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Il percorso del cammina, Molise!
2004 è stato contraddistinto dall’attraversamento
delle terre del Molise Centrale a ridosso della Valle del Biferno, con
l’intento di proporre la conoscenza di un territorio ricco di
storia e di bellezze naturali ed artistiche.
La marcia, partendo da Gildone per finire a Duronia, si è posto
come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga
parte poco conosciuto fuori dai confini regionali, che comprende paesaggi
incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando
si riescono ad apprezzare.
Paesaggi, boschi, attraversamento dei paesi, l’ospitalità
della gente molisana, e…tante curiosità. Tanti gli elementi
interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale
unico.
Queste le caratteristiche principali:
Gildone
E’l’antica Celidonia del catalogo Borrelliano del secolo
XII, collocata sulla statale 17.
Il centro storico, oggi quasi del tutto disabitato, è addossato
ad uno spuntone calcareo che ha condizionato la costruzione delle case,
dando al complesso architettonico una peculiarità interessante;
infatti le unità abitative sono formate da stanze situate a diversi
livelli, secondo l’andamento della roccia.
Il palazzo baronale Infanti, oggi in via di ristrutturazione, si fa
ammirare per la linea architettonica e per la presenza di colombaie
che hanno una fattura particolare.
Su un’altura, a 4 Km dall’abitato, la chiesetta di Santa
Maria a Quadrano, dell’XI secolo, fondata dai Benedettini, purtroppo
ha perduto il suo stile, a causa dei continui rifacimenti, ma conserva
il suo fascino di chiesa campestre immersa nel verde.
Mirabello Sannitico
L’appellativo ‘sannitico’ distingue la località
da analoghi toponimi diffusi in varie parti d’Italia.
Posto in una conca fertile, ha una buona produzione agricola, soprattutto
vinicola. La popolazione, culturalmente vivace, motivata a varie iniziative
imprenditoriali, gode un apprezzabile benessere economico e registra
un discreto incremento demografico.
Ferrazzano
L’antica Ferentinum ricordata da Livio per essere stata espugnata
forse da Fabio Massimo con combattimenti che costarono la perdita di
tremila uomini, ipotesi formulata dal Masciotta e da storici locali,
ma non suffragata da una sicura documentazione.
E’ la sentinella del Molise e gode di una vista aperta che dalla
vallata spazia verso colline punteggiate del bianco degli agglomerati
abitativi e verso il maestoso Matese.
Il centro storico conserva la suggestione degli intrighi di viuzze e
scalinate, nonché la semplicità accattivante delle abitazioni
in pietra.
La Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, distrutta e ricostruita con
nuovi criteri architettonici, è impreziosita dal portale autentico
di stile romanico, a testimonianza di un’arte, quella romanica,
diffusa in diverse località molisane e mantenuta integra in alcune
emergenze.
Campobasso-Busso
Una passeggiata gradevole, arricchita da alcune emergenze che si incontrano
in itinere, conduce da Campobasso a Monte Vairano e si snoda attraverso
boschi di querce, cerri, castagni fino alla quota di 997 metri della
vetta.
Notevole l’area archeologica di Monte Vairano
con scavi ancora in atto che riportano alla luce reperti di grande interesse
e che contribuiranno a riscrivere la storia dei Sanniti.
Un centro turistico di buon livello ed un museo archeologico e botanico,
in via di allestimento, nonché l’amenità del paesaggio
costituiscono una risorsa preziosa del luogo.
La casa dell’illustre Giuseppe Altobello, cultore di scienze naturali,
collezionista di mammiferi,uccelli, rettili e pesci della fauna molisana,
ospiterà il museo.
Vinchiaturo
Un’ipotesi etimologica fa derivare il nome da ‘vincla’
del toponimo registrato come ‘Vincla-turu-m’ o ‘vincla-torio’
e fa pensare ad una località adibita a carcere o a domicilio
coatto nei tempi della romanità (Giambattista Masciotta –
Il Molise dalle origini ai nostri giorni - Circondario di Campobasso).
Collocato in posizione strategica alla confluenza delle statali 17 e
87, è da sempre un nodo importante della viabilità tratturale,
viaria e ferroviaria,
La sua posizione ha favorito lo scambio di idee e di merci ed il contatto
con diverse etnie, sviluppando una mentalità aperta alle innovazioni,
disponibile alla libera e proficua attività imprenditoriale,
condizione che ha inciso positivamente sull’economia e sullo stato
demografico del paese.
Degne di nota le due croci viarie e la struttura urbanistica gradevole
e funzionale.
Baranello
Forse da Vairanello piccolo Vairano, luogo posto a quota più
bassa rispetto al monte Vairano.
Oppure ha tratto origine dagli abitanti esuli da un antico Casale -
Bairano, o Vairano, che sorgeva alle falde del monte attualmente denominato
Vairano (Giambattista Masciotta – Il Molise dalle origini ai nostri
giorni - Circondario di Campobasso)
In buona posizione paesaggistica, si fa ammirare per la cordialità
e simpatia degli abitanti, dinamici e volitivi, impegnati in attività
agricole, artigianali che producono benessere economico.
Ridenti le case costruite con mattoni bugnati ed ornate dalle eleganti
Romanelle, un prodotto delle locali fornaci che ormai non sono in funzione
e costituiscono un esemplare di archeologia industriale.
Di notevole interesse il museo civico donato al Comune dall’architetto
Giuseppe Barone insieme con una ricca collezione di vasi greci, italici,
etruschi, romani, di bronzi, miniature, monete, di cineserie, di quadri,
disegni e sculture.
Colle d’Anchise
Il percorso Baranello – Colle d’Anchise, oltre alle sue
peculiarità paesaggistiche, tra il verde di una fitta vegetazione
collinare e la freschezza della vallata tagliata dal torrente Quirino,
stimola il ricordo degli eventi della seconda guerra mondiale.
In questi luoghi Tedeschi ed Alleati si fronteggiarono per un lungo
periodo da postazioni collocate sulle alture che controllavano la vallata
del Quirino, finché gli Alleati non riuscirono ad attraversare
il fiume, a liberare Colledanchise ed a mettere in fuga i Tedeschi.
Nella Chiesa Madre si ammirano gli affreschi eseguiti dal Pittore molisano
Ferdinando Trivisonno le cui opere sono ben conservate in varie chiese
della Regione.
Casalciprano
Nel centro e' presente la chiesa di Santa Maria del Giardino che probabilmente
e' di origini medioevali. Infatti di tale periodo e' datato il suo portale,
ricco di decorazioni di tipo vegetale con cornici a tortiglione ed un
arco che denota la bravura e l'impegno che i maestri scalpellini hanno
messo per realizzarlo. L'arco raffigura tre teste di Cherubini in stile
Gotico-Romano. Il periodo di edificazione e' compreso tra il XIII ed
il XIV secolo.
Torella del Sannio-Duronia
Di particolare attenzione è "il castello medioevale",
le sue ampie balconate su due lati, adattate al gusto rinascimentale
dell'epoca, lo rendevano molto simile ad una struttura residenziale
che a una fortezza. Intatto ed incantevole il tratto del Tratturo Lucera-Castel
di Sangro che conduce fino a Duronia.