EDIZIONE 2007

IL PERCORSO

TAVENNA - MONTECILFONE - GUGLIONESI


L'ITINERARIO

a cura di
ENZA SANTORO
SILVANA REALE

ALBUM

Mafalda


Latitudine:41°57′ N
Longitudine:14°43′ E
Altitudine:460 m
Superficie:32,6 km²
Popolazione:1.308 (dicembre 2004)
Densità:40 ab./km²

 

 

 



 

MAFALDA
Foto di Carlo Berardo

MAFALDA - SAN FELICE del MOLISE
Foto di Carlo Berardo


San Felice del Molise


Latitudine:41° 53′ 0′′ N
Longitudine:14° 42’ 0” E
Altitudine:546 m s.l.m.
Superficie24km²
Abitanti:813
Densità:34 ab./km²

....Dal sagrato della Chiesa, dopo aver osservato ancora una volta il superbo panorama, si percorre il corso Garibaldi fino alla Piazza intitolata ad Antonio Zara, il finanziere ucciso a Fiumicino in un attentato terrorista degli anni ‘’70.
Lo sguardo si sposta a destra e a manca attratto dagli scorci suggestivi che i vicoli strettissimi fanno intravedere, un’attrattiva bella che distoglie l’attenzione dalle case svilite dal tempo e dall’incuria.
San Felice del Molise offre al turista alcuni reperti che testimoniano antichità ed importanza strategica.
La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, il cui culto è di chiara derivazione orientale, porta evidenti segni della stratificazione artistico-architettonica e delle vicende storiche che si sono succedute; eretta in epoca normanna subisce una trasformazione in stile romanico-gotico ed ha rifacimenti successivi che in parte hanno snaturato o ricoperto il preesistente. Opere di pregio sono le 15 tele che rappresentano i misteri del Rosario, nonché una statua lignea di Sant’Antonio Abate realizzata da Paolo Saverio di Zinno.
La Cappella di San Felice Papa, conserva murata un’iscrizione con scritta in ebraico e greco.
Castellelce: a ridosso di una chiesetta del 1910 si conserva un basamento in pietra che fa pensare ad un’antica costruzione, probabilmente il Castello, dove, secondo la tradizione,ai tempi degli Orsini, viveva Cecilia Orsini, morta a Napoli in concetto di santità.
Non distante dalle abitazioni, il Regio Tratturo di Pietra Canale Ateleta – Biferno rappresenta oggi una potenziale risorsa ed un ricordo tangibile della vitalità di un sistema viario transumante e di un indotto straordinariamente operativo e produttivo.

 

 

SAN FELICE del MOLISE
Foto di Carlo Berardo

 

SAN FELICE del MOLISE - MONTEMITRO
Foto di Carlo Berardo

 

MONTEMITRO
Foto di Carlo Berardo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Montemitro


Latitudine:41° 53′ 0′′ N
Longitudine: 14° 39′ 0′′  E
Altitudine: 508 m s.l.m.
Superficie: 16 km²
Abitanti: 468
Densità: 29 ab./km²

...La Chiesa di Santa Lucia costruita su antiche strutture del 1300 conserva il Campanile e due portali: l’uno gotico, l’altro di stile barocco; costruiti con materiale di altri manufatti. Di grande effetto le facciate di pietra ripulite dall’intonaco che le copriva.
All’interno è conservata una tela di Santa Lucia, in sostituzione dell’antica immagine della Santa che, secondo la tradizione, aveva accompagnato e protetto i primi Slavi durante le traversie di un viaggio rischioso dall’una all’altra sponda dell’Adriatico, alla ricerca di una terra ospitale più sicura che garantisse loro la sopravvivenza ed un certo benessere.
Località Castello è il punto più alto, donde la vista spazia in basso per scrutare l’ampia vallata segnata dalle flessuose anse del Trigno e si innalza sui forti declivi dei monti abruzzesi, punteggiati di agglomerati abitativi, gradevoli nella variabilità della conformazione, bene saldinel loro arroccamento difensivo. Un tempo era una Torre /Fortezza con camminamenti e vedute da cui si poteva controllare un’ampia zona per un raggio di molti chilometri.
Piccoli slarghi e portali, gli orti curati in piccoli appezzamenti di terreno sono un corredo bello che richiamano l’attenzione e destano curiosità. Un paese piccolo con un decremento demografico accelerato negli ultimi decenni, una vita sonnolenta ed inerte eppure l’incontro è animato da giovani che stanno investendo le proprie risorse in progetti di rinnovamento edilizio. La cura delle case in via di ristrutturazione per essere destinate all’ospitalità, la promozione di percorsi naturalistici nell’amenità dei luoghi, il recupero di aree selvagge per destinarle a luoghi di sosta e di ricreazione sono i segnali positivi che danno una speranza di riscatto e di promozione.
L’attenzione al recupero delle Botteghe artigiane ed alla conservazione di attività artigianali come quella della tessitura di coperte, stuoie e tovaglie di panno grezzo su antichi telai ed infine la cura nella conservazione delle tradizioni e della lingua croata con lo sportello linguistico e con iniziative tese ad animare l’interesse dei più giovani per le proprie origini sono segnali che confermano uno spirito di conservazione che non contraddice il progresso, una capacità di conservare la propria identità integrandosi con lo sviluppo e confrontandosi con le diversità. E’ questo lo spirito che ha animato le minoranze etnico-linguistiche dei paesi slavi.
L’attività agricola sussiste nella cura dei campi e degli orti, mentre l’attività pastorale langue, ma il percorso del Regio Tratturo di Pietra Canale Ateleta-Biferno viene utilizzato come percorso/Natura che ingloba una confortevole area attrezzata intorno al Lago in Contrada Macchie del Lago, al confine con Montefalcone, servita da un accogliente Ristorante Al vecchio tratturo
Un luogo di particolare bellezza è il Selo/Villaggio, probabile sede di soggiorno della prima Comunità croata, un luogo storico dove sono state ritrovate delle tombe e dove, su una preesistente costruzione, è stata edificata la "Cappella di Santa Lucia"
La domenica in Albis vi si festeggia la santa patrona amata ed invocata “Sveta Luca mol za nas /Santa Lucia prega per noi” come si legge nell’abside della cappella.
Il Busto della Santa, ornata di fiori e di ori, viene portata in processione da sole Donne, per un percorso di tre Chilometri dalla chiesa parrocchiale alla Cappella del Selo, accolta dal suono delle campane e da fuochi pirotecnici.
Dopo aver fatto tre giri in senso antiorario intorno alla Cappella la processione entra in chiesa per le funzioni religiose che si concludono con la distribuzione del pane.
Alla sera la Santa viene riaccompagnata nella Chiesa Madre accolta dal suono di campane e da spari.
Una peculiarità della giornata festiva trascorsa all’aperto tra religiosità e divertimento è l’Asta dei Dolci; a suon di banda il banditore vende al migliore offerente,.i dolci che i devoti hanno offerto alla Santa.

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