Il percorso del cammina, Molise! 2013 ha avuto come obiettivo primario l’andare a conoscere gli avvenimenti civili e culturali e che si stanno realizzando, quasi per miracolo, a Castel del Giudice, un minuscolo comune molisano a confine con l’Abruzzo.
Inoltre l’itinerario della manifestazione è stato contraddistinto dall’attraversamento di alcuni tratti dei tratturi molisani, per denunciarne gli scempi e testimoniare l’importanza della loro tutela, ed andrà a conoscere le terre comprese tra il complesso montuoso delle Mainarde e l’alta valle del Vandra, a nord ovest, e l’alta valle del Sangro e l’Alto Molise, a nord, abbracciando una vasta area dell’entroterra
centro- appenninico sita a confine tra la provincia d’Isernia e l’Abruzzo.
L'itinerario è stato apprezzato per la bellezza dei luoghi e per la presenza di testimonianze significative di siti archeologici e di arte romanica e barocca molisana.
La marcia, si è svolta tutta nella provincia di Isernia e solo in parte nella provincia di Chieti, è partita da Forlì del Sannio ed attraversando l’agro di ben undici Paesi, di cui Borrello e Quadri in provincia di Chieti, è finita a Castel del Giudice; essa si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare.
I paesaggi, i guadi di fiumi e torrenti, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente del Sannio, e…tante curiosità. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico.
Queste le caratteristiche principali:
- L’attraversamento e l’accoglienza, con feste popolari, nei paesi di Forlì del Sannio (IS), Roccasicura (IS), Carovilli (IS), Vastogirardi (IS), San Pietro Avellana (IS), Borrello (CH), Pescopennataro (IS), Capracotta (IS), Quadri (CH), Sant’Angelo del Pesco (IS) e Castel del Giudice (IS).
- Le stupende vallate del fiume Sangro e del torrente Vandra, segnate da folti boschi e dai tanti borghi dell’entroterra molisano.
- Il Regio Tratturo nei tre rami del Castel di Sangro-Lucera, del Celano-Foggia e dell’Ateleta- Biferno: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria.
- Lo splendido scenario naturale di Prato Gentile di Capracotta e la caratteristica località di Colle Castellano in agro del comune di Pescopennataro.
- La riserva R.N.O. di Montedimezzo in agro di Vastogirardi e la Riserva R.N.R. Cascata del Verde in agro di Borrello.
- Il miracolo di Castel del Giudice in ambito agricolo, sociale e turistico: il meleto, la casa di riposo e l’Albergo diffuso.
- L’archeologia, con la visita Tempietto italico di Vastogirardi; gli scavi archeologici di Trebula (Quadri); il museo della Civiltà e del Costume d’Epoca di S. Pietro Avellana ed il Museo della Pietra di Pescopennataro
- I Palazzi Baronali di Capracotta e di Borrello, il Castello Baronale di Quadri ed il Palazzo Caldora a Castel del Giudice.
- L’itinerario dell’arte sacra e barocca: la Chiesa di Sant’Egidio a Borrello, la Chiesa Madre di Forlì del Sannio, la Chiesa di S. Bartolomeo Apostolo di Pescopennataro, la Chiesa di S. Madonna del Carmelo di Castel del Giudice.
La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, ha permesso di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus hanno garantito una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti.
Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno la percorribilità delle tappe non è continua, per via delle distanze e per la natura del territorio.
Ogni paese attraversato ha preparato la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali hanno colto gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato.
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