Edizione 2002
 
 
 

Il Percorso

CARPINONE (IS) - MOLISE (CB) - DURONIA (CB)

Le Caratteristiche

- lunghezza Km 27
- tempo percorrenza ore 8.00
- quota partenza 570 m. slm
- quota arrivo 920 m .slm
- quota max. 1.320 m. slm
- quota min. 550 m.slm

IL RACCONTO

(a cura di CLAUDIO DI CERBO)

ALBUM

(a cura di ALFREDO CIAMARRA e GIANFRANCO ZERBESI)

L'ITINERARIO

(a cura di ENZA SANTORO REALE)

Il percorso della giornata è lungo e abbastanza faticoso, circa 30 km per arrivare a Duronia con un dislivello max di 750 metri.

Il ritrovo per la partenza non è in paese ma abbiamo preferito fissare l'incontro sul ponte sulla strada SS che scavalca il fiume Carpino.
Il motivo è valido: far percorrere ai camminatori in maglia verde un tracciato ricco di aspetti geologici, storici, naturali che fa parte del più lungo sentiero Pettoranello - Carpinone, già tabellato.
Sistemato dai soliti Enrico e Michele nelle parti più a monte, è facilmente percorribile, adatto a tutti , si svolge interamente sulle sponde del fiume che nasce non molto lontana e presenta un tragitto sempre tranquillo ad eccezione del tratto che scorre sotto il paese di Carpinone.
Una stradina dal fondo bianco costituisce il primo tratto di circa tre Km., perfettamente pianeggiante. E' una passeggiata amena prima di incontrare il geom Malerba, che ringraziamo per l'impegno nel curare gli aspetti ambientali del territorio comunale e per la fiducia nella manifestazione. Con lui percorriamo il tratto, che ci permette di osservare la posizione imprendibile del castello da questo lato arroccato sull'alta e verticale parete, sino alle "grotte di Carpinone" che appaiono al di la del ponticello che attraversa il Carpino e che si aprono nella parete rocciosa sull'altra sponda.

Visitiamo le grotte, ampie nella parte iniziale e, quindi, facilmente accessibili e che prsentano all'interno aggiustamenti e resti di muretti che testimoniano l'utilizzazione della stessa.
All'ingresso è rimasto poco o nulla di quel merletto calcareo che graziosamente ricamava il montarozzo originata dallo stillicidio dell'acqua che scendeva dall'alto sulla sommità e scivolando depositava il calcare creando le formazioni La piccola cupola è stato addirittura mangiata alla base per utilizzare il materiale calcareo.
Nulla è rimasto anche di una piccola pozza in cui era possibile osservare qualche psiolite.
A titolo di informazione e per notizia ricordiamo che poco distante dal punto di partenza esisteva altra grotta, famosa sin da secoli addietro per essere una caverna troglodita.
Attualmente non si ha più notizia dell'ingresso che non è stata possibile ritrovare nonostante alcuni tentativi.
Proseguiamo adesso sul sentierino erboso alla sinistra, il fiume scorre placido e alla sua destra si erge un'alta parete rocciosa completamente ricoperta di edera sulla cui sommità sorge il castello Caldora.
Il sentiero sembra sbarrato dalla centralina idroelettrica, ma sulla destra si apre un sentierino con piccole scalette appena riconoscibili nel primo tratto.

Si procede percorrendo con un po' di prudenza una traccia su una cengia, ma che offre squarci panoramici di ambiente fluviale di innegabile bellezza panoramica.
Il fiume scorre in basso non più tranquillo ma interrotto da salti di qualche decina di metri.
Prima di passare sotto un simpatico arco di rocce e radici si può osservare in basso la stupenda cascata naturale oltre lo sbarramento del piccolo bacino la cui tonalità verde è data dalla vegetazione che vi si specchia.
Il tutto crea un quadro naturale che affascina e che fa passare in secondo ordine la tensione dovuta allo stretto sentiero che si trasforma in una ripida salita fra grosse alberi di cerri sino all'arrivo alle prime case di Carpinone dove c'è il Sindaco ad attenderci nei pressi della chiesetta di S. Rocco.
La visita del centro storico rivela aspetti di un paese ancora intatto con il selciato fra le strette stradine e i tetti con le coperture in grigie "liscie" ma anche isolati che i lavori post sisma '84 hanno trasfigurato con la eliminazione della loro identità architettonica e storica.
Anche il castello Caldora, famoso condottiero della zona del XV° secolo, appare all'interno completamente travisato per il tentativo, fatto tempo addietro da un privato, di trasformarlo in struttura ricettiva e non da meno è stato l'intervento pubblico per la realizzazione di una struttura pubblica all'interno del cortile da cui si gode lo spettacolo del paesaggio sino alle Mainarde ed oltre.
Si percorre ancora il paese sino alla stazione ferroviaria ove nel piazzale è stata allestita una lunga tavolata in cui non manca alcuno dei dolci locali, che tutta la popolazione ha prodotto, insieme a bevande, salumi e frutta.

Per abitudine ci si attarda sempre di più, il tempo non promette bene e quindi si decide di abbreviare il percorso a piedi del tratto sino a poco prima di Colle dell'Orso.
L'acquazzone ci fa munire di impermeabile ma si arriva comunque tutti bagnati al ristorante che come altre volte offre un pranzo con abbondanza di carne cotta all'"argentina". Il vinello, come si dice, asciuga e mette di buon umore la compagnia che oltretutto aspetta che la pioggia passi. Ma siccome il tempo non migliora di molto con i pullman si giunge a qualche chilometro da Molise.

Si percorre un tratto di strada interpoderale in direzione del piccolo paese, uno dei meno abitati della Regione Molise a cui sembra abbia dato il nome, appollaiato su un colle è ottimo punto di vedetta da cui si domina una buona porzione del territorio che va da ……
A metà del percorso ci attende la Senatrice Cinzia Dato, ci fa compagnia sino al rinfresco costituito da ottime fette di anguria e dove il "Berlusconi" della situazione riesce ad esprimere tutta la sua bravura nell'imitare il personaggio .

A Duronia si arriva percorrendo il Tratturo Castel di Sangro - Lucera, pista in cui i cavalli possono ritrovare il percorso a loro adatto; la fila ormai si è allungata a perdita d'occhio ed offre uno spettacolo di colore fra il giallo delle ginestre.

L'arrivo a Duronia è accolto dalla popolazione che manifesta il proprio entusiasmo per la manifestazione, ormai diventata un'appuntamento a cui gli abitanti non sanno rinunciare e che, come da anni, è organizzata diligentemente dal gruppo degli amici di Giovanni che non ha saputo nascondere la propria emozione all'ingresso del paese nell'incontro con gli amministratori ed il Sindaco.
Non riesce a guastare la serata nemmeno la pioggia insistente ed il freddo pungente che si fa sentire ma che viene mitigato dalla degustazione del famoso "scattone" che in estate raffredda ed in inverno riscalda.

E' Carpinone la 1° meta del quarto giorno di marcia, una passeggiata di un'ora per salire in paese attraverso un sentiero sdrucciolevole per la recente pioggia, ma bello nel verde intenso che avvolge fittamente la cittadina, nell'incanto del paesaggio; quindi il corteo si snoda, tra case addossate le une alle altre in un abbraccio di solidarietà e di reciproca protezione, attraverso le stradine e le scalinate che conducono al Castello, un'altra delle tante sentinelle del Molise, in cui si riconosce il senso di sicurezza e di dominio nel controllo delle vallate circostanti.
Palazzo ducale, castello medioevale, roccaforte sannitica…. il pensiero rapido ripercorre gli eventi storici, apprezzando l'ingegno e le potenzialità difensive degli antichi padri, immaginando i volti, gli abbigliamenti, i rapporti di forza dei popoli che si sono avvicendati.
Il Sindaco dà il benvenuto ai visitatori; il dott. Leonardo Malerba delinea i tratti essenziali delle vicende storiche ed esalta i vantaggi della piccola realtà geografica: vivibilità nella dolcezza del clima, nella purezza dell'aria, nel verde che rigenera, nell'integrità dei costumi, nella cordialità della gente. Elementi questi che potrebbero rendere il luogo un ambita località di soggiorno per tanti che desiderano una vita più semplice e naturale, A questo scopo tendono gli sforzi della comunità che oggi si risolvono nel migliorare l'estetica del paese con appropriati interventi di restauro, nell'organizzare sagre e feste soprattutto in estate ed un domani dovrebbero potenziare il turismo in tutto il corso dell'anno in modo degno delle risorse territoriali.
Si discende verso il piano, respirando aria buona, frugando tra le case i segni più antichi - un portale, un cortile, una fontana, la pietra coi fossili marini -, godendo dell'affettuosa partecipazione dei cittadini che osservano ammirati il lungo corteo fino all'incantevole viale dei tigli della stazione ferroviaria, degna cornice alla tavolata allestita da affabili Signore le quali offrono con garbo bevande, pizzette e dolci in gran quantità e varietà di gusto.
Ancora una volta lo spirito dell'accoglienza semplice e schietta nella sua naturalezza trionfa e lega al cuore dei marciatori la piccola comunità, aggiungendo un piacevole segmento alla sequela di ricordi che ogni marciatore porta con sé.
Si riparte in allegria, per affrontare un altro percorso questa volta sotto una pioggia scrosciante. Irriconoscibili i marciatori, bardati sotto cappe para-pioggia che hanno come effetto immediato la sauna, finché ,sotto un sole intermittente, Frosolone mostra la forte Natura delle sue rocce, l'aspetto ridente della montagna, gli ampi pascoli e il tocco della moderna ricerca di energia pulita nell'esperimento delle 'Pale eoliche', esperimento che si va allargando in molte realtà molisane con la conseguenza di mutare i crinali delle montagne, causando un forte dilemma tra la necessità di conservare integro l'ambiente orografico ed il bisogno di produrre energia senza inquinare.
La tana dell'Orso non delude le aspettative gustative. Ritemprante il piatto caldo a base di 'pasta e fagioli', gustoso il vitello arrostito a riverbero, coinvolgente l'allegria che prende tutti, in particolare 'i maschietti' che invitati secondo il mese di nascita, tracannano il vino frizzante al suono di organetto ed al canto di un brindisi beneaugurante.
Il Cammino riprende per alcuni Km. fino a giungere a Molise, una località minuta, ma incantevole nella sua posizione e nel lindore delle case e delle strade, che invita a sostare per respirare aria salubre e semplicità di sentimenti. Cordiale l'accoglienza, segnata da uno scambio di voti augurali perché i piccoli centri continuino a vivere per 'ridare vita' ai tanti che restano ingabbiati nei bagliori di un consumismo amaro.
Refrigerante il rosso cocomero e le bibite che rinnovano le energie per affrontare l'ultimo percorso e giungere, attraverso il tratturo Castel di Sangro- Lucera, a Duronia, la meta conclusiva.
L'arrivo a Duronia è trionfale; il corteo avanza a ritmo di danza tra lunghe file di cittadini acclamanti, preceduto dai 'Cavalieri Triventini' e dalla Senatrice Cinzia Dato, che partecipa goliardicamente procedendo a cavallo.
Da sottolineare la presenza della Dato che, pur non essendo molisana di origine, accoglie l'invito e garantisce la sua presenza, diversamente da molti politici molisani che disertano l'appuntamento, scusando telegraficamente la mancata partecipazione, per impegni istituzionali; sarebbe, invece, auspicabile un coinvolgimento più diretto delle autorità politiche ed amministrative in iniziative che hanno, tra l'altro, la finalità di conoscere le risorse territoriali al fine di progettare insieme un loro adeguato utilizzo.
La banda accoglie in piazza i marciatori, intonando, ai piedi del monumento ai Caduti, canzoni patriottiche, con la suggestione esaltante di italianità e di coesione nazionale. Grande la commozione degli organizzatori nell'abbraccio dei concittadini entusiasti.
Viene servito ' lo scattone' che ha la proprietà di riscaldare in un contesto climatico poco rassicurante, turbato da uno scroscio di pioggia e da un vento impietoso.
L'arch. Giovanni Germano guida nella lettura della cittadina; è felice, commosso, senza voce, ma animato nell'illustrare le peculiarità storiche ed architettoniche del paese, appassionato nel mostrarci dalla Roccia, un paesaggio da mozza-fiato: la veduta, aperta a 360°, spazia dal Matese alle Mainarde, dai monti al mare, tra valli e colline, dove occhieggiano ben trentanove paesi.
In piazza tutto è pronto per una cena preparata dalle Signore del luogo e servita a tavola, visto che Michele e Silvana sono ormai esausti e non intendono regolare l'ennesima fila: rigatoni ben conditi che solleticano il palato, spezzatino di carne odoroso, frutta e dolci.
Sul palco allestito in piazza l'esibizione del gruppo di danze popolari 'Gli Scacciapensieri' è superlativa. La loro bravura era stata già ampiamente apprezzata, si esplicita al meglio; vibra nel loro corpo in movimento la passione per la danza ed i canti popolari e, soprattutto, la passione per la terra d'origine, la gioia di danzare nel cuore del loro paese. Grandi applausi sono, inoltre, riservati al canto del Tenore Paolo, il quale dà un saggio delle sue notevoli potenzialità vocali.
Breve e significativo l'intervento del nuovo Sindaco, Franco Adducchio. Il rinnovo dell'amministrazione comunale è alimento per una visione più ottimistica della realtà da sottrarre al conservatorismo di classe e da inserire in un circuito di trasformazione che dia possibilità ai giovani di attivare nella loro terra nuove prospettive di sviluppo, restituendo all'assetto preesistente le sue prerogative e potenziando attività produttive per l'accoglienza ed il turismo; questo si legge nelle parole del Sindaco, questo vogliamo per Duronia e per il Molise tutto, una terra che merita di essere amata e conosciuta.
A conclusione della serata la cerimonia di consegna delle targhe ai presidenti delle Associazioni che hanno contribuito alla realizzazione, agli sponsor, ai Sindaci dei paesi che hanno ospitato. I Marciatori ricevono la meritata medaglia-ricordo
Un Grazie a chi ha aperto le vie del Molise per tanta fruizione: allo staff organizzativo nella persona di Giovanni e Silvana Germano, Alfredo Ciamarra, Michele Manzo e tanti altri infaticabili Duroniesi, Un grazie a tutti i Volontari che hanno contribuito con generosità a rendere gradevoli e significative le marce, le soste didattiche, gli intervalli manducatori e di divertimento.
Un bravo a tutti i marciatori resistenti e tolleranti. Un plauso a tutti bambini e giovanissimi che hanno affrontato ogni difficoltà con gioia ed entusiasmo ed un apprezzamento ai Genitori che avvicinano i loro figli alla Natura, sollecitandoli a conoscerla e ad amarla. Una lode particolare rivolgo a Sonia ed a Pamela che ho avuto modo di osservare più direttamente e di cui ho apprezzato la resistenza, l'interesse e la compostezza.

Carpinone
Bel sentiero sul fiume Carpino

Il Saluto del Sindaco

Visita al centro storico

Familiarizzazione

Una lauta colazione

Carpinone-Frosolone
La Tana dell'Orso

Un Ringraziamento Cantato e Ballato

Verso Molise
"Madonna del Piano"

Molise
La Visita

Scambio di Saluti con il Sindaco e la Senatrice

Molise-Duronia

Alfredo Ciamarra

 


Copyright: A.C. "La Terra"

editrice de la vianova, periodico molisano di informazione, ed organizzatrice della manifestazione naturalistica e socio-culturale cammina, Molise!