EDIZIONE 2008

IL PERCORSO

MONTAGANO - LIMOSANO - SAN BIASE




L'ITINERARIO

a cura di
ENZA SANTORO
SILVANA REALE

 

ALBUM

Limosano


Latitudine: 41° 41′ 0′′ N
Longitudine:14° 37′ 0′′ E
Altitudine: 926 m s.l.m.
Superficie: 28 km²
Abitanti: 991
Densità: 33 ab./km²

E’ emozionante addentrarsi nel paesino che attira lo sguardo e suscita curiosità in chi, passando per la Bifernina, ne ammira, stupito, la configurazione e la posizione.
Accogliente la Piazza col Belvedere, col monumento ai Caduti ed il Busto a ricordo del Concittadino Igino Petrone, illustre Giurista e Filosofo di fama internazionale.
Si fanno ammirare le strutture abitative nella loro forma sobria ed elegante che dalla piazza corrono lungo il corso. L’ala destra dell’antico monastero di San Francesco è sede del Comune ed il chiosco,
sapientemente restaurato dall’Amministrazione comunale, viene utilizzato per serate particolari ed eventi culturali.
Quello che intriga è il nucleo antico, di origine medioevale, che si sviluppa in verticale su una roccia tufacea ed a cui si accede attraverso due Porte. Inerpicandosi per vie strette in erta salita si giunge al Palazzo nobiliare, solidamente strutturato su una rupe a strapiombo; dominanti, più in alto, il Campanile e la Cattedrale di Santo Stefano, dove si onora il Santo Patrono, San Ludovico D’Angiò, il giovane che rinunciò alla corona regale del Regno di Napoli, per dedicasi alla Religione.
La Chiesa, ristrutturata per volontà del Cardinale Orsini e riconsacrata nel 1626, conserva il bel portale originale ed una Madonna lignea attribuita a Carmine Latessa, discepolo del Brunetti, un affermato artista di Oratino.
La Chiesa di San Francesco d’Assisi, annessa all’antico monastero dei Conventuali, la cui costruzione fu autorizzata con Bolla Pontificia il 7 luglio 1312, conserva nell’interno due confessionali del sec. XVI, cinque Medaglioni su tela che ornano il Presbiterio ed il Coro con stalli semicircolari in noce intagliato.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore è l’antica Cattedrale, sede della Diocesi Vescovile dall’XI al XIII secolo.
Le iniziative culturali, promosse soprattutto d’estate, registrano un flusso di partecipazione che dà a Limosano vivacità e movimento; purtroppo il numero dei Residenti è in forte diminuzione - dalle tremila unità. del 1961 si è giunti a circa novecento unità nel 2001 - un decremento crescente, termometro del disagio e delle difficoltà occupazionali, conseguenza di un’organizzazione settoriale che non giova alla promozione del Molise.

 

MONTAGANO
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Foto di Gianfranco Zerbesi

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Foto di Paolo
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MONTAGANO - FAIFOLI
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Foto di Paolo
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FAIFOLI - BIFERNO
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BIFERNO
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BIFERNO - LIMOSANO
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LIMOSANO
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SAN BIASE
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San Biase


Latitudine: 41° 43′ 0′′ N
Longitudine: 14° 36′ 0′′ E
Altitudine: 804 m s.l.m.
Superficie: 11 km²
Abitanti: 270
Densità: 25 ab./km²

Da un’altura di 804 m s.l.m. San Biase domina la valle del Trigno consentendo di scoprire altre peculiarità del paesaggio molisano.
Scarse le attività produttive, se si eccettua quella dell’agricoltura e dell’allevamento; pertanto la carenza occupazionale e la dislocazione, lontana dai grandi centri, hanno determinato il forte calo demografico che si aggrava di anno in anno.
Eppure la purezza dell’aria e le particolari condizioni climatico-ambientali sono tali da favorire una coltura biologica di qualità e la sperimentazione di reimpianto di vitigni ed alberi da frutto un tempo prosperi in Molise ed oggi in via di estinzione. In questa linea si collocano le nuove aziende, ad esempio quella gestita dal Sig. Tanno.
Per migliorare le condizioni di vita si cerca inoltre di incrementare la ricettività turistica con la gestione di agriturismi e l’organizzazione di sagre e di feste. Sono iniziative queste vantaggiose, ma destinate a finire, se non rientreranno in circuiti turistici promossi con intelligenza, coniugando le varie risorse del territorio in itinerari che attenuino i disagi ed accrescano la gradevolezza dell’ospitalità.
Il centro storico ha una sua dignità nell’ordine e lindore delle strade e delle piazze, nello stile sobrio delle abitazioni, nell’eleganza della Chiesa di Santa Maria dell’ Acquabona, dal nome significativo.
Il Borgo Croce con la bella Croce Viaria in pietra, del 1648, era luogo di incontri, di contratti, di promesse e giuramenti da rispettare per la loro sacralità.
Resistono i ruderi della Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire che si festeggia il 2 e 3 febbraio. San Biagio è il protettore della gola, per cui alla benedizione si accompagna l’unzione della gola con l’olio santo; In segno di devozione sono distribuite le pagnottelle di pane benedette.



Copyright: A.C. "La Terra"

Editrice de la vianova, periodico molisano di informazione, ed organizzatrice della manifestazione naturalistica e socio-culturale cammina, Molise!