EDIZIONE 2009

IL PERCORSO

CASTEL SAN VINCENZO - CERRO AL VOLTURNO- RIONERO SANNITICO




L'ITINERARIO

a cura di
Claudio di cerbo

 

 

ALBUM

Castel San Vincenzo


Il Comune, attualmente circa 600 abitanti, fa parte del PNALMe vi si trova ilMuseo della Fauna Appenninica , presenta un territorio ricco di valori naturalistici ed ambientali , e di testimonianze storiche di vari periodi:
- il lago artificiale, realizzato agli inizi degli anni 1950per scopi idroelettrici ,si è arricchito di abbondante avifaunaed è diventato un notevoleelemento diattrazione turisticacon punti attrezzati per il ristoro ed il campeggio sulle sponde ; vi si svolge ancheunamanifestazione equestre di grande richiamo;
- lo specchio d’acqua è arricchito dalle acque del Rio S. Pietro che scende dalle Mainardecon una serie continue di salti , scivoli e con la suggestiva forra poco prima del lago;
la chiesetta di S.Michele Arcangelo a Foce , protetta in una grotta che si apre nellaalta parete verticaledella forraove scorre il Rio;
- testimonianza internazionale il complesso dell’Abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturnorisalente all’anno 703 ,diventato uno dei più grossi centri di cultura e di spiritualita agli inizi dell’800;
- in località Cartiera , antica struttura produttiva,le belle le cascate che il Volturno forma alla confluenza con il torrente Gemmare.
Il bel centro storico, a quota 750 m slm, costituito dai due nuclei abitativi di San Vincenzo al Volturno e Castellone al V., si erge sulla parete rocciosa di travertino che si riflette nel lago così come le cime più alte della catena montuosa delleMainarde ,costituenti parte del territorio con la cima di Monte Mareche svetta oltre i 2000 m slm.
Al borgomedioevale,di origine benedettina, preceduto dalla piazzetta belvedere sul lago e sulla valle del Volturno , vi siaccede dalla antica porte per proseguire frastradine e vicoli , con impianto urbanistico ben conservato, per visitare le chiese di San Martino , San Filippo Neri e Santo Stefano.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Cerro al Volturno

L’abitato di origine benedettina, sorto sul finire dell’800 per opera dell’abate Roffredo , è inconfondibile per il castello quattrocentesco dei Pandonecostruito sullo sperone roccioso, attualmente ricoperto da muri in calcestruzzo cementizio, da cui si domina tutta l’alta Valle dl Volturo , la piana di Rocchetta con l’Abbazia, a cui fanno da sfondo la catena delle Mainarde.
Uno dei centri più popolosi ,oltre 2000 abitanti, con la popolazione che oltre che risiedere nel capoluogo distinto nei due nuclei: uno in alto attorno al castello e l’altro in bassoattorno alla chiesa dei SS Pietro e Paolo: Il territorio è presidiato daoltre 14 borgate.
Il territorio è attraversato dal torrente Rio che lambisce l’abitato,e di particolare bellezza è il selvaggio torrente Acquara che scende , nella stretta gola, con un continuo di cascate dal pianoro della Spina uno dei pianori più belli del Molise ove le partizioni agricole sono completamente conservate con i limiti delle cosiddette “ lenze” bensegnati da siepi;particelle agricole,che diventano tavolozze di colore nel periodo primaverile, che si sviluppano ai lati dellalunga stradina che lo attraversa in direzionedi Rionero Sannitico e da verdi prati sui dolci rilievi che lo delimitano verso Montenero e sul lato a valle.
Pianoro ben guardato dalla cinta sannitica di monte S. Crocedella quale ne restano lunghi tratti e da cui si domina la sottostante abbazia di S. Vincenzo al Volturno , l’alto corso del Volturno e del torrente Iemmare, che scendedalle Mainarde e che confluisce nel Volturno in località Cartiera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





Rionero Sannitico

L’abitato di data più recente si sviluppa lungo laantica viabilità della SS 17 Appulo Sannitica , la lunga arteria che unisce i paesi Abruzzesi con la Puglia partendo da Androdoco
Il tratto dellastorica arteria che interessa il territoriocoincide con il tratturo Pescasseroli- Candelalungo il cui tragittosono ancoraconservate le taverne più in basso verso il Mandra in agro di Forlì del S.. Il territorio è attraversato anche dall’altro tratturoLucera- Castel di Sangro che dal ponte della Fittola sale verso il passo sui è sorto l’abitato . La pandetta risalente al 1585che indicava i pedaggi per il passaggio delle greggièvisibile all’ingresso dell’ attuale sede comunale sitaai limiti del nucleo più antico dominato dai resti dell’antico palazzo fortificato dei ducaCarafa, del periodo seicentesco. Il campanile della chiesad S. Bartolomeo apostolosvetta al di sopradegli edifici.
Il territorio molto vario con una escursione di oltre700metri , dalla quota di 1300metri di montePratellaai 570 del torrente Vandrellache poi confluisce nel Vandra, oltre adampie superfici di bosco ceduo e a rimboschimentiè caratterizzato da ampi prati nel tratto verso il confine abruzzeseove è sviluppato l’allevamento allo strato semibrado così come sui versanti dei rilievi verso S. Pietro Avellana.Ilterritorio è anchedensamente abitato con la popolazione, in totale 1100 abitanti,che risiede innumerose borgate e frazioni (S. Mariano, Montalto lungo il tratturo Castel di Sangro Lucera, Vigne) , ognuna con la propria chiesetta,ove praticano l’agricoltura ancora con metodi tradizionali.

CASTEL SAN VINCENZO
Foto di Carlo Berardo

Foto di Renato Achille

CASTEL SAN VINCENZO - CERRO
Foto di Carlo Berardo

Foto di Renato Achille

CERRO AL VOLTURNO

Foto di Renato Achille

CERRO AL VOLTURNO - RIONERO SANNITICO
RIONERO SANNITICO

Foto di Renato Achille

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