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Cammina,
Molise!
LA DECIMA EDIZIONE
di Enza Santoro Reale
E’ la decima edizione di Cammina,
Molise! e, dopo dieci anni, viene spontaneo tracciare il consuntivo
delle attività svolte.
Riscoprire il nuovo è sempre azione inebriante, riscoprire
il già noto significa approfondirne la conoscenza, esaltarne
l’inedito, rivivere il bello che esplode dalla trama di cose
che si conoscono e si osservano con più occhi e con la voce
di chi guida.
Legare il Molisano alle piccole realtà della sua terra; aprire
il Molise a chi vive lontano nella speranza di sollecitarne il ritorno
ed un soggiorno breve o lungo è azione meritoria.
Già questi obiettivi giustificano ampiamente la complessa e
faticosa macchina organizzativa di Cammina,
Molise !
E’ legittimo chiedersi se, in dieci anni, abbia avuto effetti
positivi l’invito al risveglio ed al progresso, tante volte
gridato al megafono dall’arch. Giovanni Germano, manifestato
dal corteo verde acclamante, pubblicizzato da
la vianova e da altri mezzi di comunicazione.
La risposta non è univoca, legandosi alle diverse realtà:
là dove c’è coesione e la partecipazione agli
eventi è corale il paese si sviluppa in armonia, mostrando
di sé la parte migliore nel lindore delle strade, nel ripristino
dei centri storici con le tipologie abitative e i materiali propri
del luogo, nel perpetuarsi delle tradizioni, delle feste, nella degustazione
delle vivande di un tempo, nella volontà comune di progredire.
Là dove, invece, odi e risentimenti antichi contagiano ancora
il presente, determinando contrasti insanabili, il divenire si blocca
in un misto di chiusura, diffidenza, gretto isolamento, che inasprisce
il carattere paesano, già di per sé portato all’isolamento.
In modo sia pur differenziato, grazie alle agevolazioni economiche,
comunali e regionali, e grazie ai benefici dei progetti europei, il
nome di quasi tutti paesi molisani è pubblicizzato in guide
turistiche, che ne esaltano le peculiarità artistico/storico/gastronomiche,
tuttavia riaffiora il difetto tutto molisano e meridionale di non
inserire i singoli interventi in un quadro d’insieme, con percorsi
geograficamente interrelati, con attività connesse, nell’intento
di offrire al turista un pacchetto variegato, appetibile, nuovo per
molti aspetti e quindi interessante.
Manca ancora nel Molise la capacità di incastonare le pietre
preziose sparse nel territorio in gioielli che acquisterebbero un
più alto valore, in quanto le singole pietre, enfatizzandosi
nell’insieme, si arricchirebbero del pregio di un tutto armonizzato
nei colori, nel taglio, nella posizione.
Chi accusare di tanta separatezza? Certamente il campanile che si
identifica spesso con un potere locale gelosamente custodito, timoroso
della concorrenza, o con rancori familiari, che si vestono di un colore
politico di facciata, inconsistente perché privo di una progettualità
tesa a sottrarre la realtà locale all’isolamento, all’esangue
spopolamento.
L’atavica rassegnazione al Destino nei pochi che restano diventa
un alibi costruito dal nulla, che tanto più si rafforza, quanto
più mancano la consapevolezza delle cause e l’assunzione
di responsabilità per rimuoverle.
E’ ormai tempo di sentirsi cittadini e, disdegnando deleghe
ed attese miracolose, proiettarsi nel fare, nella compartecipazione
attiva, nell’attuazione di piani a lungo termine e ad ampia
veduta.
QUALCHE
IDEA IN PIU'
di ANGIOLINA GIUDITTA
(Termoli)
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Caro
Giovanni,
anche se con un po’ di ritardo, voglio farti arrivare
qualche mia idea sul “Cammina, Molise!
2004” e sulle prossime edizioni.
Il “Cammina, Molise!”
di quest’anno mi è piaciuto moltissimo e per vari
motivi.
Prima di tutto i paesi sono risultati molto interessanti, ben
tenuti e con sindaci all’altezza della situazione, accoglienti,
preparati ed entusiasti. Quasi tutti i paesi avevano un pezzo
forte da mostrare: il Castello, il Museo, la Cattedrale, il
Parco e così via. Si è data, quest’anno,
importanza al lato culturale e noi abbiamo potuto godere ed
ammirare quanto di bello e di buono ci veniva offerto, perché
si arrivava nei vari paesi di giorno, non molto stanchi ed in
grado di apprezzare l’arte, la storia e la cultura.
La buona accoglienza e la buona tavola hanno contribuito a rendere
più piacevole la marcia.
Mi auguro che la riduzione del numero dei paesi da visitare
si renda presente anche nei prossimi anni.
Ci hai chiesto di fare qualche proposta per i prossimi anni.
Bene eccole. Mentre il preside Mucciaccio ci parlava a Duronia
dei Sanniti, mi veniva in mente questa idea: perché non
ripercorrere attraverso i luoghi la storia dei Sanniti? O di
Roma spaziando da Sepino a Larino? O del Molise Medioevale da
San Vincenzo al Volturno? Alle varie Basiliche disseminate in
Regione?
Insomma di materiale ce né tanto c’è l’imbarazzo
della scelta.
Ed ora a noi. Come stai? Spero bene. Ciao. Fatti vivo.
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IL PROF.
LUCARELLI E PADRE GERMANO
di GIORGIO DI TRAPANO
(Roma)
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Un saluto a tutti
i marciatori, ed in particolare a Giovanni Germano, che rappresenta
ormai una delle figure istituzionali del Molise. Condivido
le parole di Giovanni, infatti anche io che gli anni passati
avevo inviato le mie impressioni non appena rientrato in città,
questa volta ho atteso fino ad oggi. Ma non per mancanza di
stimoli o di interesse, infatti stiamo già divulgando
a sempre nuove persone la manifestazione, ma per quanto mi
riguarda sto ancora assaporando il ricordo di sensazioni che
ogni volta sono differenti.Infatti in questa edizione oltre
alla consueta disponibilità degli organizzatori, pronti
a risolvere ogni tipo di problema sempre mantenendo la calma
ed il sorriso, cosa da elogiare sotto tutti i punti di vista,
personalmente conservo due episodi molto belli. Il primo è
la piacevole camminata fatta conversando con Padre Germano,che
si è tramutata in una quasi confessione itinerante,
e che mi ha lasciato un ricordo indelebile,a proposito rinnovo
il mio invito a scrivere un libro sulle sue esperienze, potrebbe
essere di aiuto per molte persone. Il secondo episodio riguarda
il Professor Lucarelli che si è commosso durante i
festeggiamenti in suo onore, e al quale va il mio personale
invito a recedere dai suoi intenti di abbandonare la manifestazione.
Arrivederci alla prossima manifestazione,
un saluto a tutti
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Cammina,
Molise!
di MARINELLA CIAMARRA
@altromolise
Settembre 2004
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Una passeggiata nella natura incontaminata delle aree interne
della regione: l’iniziativa, nata a Duronia, ha l’obiettivo
di far conoscere e a non far morire
un territorio che giorno dopo giorno si sta spopolando
(leggi
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Due passi tra natura e cultura
di LUCIO RENZI
Il Tempo:07/08/2004
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L’attesa
manifestazione, organizzata dall’associazione «La
Terra», partirà questa mattina da Gildone
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Centinaia di partecipanti provenienti
da tutta Italia
Il Tempo:09/08/2004
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Questa
mattina terza tappa di Cammina, Molise!, Vinchiaturo - Colle
D'Anchise, la passeggiata nella natura organizzata dall'Associazione
Culturale «La Terra», promotori i nati a Duronia
costretti ad emigrare e che da dieci anni ritornano in Molise
con i tanti appassionati della natura provenienti da ogni parte
d'Italia e dall'estero.
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Attraverso storia e natura
Il Tempo:10/08/2004
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Passeggiata
nel centro storico di Campobasso, nell’area archeologica
di Monte Vairano e a Vinchiaturo.
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Cammina, Molise!, è
tempo di bilancio
Il Quotidiano 17/08/2004
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Il
coordinatore di «Cammina, Molise!», Giovanni Germano
è soddisfatto per questo decimo anniversario della manifestazione
che ancora una volta ha permesso ai tanti partecipanti di immergersi
nella natura molisana, a contatto con la popolazione ed alla
scoperta della testimonianza storica ed artistica di questo
popolo.
(leggi
tutto...) |
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