EDIZIONE 2011

IL PERCORSO

GUARDIAREGIA (CB) - CAMPOCHIARO (CB) - SAN POLO MATESE (CB)




CENNI STORICI

 

ALBUM

Ripensando
al
Cammina, Molise! 2011

di
Enza Santoro Reale

Guardiaregia


Altezza: 558  m s.l.m.   
Latitudine: 4
1º 36'   
Longitudine:
14º 58'
Superficie: 34,25
kmq

Geografia

Il paese è situato ai piedi del monte Mutria (alto 1816 m), uno dei più alti monti della catena appenninica ed è ricca di torrenti come il Torrente del Quirino

Cenni storici

La data dell'origine del centro urbano non è nota, essendo andati distrutti completamente i documenti storici nel violento terremoto del 1805, che seminò lutti e rovine in molti centri della Regione. Le ipotesi e la leggenda, tuttavia, fanno risalire le origini del Paese al fiero popolo Sannita. I Sanniti, infatti, abitavano la zona gravitante attorno all'Appennino del Matese. Quando Roma assoggettò queto territorio, Augusto diede il nome di IV Regione al Sannio d'allora. Affermatasi successivamente la dominazione Longobarda in Italia, il Sannio costituì la quattordicesima provincia delle 28 in cui l'Italia stessa venne divisa. La provincia del Sannio venne incorporata al Regno d'Italia nel 1860 e Guardiaregia si inserì nel quadro nazionale, partecipando a tutte le ansie e a tutte le vicende della Patria.

Tra il XII ed il XVII secolo il toponimo era "Guardia di Campochiaro". Dal 1443 al 1525 il paese fu feudo della famiglia Pandone, la quale lo vendette ai di Capua, e questi in seguito ai Franco. Per un certo periodo di tempo fu terra regia, fino a quando ne divennero titolari Giacomo e Pietro Sampogna. Poi ridivenne terra regia e lo rimase sino all'abolizione della feudalità. La irregolare figura geometrica del centro urbano di Guardiaregia si adagia, dolcemente sdraiata, alla base della quasi gigantesca piramide costituita da Monte Capraro e da essa separata dalla voragine "Prece". La frattura della Prece si sarebbe formata nel periodo alluvionale dell'ultima era geologica, tuttora in attività di proseguimento e corrispondente alla comparsa dell'uomo sulla terra...

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Campochiaro

Altezza: 480  m s.l.m.   
Latitudine:  
41º 34'  
Longitudine:
14º 59'
Superficie: 66,49 kmq

Informazioni Generali

Campochiaro si trova alle falde del Matese; il suo nome originario era “Campus clarus”, cioè campo luminoso.
Il paese è collocato proprio su uno dei sette tratturi che partono dall’Abruzzo per arrivare alla Puglia,  attraversando il Molise.  Sorge quasi a metà strada tra i due capoluoghi di provincia del Molise, Campobasso e Isernia, nelle immediate vicinanze del massiccio del Matese.

Monumenti e luoghi d'interesse

La chiesa di Santa Maria Assunta è collocata al centro di Campochiaro, nella parte più alta che sovrasta l’intero abitato.

Nella parte più alta del paese è possibile ancora oggi scorgere la “Rocca” medievale, vigile sentinella di un tempo...

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San Polo Matese

Altezza: 468 m s.l.m.   
Latitudine:
41º 30'
Longitudine:
14 º55'
Superficie: 42,90 kmq

Informazioni Generali

San Polo Matese, arroccato su di un colle ai piedi del Matese a 750 m. s.l.m. su di un territorio di 17,63 Kmq., dista circa 20 Km da Campobasso e 25 da Isernia.   L'economia si basa essenzialmente sull'agricoltura, la zootecnia, l'artigianato e l' industria.

Arte e Architettura

Il borgo antico, che rappresenta il cuore del paese, è il classico borgo medievale con stradine strette e ben tenute.  Molta cura è stata data alla pavimentazione ed all' illuminazione che contribuiscono a rendere suggestivo il centro storico.  La chiesa parrocchiale, realizzata nel medioevo, conserva all'interno un Battistero del 1552, una acquasantiera del 1616 ed un'opera di grande pregio: la statua della Madonna con Bambino del Di Zinno (1755). Nel vecchio palazzo della famiglia Rogati, ora comunale, situato  nel cuore del centro storico, si può visitare l' artistico Presepe, aperto tutto l' anno, dell' artista Spagnolo Juan Mario Oliva con figure di Antonio Mazzeo.  L' opera rappresenta fedelmente, in scala, un paesaggio della Palestina..  Tutto il materiale utilizzato per la realizzazione di questa opera proviene proprio dal paese che rappresenta...

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GUARDIAREGIA
GUARDIAREGIA - CAMPOCHIARO
Foto di Adolfo Viola
CAMPOCHIARO
CAMPOCHIARO - SAN POLO MATESE
SAN POLO MATESE
Foto di Adolfo Viola

L’ACCOGLIENZA
è stata calda e gustosa, a conferma che le Comunità piccole dell’entroterrahanno alto il senso dell’Ospitalità.
Degustazioni davvero eccezionali soprattutto al mattino, dalla colazione corroborante del contadino, alla varietà di dolci e di rustici abilmente confezionati dalle Signore con il tocco della modernità nella forma e nel sapore, alla presentazione elegante di una colazione moderna sui tavoli ‘a corona’ nella Piazza/Salotto di Sepino. Un allestimento raffinato personalmente curato dal Sindaco, una Signora dinamica e determinata, una garanzia per l’efficienza amministrativa.
I Fagioli hanno costituito l’elemento base del pranzo e della cena, il che è stato motivo di ilarità, estemporanee battute e...lamentele, ma ha fatto anche apprezzare la volontà di offrire il piatto più tipico della zona.Nella cultura contadina di un tempo, infatti, i legumi, di cui i campi del Matese sono buoni produttori, costituivano l’energetico premio alle fatiche dei campi, serviti ogni sera come piatto caldo insieme con le ‘sagne’ ammassate con premura dalle abili Massaie.Da sottolineare comunque come, pur nell’uniformità ‘fagiolana’ dell’elemento base, è emersa la specificità del piatto nella qualità, nella varietà, nell’amalgama degli ingredienti, nel grado di cottura e di consistenza, il che ha consentito un animato confronto ed una goliardica esplicitazione dei propri gusti. I Comuni visitati vivono felicemente l’estate arricchita dai Ritorni e sono ben disposti ad allestire Sagre e Festeggiamenti avendo un centro propulsore di vitalità nella cooperazione dei Cittadini. Corale la partecipazione alla festa ed entusiastico l’incontro con il Popolodi Marciatori, unserpentone colorato che ha invaso le piazze e le viuzze coinvolgendo con vivace dinamicità il Complesso comunitario. Commovente l’accoglienza di Castelpizzzuto, una micro-comunità che ha ospitato un numero di Marciatori quasi doppio rispetto al numero dei Cittadini residenti e li ha accolti in una piazza piena di calore e di Comunanza, dove il Visitatore sedeva accanto al Paesano felice ed orgoglioso per avercontribuito in proprio all’accoglienza collavoro e con l’elargizione dei prodotti.
Un miracolo di Convivenza serena e partecipazione davvero encomiabile degna della vera Molisanità, un cuore grande aperto all’accoglienza.Una piccola Comunità in cui è facile ritrovarsi e riconoscersi, cosa gioiosamente sperimentata da due Signore, compagne di Cammino, le quali hanno avuto il piacere di ritrovare in un batter di ciglio Parenti che non vedevano da oltre 50 anni - miracolo del circoscritto!

LA SPERANZA DEL RISCATTO
Il ricambio generazionale a livello amministrativo costituisce un elemento comune a molte Amministrazioni con la conseguenza positiva di una gestione più agile ed un’efficiente cooperazione tra Amministratori ed Amministrati, per cui è possibile che i Cittadini si sentano coinvolti nella preparazione degli Eventi ed il Sindaco o l’Assessore rivesta anche il ruolo di Danzatore, Vivandiere o Guida turistica, là dove mancano gli appassionati Cultori di Storia o le giovanissime Guide ancora acerbe ma con grande carica emotiva.
(continua...)

 

Copyright: A.C. "La Terra"

Editrice de la vianova, periodico molisano di informazione, ed organizzatrice della manifestazione naturalistica e socio-culturale cammina, Molise!