Schiavi d'Abruzzo
Latitudine:41° 49′ 0′′ N
Longitudine:14° 29′ 0′′ E
Altitudine:1.170 m s.l.m.
Superficie:45 km²
Abitanti:2004
Densità:8 ab./km²
Il centro storico, di impianto medioevale, si addensa sulla sommità del monte intorno alla Chiesa ed all’area del Castello, di cui rimane solo il toponimo. Ha un numero limitato di abitanti, perché il resto della popolazione è distribuita nelle molte contrade sparse su un territorio di 45 Kmq; è questa una tipologia insediativa congruente con una più efficiente organizzazione dell’attività agricola che si è tramandata nel tempo ed ancora oggi dà buoni frutti.
Tradizione e senso di ospitalità sono il vero patrimonio della popolazione che sta sviluppando la naturale vocazione al turismo di tutto il territorio per merito anche delle peculiarità naturalistiche, climatiche ed archeologiche
Tra le tradizioni famosa è la Spallata di Schiavi, un ballo popolare locale.
Di particolare interesse la Chiesa parrocchiale di S. Maurizio che ha un impianto barocco a tre navate e conservaun organo barocco in legno intagliato.
Di indubbio valore e di forte richiamo per gli studiosi è l’area archeologica di contrada Canale, in località Colle della Torre, a quota 864 metri s.l.m., lungo la strada provinciale che dal fondovalle Trigno sale al paese, in un punto panoramico da cui si domina la vallata sottostante e i rilievi molisani su cui sorge Pietrabbondante.
In questo sito è stato riportato alla luceun Santuario italico.
“Esso presenta, allo stato delle ricerche, due fasi edilizie ben definite: la prima databile tra il III ed il II secolo a.C., conil tempio maggiore, la seconda, agli inizi del I secolo, con il secondo tempio.
I due edifici insistono su un'area terrazzata sostenuta da un muraglione in opera quasi quadrata. Il ripiano era stato concepito probabilmente per il tempio grande, che ne occupa lo spazio mediano con orientamento sud-est.
Il Tempio grande è impostato su un grande podio di m 21x11 circa, alto m 1,79, nel quale è incassata la gradinata frontale.
È prostilo, tetrastilo, con due allineamenti di colonne laterali e con ante corrispondenti a un terzo della profondità della cella. L'ambiente è quasi quadrato, ampio m 6,73 in profondità e 7,33 in larghezza.
Caratteri del tutto diversi presenta il secondo edificio di Schiavi d’Abruzzo, disposto parallelamente all’altro ma più piccolo, privo di podio, con pianta di 7,40x13,30 m. circa, prostilo, tetrastilo, con ante, un solo allineamento di colonne e cella unica quasi quadrata. È costruito dal pavimento della cella in gran parte conservato, un battuto di signino rosso con decorazioni di tessere bianche disposte a losanghe entro tre riquadri che, a guisa di tappeti, delimitano uno spazio riservato a un basamento di statua, di cui resta il nucleo in muratura. |