L'ITINERARIO
a cura di
ENZA SANTORO
SILVANA REALE
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ALBUM |
Limosano
Latitudine:
41° 41′ 0′′ N
Longitudine:14° 37′ 0′′ E
Altitudine:
926 m
s.l.m.
Superficie:
28 km²
Abitanti: 991
Densità:
33 ab./km²
E’ emozionante
addentrarsi nel paesino che attira lo sguardo e suscita
curiosità in chi, passando per
la Bifernina, ne ammira, stupito, la configurazione e la
posizione.
Accogliente
la Piazza col Belvedere, col monumento ai Caduti ed il Busto
a ricordo del Concittadino Igino Petrone, illustre Giurista
e Filosofo di fama internazionale.
Si
fanno ammirare le strutture abitative nella loro forma sobria
ed elegante che dalla piazza corrono lungo il corso. L’ala
destra dell’antico monastero di San Francesco è sede
del Comune ed il chiosco,
sapientemente
restaurato dall’Amministrazione comunale,
viene utilizzato per serate particolari ed eventi culturali.
Quello
che intriga è il nucleo antico, di origine medioevale,
che si sviluppa in verticale su una roccia tufacea ed a cui
si accede attraverso due Porte. Inerpicandosi
per vie strette in erta salita si giunge al Palazzo
nobiliare, solidamente strutturato su una rupe a
strapiombo; dominanti, più in alto, il Campanile e
la Cattedrale di Santo Stefano, dove si
onora il Santo Patrono, San Ludovico D’Angiò,
il giovane che rinunciò alla corona regale del Regno
di Napoli, per dedicasi alla Religione.
La
Chiesa, ristrutturata per volontà del Cardinale
Orsini e riconsacrata nel 1626, conserva il bel portale originale
ed una Madonna lignea attribuita a Carmine Latessa, discepolo
del Brunetti, un affermato artista di Oratino.
La Chiesa
di San Francesco d’Assisi,
annessa all’antico monastero dei Conventuali, la cui
costruzione fu autorizzata con Bolla Pontificia il 7 luglio
1312, conserva nell’interno due confessionali del sec.
XVI, cinque Medaglioni su tela che ornano il Presbiterio
ed il Coro con stalli semicircolari in noce intagliato.
La Chiesa
di Santa Maria Maggiore è l’antica
Cattedrale, sede della Diocesi Vescovile dall’XI al
XIII secolo.
Le
iniziative culturali, promosse soprattutto d’estate,
registrano un flusso di partecipazione che dà a Limosano
vivacità e movimento; purtroppo il numero dei Residenti è in
forte diminuzione - dalle tremila unità. del 1961
si è giunti a circa novecento unità nel 2001
- un decremento crescente, termometro del disagio e delle
difficoltà occupazionali, conseguenza di un’organizzazione
settoriale che non giova alla promozione del Molise.
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FAIFOLI -
BIFERNO |
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BIFERNO |
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BIFERNO
- LIMOSANO |
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LIMOSANO |
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SAN
BIASE |
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San
Biase
Latitudine: 41° 43′ 0′′ N
Longitudine: 14° 36′ 0′′ E
Altitudine:
804 m
s.l.m.
Superficie:
11 km²
Abitanti:
270
Densità:
25 ab./km²
Da
un’altura di 804 m s.l.m. San Biase domina la valle del
Trigno consentendo di scoprire altre peculiarità del
paesaggio molisano.
Scarse
le attività produttive, se si eccettua quella
dell’agricoltura e dell’allevamento; pertanto la
carenza occupazionale e la dislocazione, lontana dai grandi
centri, hanno determinato il forte calo demografico che si
aggrava di anno in anno.
Eppure
la purezza dell’aria e le particolari condizioni
climatico-ambientali sono tali da favorire una coltura biologica
di qualità e la sperimentazione di reimpianto di vitigni
ed alberi da frutto un tempo prosperi in Molise ed oggi in
via di estinzione. In questa linea si collocano le nuove aziende,
ad esempio quella gestita dal Sig. Tanno.
Per
migliorare le condizioni di vita si cerca inoltre di incrementare
la ricettività turistica con la gestione di agriturismi
e l’organizzazione di sagre e di feste. Sono iniziative
queste vantaggiose, ma destinate a finire, se non rientreranno
in circuiti turistici promossi con intelligenza, coniugando
le varie risorse del territorio in itinerari che attenuino
i disagi ed accrescano la gradevolezza dell’ospitalità.
Il
centro storico ha una sua dignità nell’ordine
e lindore delle strade e delle piazze, nello stile sobrio delle
abitazioni, nell’eleganza della Chiesa di Santa
Maria dell’ Acquabona, dal nome significativo.
Il Borgo
Croce con la bella Croce Viaria in
pietra, del 1648, era luogo di incontri, di contratti, di
promesse e giuramenti da rispettare per la loro sacralità.
Resistono
i ruderi della Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire che si
festeggia il 2 e 3 febbraio. San Biagio è il protettore
della gola, per cui alla benedizione si accompagna l’unzione
della gola con l’olio santo; In segno di devozione sono
distribuite le pagnottelle di pane benedette.
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Copyright:
A.C. "La Terra"
Editrice
de
la
vianova,
periodico molisano di informazione, ed organizzatrice della
manifestazione naturalistica e socio-culturale
cammina,
Molise!
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