con la natura, nonché la gioia di una sfida con se stessi vinta attraverso un impegno straordinario e quindi più grande del piacere di facile consumo.
L’Organizzazione, il cui motore efficiente è l’Architetto Giovanni Germano,coinvolge il Territorio attraversato ed i Comuni nell’impegno di ripristinare i sentieri, allestire l’accoglienza, offrire il meglio di un contesto che ammalia chi l’osserva e scopre il valore grande di un contatto con la terra, con la vegetazione lussureggiante o arida, con imprevisti difficili da accettare e superare.

GLI ITINERARI DELL’EDIZIONE 2011
sono stati sorprendenti e, al di là di alcuni episodi traumatici che hanno turbato la carica vitale del primo giorno, sono riusciti a dare il senso della Molisanità facendo intravedere buonepossibilità di riscatto e di crescita delle Zone interne.
Positivo il coinvolgimento delle due Province, sentito come superamento dei confini amministrativi e ricomposizione di due Aree la cui unitarietà territoriale appare evidente a chi muovendosi per la Statale 17 ammira un contesto naturalistico di singolare bellezza rallentando magari la corsa in auto; il Massiccio matesino, infatti, ha un fascino particolare con la sua maestosità ammorbidita dai bianchi agglomerati che punteggiano il verde dei declivi e che, a sera, quando il Monte si oscura, diventano suggestivi richiami luminosi concorrenti con le stelle e le costellazioni.
Gratificante l’esperienza di penetrare nel cuore di contesti abitativi, tante volte ammirati da lontano, attraverso gli antichi sentieri stretti, impervi non più frequentati, da dove la meta si avvista e si perde, dove l’ombra dà refrigerio e dove gustose more o frutti acerbi – meline, perette, prugne – smorzano la sete.
Sentieri bellissimi fra boschi, pinete ben curate, tra monti brecciosi in un interminabile sali-scendi, refrigeranti torrenti, morbidi pianori.
Sentieri rischiosi con difficoltà che generano panico e mettono a rischio l’incolumità dei Viandanti.
(continua...)

Copyright: A.C. "La Terra"

Editrice de la vianova, periodico molisano di informazione, ed organizzatrice della manifestazione naturalistica e socio-culturale cammina, Molise!